22.03.2018
Bruxelles — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipa, oggi e domani, a Bruxelles, alla riunione del Consiglio Europeo. Stando all’Amministrazione Presidenziale di Bucarest, il capo dello stato sottolineerà il fatto che la Romania desidera un partenariato quanto più stretto dell’Ue con il Regno Unito, dopo la Brexit, partenariato che includa sia una cooperazione economica e commerciale, che una in settori quali la sicurezza, la difesa e la politica estera. I leader europei discutono dell’accordo delle parti sui principi generali per il periodo di transizione post-Brexit, che copre il periodo marzo 2019 — dicembre 2020. Inoltre, sull’agenda della riunione si trovano, tra l’altro, le recenti misure prese dagli Usa sull’istituzione di tasse sulle importazioni di acciaio e alluminio, la relazione Ue-Turchia e il caso dell’ex spia russo Serghei Skripal, precisa il comunicato.
România Internațional, 22.03.2018, 17:09
Bruxelles — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipa, oggi e domani, a Bruxelles, alla riunione del Consiglio Europeo. Stando all’Amministrazione Presidenziale di Bucarest, il capo dello stato sottolineerà il fatto che la Romania desidera un partenariato quanto più stretto dell’Ue con il Regno Unito, dopo la Brexit, partenariato che includa sia una cooperazione economica e commerciale, che una in settori quali la sicurezza, la difesa e la politica estera. I leader europei discutono dell’accordo delle parti sui principi generali per il periodo di transizione post-Brexit, che copre il periodo marzo 2019 — dicembre 2020. Inoltre, sull’agenda della riunione si trovano, tra l’altro, le recenti misure prese dagli Usa sull’istituzione di tasse sulle importazioni di acciaio e alluminio, la relazione Ue-Turchia e il caso dell’ex spia russo Serghei Skripal, precisa il comunicato.
Bucarest — Il capo dello stato romeno ha trasmesso, oggi, un messaggio di congratulazioni al presidente eletto della Federazione Russa, Vladimir Putin. Lo ha reso noto l’Amministrazione Presidenziale. Nel messaggio, Iohannis menziona che è fiducioso per quanto riguarda i benefici dello sviluppo delle relazioni tra i due stati su basi pragmatiche e prevedibili, tramite il dialogo costruttivo e in conformità ai principi e alle norme di diritto internazionale. Vladimir Putin è stato rieletto domenica per un altro mandato di sei anni — il quarto — come presidente della Russia.
Bucarest — Circa 100 poliziotti hanno organizzato, oggi, presidi presso il Ministero dell’Interno di Bucarest, scontenti delle condizioni di lavoro e retribuzione. Stando ai sindacalisti, occorre resettare l’intero sistema affinchè i cittadini beneficino di servizi di qualità. Essi hanno annunciato pure che, sabato, circa 10 mila persone saranno presenti ad una protesta davanti al Ministero, seguita da una marcia verso la sede del Governo.
Bucarest — Il ministero romeno dell’Interno ha aumentato le forze di intervento nelle province in cui è stata dichiarata l’allerta di maltempo per il prossimo periodo — lo ha annunciato oggi il ministro dell’Interno, Carmen Dan, nel cosiddetto Comando d’inverno, di cui fanno parte le strutture responsabili della gestione dei problemi causati dal maltempo. Si tratta, secondo lei, di 13.500 dipendenti del ministero, vigili del fuoco, gendarmi e poliziotti che sono pronti a intervenire. In precedenza, le autorità locali avevano deciso che, domani, le scuole e gli asili nido di Bucarest e di alcune province del sud siano chiuse. Una simile misura è stata adottata, per una settimana, anche a fine febbraio. I meteorologi hanno emesso un’allerta codice giallo per bufere di neve, valida da oggi pomeriggio fino a venerdì sera, per la metà sud del Paese, dove si preannuncia un nuovo strato di neve. Nel sud-est, le precipitazioni saranno miste e si formerà uno strato di ghiaccio. Da stasera, per le regioni nel sud-ovest e gran parte di quelle nel sud scatta un’allerta codice arancione per nevicate abbondanti e vento, con velocità fino a 65-70 km/orari. Le temperature restano molto basse, fino a 10 gradi centigradi sotto quelle normali per questo periodo. Le massime saranno comprese tra -4 e +6 gradi centigradi.
Bucarest — L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Bucarest ha rinviato al 26 marzo la sentenza definitiva nel caso di corruzione in cui sono processati l’ex presidente del Consiglio Provinciale Prahova (sud), il socialdemocratico Mircea Cosma, e suo figlio, Vlad, ex deputato. Inizialmente, i due erano stati condannati rispettivamente a 8 e 5 anni di carcere. Cosma senior è accusato dalla DNA di aver preso tangenti e di abuso d’ufficio, mentre suo figlio di traffico d’influenza. Durante lo svolgimento del processo, Vlad Cosma ha accusato gli inquirenti di averlo utilizzato per fabbricare prove contro altri membri del PSD — l’ex premier Victor Ponta e l’ex deputato di Prahova Sebastian Ghiţă, ulteriormente scappato nella confinante Serbia –, fatto che ha provocato un enorme un enorme scandalo politico e mediatico a Bucarest.
Bucarest — Il capo della diplomazia di Budapest, Péter Szijjártó, ha dichiarato oggi, a Târgu Mureş (centro) che dopo la Germania, la Romania è il secondo mercato di esportazione per l’Ungheria. Secondo lui, nell’ultimo anno, il valore dellinterscambio tra i due Paesi è arrivato a quasi 8 milioni di euro. Péter Szijjártó ha inoltre affermato che tra la Romania e l’Ungheria ci sarà una cooperazione economica ancora più stretta in futuro, il che aiuterà all’aumento dei PIL e degli incassi ai budget di entrambi gli stati.
XXX — La Gran Bretagna commemora oggi un anno dall’attacco jihadista commesso nei pressi del Parlamento di Londra, il primo di una serie che in sei mesi si è conclusa nel Regno Unito con 35 morti e decine di feriti. Tra le persone che hanno perso la vita il 22 marzo 2017 nell’attentato sul Ponte di Westminster c’è stata anche una romena. D’altra parte, sempre oggi, ricorrono due anni dagli attacchi terroristici di Bruxelles rivendicati dal gruppo jihadista Stato Islamico, conclusisi con 32 morti, all’aeroporto internazionale Zaventem e alla fermata di metropolitana Maelbeek, e con oltre 300 feriti. Secondo un sondaggio demoscopico pubblicato per l’occasione, uno su tre belghi ha ancora paura di utilizzare i mezzi di trasporto in comune.