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11.04.2018

XXX – Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) si dichiara profondamente preoccupato di alcuni aspetti delle leggi riguardanti lo statuto dei magistrati, l’organizzazione del sistema giudiziario e il funzionamento del CSM, adottate di recente dal Legislativo romeno. In un rapporto pubblicato oggi, il GRECO esprime la preoccupazione anche nei confronti delle bozze di emendamenti alla legislazione penale, esaminate dal Parlamento di Bucarest. Il rapporto GRECO è stato elaborato secondo una decisione adottata dal Consiglio d’Europa nella sessione plenaria dello scorso dicembre, riguardante una valutazione urgente delle riforme nel sistema giudiziario romeno, tenendo conto del fatto che le misure potrebbero generare gravi inosservanze degli standard anticorruzione. Percepite come un tentativo della coalizione governativa PSD-ALDE di Bucarest di subordinare i magistrati e di ostacolare la lotta alla corruzione, le iniziative di modifica della legislazione nel campo della giustizia sono state duramente criticate dall’opposizione di destra, dai media e dalla società civile, provocando ampie proteste. In replica, i rappresentanti della maggioranza affermano che le modifiche sono conformi alle decisioni della Corte Costituzionale di Romania e alle sentenze della CEDU.

11.04.2018
11.04.2018

, 11.04.2018, 16:36

XXX – Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) si dichiara profondamente preoccupato di alcuni aspetti delle leggi riguardanti lo statuto dei magistrati, l’organizzazione del sistema giudiziario e il funzionamento del CSM, adottate di recente dal Legislativo romeno. In un rapporto pubblicato oggi, il GRECO esprime la preoccupazione anche nei confronti delle bozze di emendamenti alla legislazione penale, esaminate dal Parlamento di Bucarest. Il rapporto GRECO è stato elaborato secondo una decisione adottata dal Consiglio d’Europa nella sessione plenaria dello scorso dicembre, riguardante una valutazione urgente delle riforme nel sistema giudiziario romeno, tenendo conto del fatto che le misure potrebbero generare gravi inosservanze degli standard anticorruzione. Percepite come un tentativo della coalizione governativa PSD-ALDE di Bucarest di subordinare i magistrati e di ostacolare la lotta alla corruzione, le iniziative di modifica della legislazione nel campo della giustizia sono state duramente criticate dall’opposizione di destra, dai media e dalla società civile, provocando ampie proteste. In replica, i rappresentanti della maggioranza affermano che le modifiche sono conformi alle decisioni della Corte Costituzionale di Romania e alle sentenze della CEDU.

Bucarest – L’Ispezione Giudiziaria di Romania (IJ) ha annunciato di l’avvio di un’azione disciplinare nei confronti del capo della DNA, Laura Codruta Kovesi, in seguito alla designazione di un magistrato che si trovava in evidente stato di incompatibilità. Secondo l’IJ, la Kovesi avrebbe trasgredito ai principi della legalità, imparzialità e le regole fondamentali, nonchè il prestigio e la credibilià dell’atto di giustizia. L’azione disciplinare è stata inoltrata alla Sezione disciplinare per i procuratori del CSM. Il capo dello stato Klaus Iohannis deve pronunciarsi sulla richiesta del ministro della Giustizia, Tudorel Toader, di revocare dalla carica il capo della DNA. Nel suo rapporto, Toader le rimprovera, tra l’altro, l’eccesso di autorità, il suo coinvolgimento nei fascicoli dell’istituzione e il mancato avvio di verifiche nei confronti di alcuni procuratori sospettati di abuso. La Kovesi ha respinto tutte le accuse, mentre il CSM, il cui parere è consultivo, ha bocciato la richiesta del ministro. Sotto la guida di Laura Codruta Kovesi, la DNA è stata spesso apprezzata nei rapporti della Commissione Europea sulla giustizia in Romania.

Bucarest – La Romania continua a registrare una crescita economica superiore alla media europea, però basata principalmente sul consumo. Permangono le inequità sociali, mentre il deficit di bilancio rischia di superare il target del 3% del PIL. Lo ha dichiarato il capo della Rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest, Angela Cristea, alla presentazione del rapporto economico per la Romania. La Cristea ha sostenuto che solo due terzi delle raccomandazioni fatte lo scorso anno dalla Commissione Europea hanno raggiunto dei progressi nell’attuazione. Il ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici, si è detto convinto che la Romania non superera il target di deficit di bilancio per quest’anno, aggiungendo che vengono prese delle misure volte a incoraggiare gli investimenti, anche attraverso l’agevolazione e l’efficientizzazione degli acquisti pubblici. Il ministro ha sottolineato che sarà effettuata anche un’analisi approfondita legata alle spese pubbliche, alte e ingiustificate in alcuni settori.

