20.03.2017
Bucarest – Via libera dalla Camera dei Deputati di Bucarest alle modifiche delle tre leggi sulla giustizia, che riguardano l’organizzazione giudiziaria, lo statuto dei magistrati e il funzionamento e l’organizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura. Il presidente della Commissione speciale incaricata con la modifica delle leggi, il socialdemocratico Florin Iordache, ha affermato che i cambiamenti mettono in accordo i provvedimenti delle normative con le decisioni della Corte Costituzionale. D’altra parte, i rappresentanti dell’opposizione PNL e USR hanno criticato la velocità nell’adottare le tre leggi nonchè le modifiche, annunciando che ci sono delle premesse per essere di nuovo contestate alla Corte Costituzionale. I parlamentari dell’USR hanno protestato in maniera inedita in plenaria, allineandosi davanti alla tribuna indossando magliette con la scritta #Fara Penali (senza persone coinvolte in affari penali). Alcune delle modifiche apportate in una prima fase alle leggi sulla giustizia, hanno generato proteste di strada e le critiche dei magistrati. Dalla Camera, le normative andranno al Senato, decisionale in questo caso.
Bucarest – L’attività delle istituzioni con attribuzioni nel campo della sicurezza nazionale in Romania e i principali obiettivi per il corrente anno hanno costituito i temi centrali affrontati oggi nella seduta del Consiglio Supremo di Difesa del Paese, presieduto dal capo dello stato Klaus Iohannis. Il Consiglio ha analizzato l’attività delle strutture incaricate con la sicurezza cibernetica, nonchè temi collegati alla sicurezza nazionale. Il Consiglio Supremo di Difesa del Paese ha riunito, accanto al presidente Iohannis, la premier Viorica Dancila, i ministri della Difesa, dell’Interno, degli Esteri, della Giustizia, dell’Economia e delle Finanze, il direttore dell’Intelligence, Eduard Hellvig, il direttore ad interim del Servizio Informazioni Esterne, Silviu Predoiu, nonchè il capo dello Stato Maggiore della Difesa, il generale Nicolae Ciuca.
Bucarest – I sindacalisti della federazione SANITAS hanno protestato oggi davanti al Ministero delle Finanze, chiedendo, tra l’altro, incrementi salariali per tutte le categorie di personale del settore sanitario e della previdenza dal 1 marzo, l’eliminazione del tetto imposto ai bonus, e il recupero delle perdite finanziarie derivanti dall’applicazione della nuova normativa salariale, dal 1 gennaio scorso. Sempre oggi, i rappresentanti della Federazione Nazionale dei Sindacati dell’industria della difesa hanno presieduto il Ministero dell’Economia, scontenti della legge che regola il settore. Il leader sindacale, Ioan Neagu, ritiene che, all’inizio dell’anno, il governo avrebbe dovuto decidere il numero dei dipendenti da assumere ogni anno in questo settore.
Bucarest – Il Governo di Bucarest ha salutato oggi la celebrazione della Giornata Internazionale della Francofonia. Ricordando che la Romania è riconosciuta come Paese portabandiera della francofonia nell’Europa centro-orientale, la premier Viorica Dancila ha sottolineato che il gruppo dei Paesi francofoni si è annoverato tra le prime strutture internazionali alle quali la Romania ha aderito dopo il 1989. Nel 1991, la Romania ha ottenuto lo status di osservatore, dal 1993 è membro a pieno titolo dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia, e nel 2006 ha ospitato un suo sommet. Tra dicembre 2018 e luglio 2019, Bucarest e Parigi organizzeranno la Stagione Romania-Francia, un ampio progetto comune incentrato sulla cultura e la creazione contemporanea, ma anche su settori come educazione, economia, sport e turismo.
Bucarest – Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha precisato che la Romania non riconosce l’annessione illegale della penisola Crimea e della città ucraina di Sebastopoli da parte della Federazione Russa e, di conseguenza, non riconosce l’organizzazione di elezioni su questo territorio, posizione condivisa anche a livello dell’UE. Secondo un comunicato, la Romania ribadisce anche in questa occasione il sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale della confinante Ucraina, entro le frontiere riconosciute a livello internazionale. Circa 1,5 milioni di elettori aventi diritto di voto in Crimea, sono stati chiamati, domenica, per la prima volta, a votare il presidente della Russia, proprio nel giorno in cui ricorrevano quattro anni all’annessione della penisola.
