29.04.2018
Bucarest – In Romania è stata celebrata oggi la Giornata dei Veterani di Guerra, che viene celebrata ogni anno il 29 aprile. La giornata è stata istituita nel 2008, tramite una decisione del Governo, per riconoscere i meriti dei partecipanti alla difesa dell’indipendenza, della sovranità, dell’integrità territoriale e degli interessi della Romania. Per l’occasione, il presidente Klaus Iohannis ha ringraziato ai veterani per tutto quello che hanno fatto per la Patria. Nel messaggio dedicato a questa giornata, il capo dello stato ha sottolineato che l’esercito ha dovuto pagare un prezzo alto a nome delle future generazioni. Anche noi abbiamo la responsabilità di agire con tutta l’energia e con tutte le forze per difendere gli interessi nazionali della Romania, afferma il presidente nel messaggio. Dal canto suo, la premier Viorica Dancila ha sottolineato che la Festa dei Veterani di Guerra offre ai romeni l’occasione di esprimere la gratitudine agli eroi che hanno combattuto per il popolo, alle loro azioni, al coraggio e alla capacità di sacrificio nel servizio della Romania.
România Internațional, 29.04.2018, 16:46
Bucarest – In Romania è stata celebrata oggi la Giornata dei Veterani di Guerra, che viene celebrata ogni anno il 29 aprile. La giornata è stata istituita nel 2008, tramite una decisione del Governo, per riconoscere i meriti dei partecipanti alla difesa dell’indipendenza, della sovranità, dell’integrità territoriale e degli interessi della Romania. Per l’occasione, il presidente Klaus Iohannis ha ringraziato ai veterani per tutto quello che hanno fatto per la Patria. Nel messaggio dedicato a questa giornata, il capo dello stato ha sottolineato che l’esercito ha dovuto pagare un prezzo alto a nome delle future generazioni. Anche noi abbiamo la responsabilità di agire con tutta l’energia e con tutte le forze per difendere gli interessi nazionali della Romania, afferma il presidente nel messaggio. Dal canto suo, la premier Viorica Dancila ha sottolineato che la Festa dei Veterani di Guerra offre ai romeni l’occasione di esprimere la gratitudine agli eroi che hanno combattuto per il popolo, alle loro azioni, al coraggio e alla capacità di sacrificio nel servizio della Romania.
Amman – Il ministro della Difesa romeno, Mihai Fifor, ha partecipato in Giordania alla riunione Processo Aqaba, una piattaforma di dialogo strategico lanciata nel 2015, finalizzata a coordinare le azioni della comunità internazionale contro il terrorismo e l’estremismo. Il Ministero della Difesa di Bucarest precisa in un comunicato che l’agenda è stata incentrata sulla valutazione della situazione di sicurezza nel sud-est asiatico. Allo stesso tempo, i partecipanti hanno avuto uno scambio di opinioni sull’eficientizzazione del processo di analisi delle attuali sfide, rappresentate da estremismo violento, minacce cibernetiche e finanziamento delle attività terroristiche, come anche sulle modalità concrete di cooperazione per il loro contrasto. Oggi, il ministro Fifor è stato ricevuto anche da Re Abdullah II-o di Giordania. Nell’ambito dei colloqui è stato confermato l’interesse eciproco per lo sviluppo della cooperazione nel campo della difesa, compresi l’istruzione militare, l’addestramento congiunto dei militari e l’industria.
Bucarest – Il ministro dell’Agricoltura romeno, Petre Daea, partecipa domani a Sofia, accanto ai colleghi dell’UE e a commissari europei, a una riunione dedicata ai doppi standard di qualità per i generi alimentari. A maggio, la Commissione Europea inizia in 16 stati dell’UE una campagna destinata a individuare gli standard doppi di qualità per i prodotti alimentari. In seguito alle analisi effettuate lo scorso anno in Romania, su 9 generi alimentari di un totale di 29 è stato identificato un doppio standard di qualità rispetto a prodotti simili venduti in altri Paesi dell’UE.
Bucarest – La Commissione speciale per le leggi sulla giustizia del Parlamento di Bucarest inizierà il 2 maggio i dibattiti sulle proposte per la modifica del Codice Penale, del Codice di Procedura Penale e del Codice di Procedura Civile. L’obiettivo dichiarato è di armonizzare le tre normative con le decisioni della Corte Costituzionale, della Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) e con le Direttiva Europea nel settore. I nuovi provvedimenti permetterebbero la confisca dei beni adoperati nei reati commessi nello spazio comunitario, un limite di sei mesi entro il quale le persone che hanno offerto tangenti possono essere assolte se denunciano i fatti alla polizia, mentre per i reati di corruzione e traffico d’influenze viene aggiunto il provvedimento secondo cui un pubblico dipendente viene punito se ha operato nel caso incriminato. Dovrebbero essere adeguate alla legislazione comunitaria anche la presunzione d’innocenza e i diritti della persona legati alla presenza al processo nelle cause penali. Allo stesso tempo, la libertà condizionale potrebbe essere applicata dopo che il detenuto ha scontato la metà della pena, mentre per gli anziani anche dopo un terzo. Nei mesi scorsi, il Parlamento romeno ha adottato una serie di modifiche alle leggi sulla giustizia che riguardano lo statuto dei magistrati e il funzionamento del CSM. Alcuni dei nuovi provvedimenti hanno generato ampie proteste.
Chisinau – Quasi un milione e mezzo di cittadini della confinante Moldova hanno beneficiato della liberalizzazione dei visti d’ingresso con l’UE, misura entrata in vigore quattro anni fa. Dal 28 aprile 2014, i cittadini dello stato confinante in possesso di un passaporto biometrico possono viaggiare per un periodo di 90 giorni nello spazio Schengen, ma senza superare 180 giorni in un anno. Secondo Radio Chisinau, le partenze verso Paesi dell’UE sono aumentate ogni anno, da 300.000 nel 2014 a più di 1,5 milioni l’anno scorso. La Moldova è stata il primo Paese aderente al Partenariato orientale dell’UE ad aver ottenuto la liberalizzazione dei visti.
Bucarest – Più di 50.000 romeni hanno deciso di passare il ponte del 1 maggio sul Litorale del Mar Nero a Vama Veche, Constanţa, Mamaia o Năvodari. Altre 10.000 persone di trovano nel Delta del Danubio o in montagna, sulla Valle del Prahova. Per la sicurezza dei turisti, il Ministero dell’Interno ha mobilitato in riva al mare più di 700 agenti di polizia e gendarmeria, mentre sulle strade nazionali sono impegnati altri 1500 agenti e 300 autovelox.