Bucarest – La premier romena Viorica Dancila ha ricevuto oggi a Bucarest il viceministro degli Esteri israeliano, Tzipi Hotovely. Durante l’incontro è stato valutato l’andamento speciale dei rapporti bilaterali politici e nella cooperazione settoriale. Ribadito il significato speciale del 2018, quando Stato Israeliano celebra il suo 70/o anniversario e ricorrono anche gli stessi anni di rapporti diplomatici ininterrotti tra i due Paesi, mentre la Romania celebra il Centenario della Grande Unità. Nel contesto, la premier Dancila ha sottolineato che l’approfondimento dei rapporti con Israele rappresenta una priorità per il Governo romeno. Ieri, anche il capo della diplomazia di Bucarest, Teodor Melescanu, ha incontrato il viceministro israeliano. Un’attenzione speciale è stata concessa alla questione della lotta all’antisemitismo e alla promozione dell’educazione in tal senso.

Bucarest – Il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, effettua una visita a Bucarest. Lo ha annunciato l’Ambasciata di Francia a Bucarest, precisando che Le Drian incontrerà alte cariche istituzionali e domani terrà una conferenza stampa congiunta con il collega romeno, Teodor Melescanu. La visita del ministro francese a Bucarest rientra in una tournée regionale, che include anche Serbia, Albania e Slovenia.

Bucarest – I deputati romeni hanno bocciato oggi la proposta dell’UDMR sullo status di autonomia per la Contrada dei Sekleri, regione della Romania centrale in cui vive la maggior parte della comunità ungherese. Il documento prevede status di regioni con organizzazione amministrativa, autorità pubbliche e istituzioni proprie a tutti i livelli per le province di Covasna, Hargita e una parte del Mures. Inoltre, l’ungherese viene proposto come lingua ufficiale nella Contrada dei Sekleri ed è previsto l’uso dei simboli della nazione ungherese. Contro il ddl si è pronunciata anche l’opposizione – PNL, USR e PMP, accanto ai rappresentanti delle minoranze nazionali, diverse da quella ungherese. Il documento passa ora al Senato, decisionale in questo caso.

Bucarest – La Guardia Costiera Romena ha intercettato un peschereccio turco che pescava illegalmente nel Mar Nero, a circa 50 miglia dal porto di Costanza. Secondo l’annuncio, l’inseguimento si è svolto fino alla periferia della zona economica esclusiva della Romania. Ai sensi del provvedimenti del memorandum del Forum di Cooperazione del Mar Nero, la Guardia Costiera romena ha informato le autorità di frontiera della confinante Bulgaria.

Bucarest – In Romania, il turismo sfrutta solo il 20-30% del suo potenziale. Lo ha dichiarato il ministro stesso del Turismo, Bogdan Trif, precisando che il suo dicastero sta lavorando ad una legge in tal senso e ad una strategia integrata con il settore privato, che rappresenta più del 90% del turismo romeno. Il ministro ha detto di avere come obiettivo il decentramento del settore, per trasferire ai consigli provinciali le decisioni in materia di autorizzazioni e licenze turistiche.

Londra – Per l’11/a volta di seguito, la Romania partecipa con un programma concepito e realizzato dall’Istituto Culturale Romeno alla 47/a edizione del London Book Fair, tra i più prestigiosi eventi del genere a livello mondiale, che ha aperto ieri i battenti. Fino al 12 aprile, il programma romeno che va all’insegna di Scrivere e fare la storia: la generazione della Grande Guerra, evoca, in primo luogo, la partecipazione dei romeni alla prima Guerra Mondiale e la Grande Unità, attraverso gli echi letterari e artistici di questi momenti cruciali. Allo stand della Romania, il pubblico scoprirà oltre 600 novità editoriali in romeno e inglese, libri di letteratura, scienza e arte di oltre 20 editrici, tra cui anche quella dell’Istituto Culturale Romeno.

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