Chisinau – Il presidente socialista filorusso Igor Dodon, sostiene che la confinante Romania potrebbe diventare il nemico numero 1 della Moldova (Paese ex sovietico, a maggioranza romenofona), se continuerà a sostenere i movimenti unionisti. L’ex ambasciatore della Moldova a Bucarest, Iurie Reniţă, ha definito le dichiarazioni come isteriche, affermando che non esprimono la posizione della maggioranza dei cittadini moldavi. Dodon ha accusato la Romania che anche nel passato avrebbe tentato di interferire negli affari interni della repubblica ed ha insistito sulla messa al bando delle organizzazioni e delle manifestazioni unioniste. Negli ultimi due mesi, i sindaci e i consigli locali di oltre 120 località della Moldova hanno adottato dichiarazioni simboliche di unione con la Romania, mentre domenica, a Chisinau, è programmata un’importante assemblea popolare dedicata al centenario dell’Unione della Bessarabia con la Romania. Provincia con popolazione a maggioranza romena componente dell’Impero Zarista, la Bessarabia si è unita con la Romania alla fine della prima guerra mondiale, il 27 marzo del 1918. E’ stata riannessa dall’Unione Sovietica , in seguito ad un ultimatum nel 1940, mentre su una parte del suo territorio è stata creata l’attuale Moldova.
Bucarest – Secondo l’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità, il numero dei decessi provocati dall’influenza in Romania è salito a 107. Sono tre le persone che hanno perso la vita nelle 24 ore. Dall’inizio del monitoraggio delle infezioni acute del tratto respiratorio, sono stati confermati 1400 casi di influenza, e sono più di un milione le persone vaccinate. Secondo gli specialisti, non si può parlare ancora di un’epidemia di influenza in Romania.
Bucarest – Nel corso dell’udienza concessa oggi all’ambasciatrice d’Israele a Bucarest, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena (confessione maggioritaria), Daniele, ha evidenziato i buoni rapporti del Patriarcato con la comunità ebraica di Romania. Il Patriarca, citato da un comunicato, ha sottolineato che, negli ultimi anni, grazie ai pellegrinaggi organizzati in Israele, numerosi fedeli ortodossi romeni hanno avuto la possibilità di pregare in Terra Santa, di conoscere meglio la tradizione biblica, nonchè i valori spirituali comuni. Dal canto suo, il diplomatico israeliano ha affermato che tutti i progetti comuni contribuiscono al consolidamento dei rapporti tra i due popoli e rappresentano una testimonianza sull’eredità della tradizione giudeo-cristiana, che sta alla base della cultura europea.
România Internațional, 20.03.2018, 16:57
Bucarest – Via libera dalla Camera dei Deputati di Bucarest alle modifiche delle tre leggi sulla giustizia, che riguardano l’organizzazione giudiziaria, lo statuto dei magistrati e il funzionamento e l’organizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura. Il presidente della Commissione speciale incaricata con la modifica delle leggi, il socialdemocratico Florin Iordache, ha affermato che i cambiamenti mettono in accordo i provvedimenti delle normative con le decisioni della Corte Costituzionale. D’altra parte, i rappresentanti dell’opposizione PNL e USR hanno criticato la velocità nell’adottare le tre leggi nonchè le modifiche, annunciando che ci sono delle premesse per essere di nuovo contestate alla Corte Costituzionale. I parlamentari dell’USR hanno protestato in maniera inedita in plenaria, allineandosi davanti alla tribuna indossando magliette con la scritta #Fara Penali (senza persone coinvolte in affari penali). Alcune delle modifiche apportate in una prima fase alle leggi sulla giustizia, hanno generato proteste di strada e le critiche dei magistrati. Dalla Camera, le normative andranno al Senato, decisionale in questo caso.
Bucarest – L’attività delle istituzioni con attribuzioni nel campo della sicurezza nazionale in Romania e i principali obiettivi per il corrente anno hanno costituito i temi centrali affrontati oggi nella seduta del Consiglio Supremo di Difesa del Paese, presieduto dal capo dello stato Klaus Iohannis. Il Consiglio ha analizzato l’attività delle strutture incaricate con la sicurezza cibernetica, nonchè temi collegati alla sicurezza nazionale. Il Consiglio Supremo di Difesa del Paese ha riunito, accanto al presidente Iohannis, la premier Viorica Dancila, i ministri della Difesa, dell’Interno, degli Esteri, della Giustizia, dell’Economia e delle Finanze, il direttore dell’Intelligence, Eduard Hellvig, il direttore ad interim del Servizio Informazioni Esterne, Silviu Predoiu, nonchè il capo dello Stato Maggiore della Difesa, il generale Nicolae Ciuca.
