04.04.2018
Bucarest – Il Consiglio Superiore della Magistratura, l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia e l’Ispezione Giudiziaria hanno sottoscritto protocolli di collaborazione con il Servizio Romeno di Informazioni. I rappresentanti del CSM hanno firmato un protocollo con l’intelligence nel 2012, denunciato nel 2017, mentre l’Ispezione Giudiziaria e l’Alta Corte hanno sottoscritto simili documenti nel 2016. Le precisazioni arrivano nel contesto dello scandalo scoppiato la scorsa settimana, in seguito alla pubblicazione di un protocollo firmato nel 2009 tra l’Intelligence e la Procura Generale, il quale prevedeva il sostegno dei servizi segreti al lavoro dei procuratori per un periodo di sette anni.
România Internațional, 04.04.2018, 16:51
Bucarest – Il Consiglio Superiore della Magistratura, l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia e l’Ispezione Giudiziaria hanno sottoscritto protocolli di collaborazione con il Servizio Romeno di Informazioni. I rappresentanti del CSM hanno firmato un protocollo con l’intelligence nel 2012, denunciato nel 2017, mentre l’Ispezione Giudiziaria e l’Alta Corte hanno sottoscritto simili documenti nel 2016. Le precisazioni arrivano nel contesto dello scandalo scoppiato la scorsa settimana, in seguito alla pubblicazione di un protocollo firmato nel 2009 tra l’Intelligence e la Procura Generale, il quale prevedeva il sostegno dei servizi segreti al lavoro dei procuratori per un periodo di sette anni.
Bucarest – La Camera dei Deputati di Bucarest ha bocciato oggi la mozione semplice inoltrata dall’opposizione liberale contro il ministro della Cultura, George Ivascu. I liberali avevano accusato il ministro di negligenza nella preparazione delle celebrazioni dedicate al Centenario della Grande Unità della Romania, esprimendo anche la preoccupazione nei confronti di quello che hanno definito l’incapacità del Governo di gestire un ottimo svolgimento della Festa Nazionale del 1 Dicembre. Gli stessi liberali ritengono, inoltre, necessario un dibattito pubblico volto a individuare delle soluzioni per riconsiderare un piano nazionale dedicato al Centenario della Grande Unità. In replica, il ministro della Cultura ha affermato che l’organizzazione delle celebrazioni con la massima efficacia costituisce il suo costante interessamento.
Bucarest – La Camera dei Deputati, decisionale in questo caso, ha bocciato la richiesta del presidente Klaus Iohannis relativa al riesame del ddl sulla modifica della legge sul referendum, approvando la normativa nella forma inoltrata alla promulgazione. Secondo il documento, il referendum nazionale sulla revisione della Costituzione avrà luogo nell’ultima domenica del periodo di 30 giorni trascorsi dalla data alla quale il Parlamento adotta la normativa che prevede la revisione della Legge Fondamentale. Spetterà al Governo rendere pubblica la data del plebiscito. Praticamente, i deputati hanno mantenuto immutata la forma adottata dal Senato, il quale, dal canto suo, aveva respinto la richiesta del riesame. Di conseguenza, il presidente romeno è praticamente escluso dalla procedura di organizzazione di un referendum sulla revisione della Costituzione, dato che, finora, ogni volta che veniva convocato un referendum, il Parlamento doveva elaborare un disegno legge, che riceveva luce verde o era rinviato dal capo dello stato al riesame del Parlamento. L’USR (all’opposizione) ha annunciato che contesterà la normativa alla Corte Costituzionale.
Bucarest – La Camera dei Deputati di Bucarest ha adottato un ddl che completa la Legge dell’Audiovisivo con l’obbligo delle emittenti radiotelevisive di trasmettere due nuovi annunci di pubblico interesse: Per la salute dell’economia, acquistate prodotti fabbricati in Romania! e Per un ambiente pulito, insegnate ai bambini di rispettare la natura!. I due messaggi saranno diffusi a titolo gratuito e non sono inclusi nei tempi legali destinati alla pubblicità. Nella categoria degli annunci di pubblico interesse saranno incluse anche le comunicazioni sui fenomeni idrologici e meteorologici pericolosi. Il ddl andrà al dibattito del Senato, camera decisionale in questo caso.
Bucarest – La Banca Centrale di Romania ha deciso di mantenere l’interesse di riferimento al 2,25%, contrariamente alle aspettative degli analisti, che anticipavano una salita al 2,5%. La Banca Centrale ha inoltre deciso di mantenere l’interesse di allegerimento dei depositi bancari al valore di 1,25%, e quello di allegerimento mututi al 3,25%. Deciso anche il mantenimento dei livelli attuali delle riserve minime obbligatorie applicabili ai passivi in lei e valuta degli istituti di credito.
Bucarest – Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, a febbraio, il tasso della disoccupazione in Romania era del 4,6%, uguale a quello del mese precedente. In calo, invece, il numero totale di disoccupati, stimato a 419.000 persone. A livello nazionale, la percentuale di uomini senza lavoro era indicata al 4,9, mentre quella delle donne al 4,1.
Bucarest – Decine di dipendenti dell’Istituto di pneumotisiologia Marius Nasta di Bucarest hanno protestato oggi davanti all’ospedale, sostenendo che la riduzione degli incentivi ha determinato la diminuzione degli stipendi persino di 1.400 lei (300 euro). Di recente, i sindacalisti del settore sanitario, scontenti della nuova legge sulla retribuzione unitaria dei dipendenti pubblici, hanno annunciato manifestazioni che vedranno coinvolte più di 20.000 persone il prossimo 25 aprile, seguite da uno sciopero generale. Ultimamente, anche i membri del Sindacato Nazionale dei Poliziotti e del Personale Contrattualizzato hanno presidiato il Ministero dell’Interno, sollecitando stipendi e condizioni di lavoro migliori, nonchè una soluzione al deficit di personale.
Bucarest – Lanciata a Bucarest un’enciclopedia digitale che offre informazioni sulle personalità e sui principali momenti storici che hanno segnato la Grande Unità dei romeni del 1918. L’enciclopedia contiene centinaia di fotografie rare e immagini in 3D dei monumenti storici più importanti di quel periodo. L’applicazione intitolata Romania 1918 è gratuita ed è disponibile in romeno e inglese.
Chisinau – Il presidente russo Vladimir Putin e l’ex presidente romeno Traian Basescu sono le personalità politiche dall’estero che godono della maggior fiducia tra gli elettori della confinante Moldova. Lo rileva un sondaggio pubblicato a Chisinau, il quale indica Putin al 55% dei consensi e Basescu al 44%. Tra i politici stranieri, gli elettori della Moldova si fidano meno del presidente ucraino Petro Poroshenko, dell’ex leader georgiano Mikhail Saakashvili e dei presidenti di Stati Uniti e Francia, Donald Trump ed Emmanuel Macron. Il sondaggio è stato effettuato dal Centro moldavo di ricerca sociologica nel periodo 10-27 marzo.