Bucarest – I sindacalisti della federazione SANITAS hanno protestato oggi davanti al Ministero delle Finanze, chiedendo, tra l’altro, incrementi salariali per tutte le categorie di personale del settore sanitario e della previdenza dal 1 marzo, l’eliminazione del tetto imposto ai bonus, e il recupero delle perdite finanziarie derivanti dall’applicazione della nuova normativa salariale, dal 1 gennaio scorso. Sempre oggi, i rappresentanti della Federazione Nazionale dei Sindacati dell’industria della difesa hanno presieduto il Ministero dell’Economia, scontenti della legge che regola il settore. Il leader sindacale, Ioan Neagu, ritiene che, all’inizio dell’anno, il governo avrebbe dovuto decidere il numero dei dipendenti da assumere ogni anno in questo settore.
Bucarest – Il Governo di Bucarest ha salutato oggi la celebrazione della Giornata Internazionale della Francofonia. Ricordando che la Romania è riconosciuta come Paese portabandiera della francofonia nell’Europa centro-orientale, la premier Viorica Dancila ha sottolineato che il gruppo dei Paesi francofoni si è annoverato tra le prime strutture internazionali alle quali la Romania ha aderito dopo il 1989. Nel 1991, la Romania ha ottenuto lo status di osservatore, dal 1993 è membro a pieno titolo dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia, e nel 2006 ha ospitato un suo sommet. Tra dicembre 2018 e luglio 2019, Bucarest e Parigi organizzeranno la Stagione Romania-Francia, un ampio progetto comune incentrato sulla cultura e la creazione contemporanea, ma anche su settori come educazione, economia, sport e turismo.
Bucarest – Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha precisato che la Romania non riconosce l’annessione illegale della penisola Crimea e della città ucraina di Sebastopoli da parte della Federazione Russa e, di conseguenza, non riconosce l’organizzazione di elezioni su questo territorio, posizione condivisa anche a livello dell’UE. Secondo un comunicato, la Romania ribadisce anche in questa occasione il sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale della confinante Ucraina, entro le frontiere riconosciute a livello internazionale. Circa 1,5 milioni di elettori aventi diritto di voto in Crimea, sono stati chiamati, domenica, per la prima volta, a votare il presidente della Russia, proprio nel giorno in cui ricorrevano quattro anni all’annessione della penisola.
Chisinau – Il presidente socialista filorusso Igor Dodon, sostiene che la confinante Romania potrebbe diventare il nemico numero 1 della Moldova (Paese ex sovietico, a maggioranza romenofona), se continuerà a sostenere i movimenti unionisti. L’ex ambasciatore della Moldova a Bucarest, Iurie Reniţă, ha definito le dichiarazioni come isteriche, affermando che non esprimono la posizione della maggioranza dei cittadini moldavi. Dodon ha accusato la Romania che anche nel passato avrebbe tentato di interferire negli affari interni della repubblica ed ha insistito sulla messa al bando delle organizzazioni e delle manifestazioni unioniste. Negli ultimi due mesi, i sindaci e i consigli locali di oltre 120 località della Moldova hanno adottato dichiarazioni simboliche di unione con la Romania, mentre domenica, a Chisinau, è programmata un’importante assemblea popolare dedicata al centenario dell’Unione della Bessarabia con la Romania. Provincia con popolazione a maggioranza romena componente dell’Impero Zarista, la Bessarabia si è unita con la Romania alla fine della prima guerra mondiale, il 27 marzo del 1918. E’ stata riannessa dall’Unione Sovietica , in seguito ad un ultimatum nel 1940, mentre su una parte del suo territorio è stata creata l’attuale Moldova.
Bucarest – Secondo l’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità, il numero dei decessi provocati dall’influenza in Romania è salito a 107. Sono tre le persone che hanno perso la vita nelle 24 ore. Dall’inizio del monitoraggio delle infezioni acute del tratto respiratorio, sono stati confermati 1400 casi di influenza, e sono più di un milione le persone vaccinate. Secondo gli specialisti, non si può parlare ancora di un’epidemia di influenza in Romania.
Bucarest – Nel corso dell’udienza concessa oggi all’ambasciatrice d’Israele a Bucarest, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena (confessione maggioritaria), Daniele, ha evidenziato i buoni rapporti del Patriarcato con la comunità ebraica di Romania. Il Patriarca, citato da un comunicato, ha sottolineato che, negli ultimi anni, grazie ai pellegrinaggi organizzati in Israele, numerosi fedeli ortodossi romeni hanno avuto la possibilità di pregare in Terra Santa, di conoscere meglio la tradizione biblica, nonchè i valori spirituali comuni. Dal canto suo, il diplomatico israeliano ha affermato che tutti i progetti comuni contribuiscono al consolidamento dei rapporti tra i due popoli e rappresentano una testimonianza sull’eredità della tradizione giudeo-cristiana, che sta alla base della cultura europea.
L’Aia – Cinque cittadini romeni hanno perso la vita e altre quattro persone, di cui tre romeni, sono rimaste ferite in un incidente stradale in Olanda. Le autorità di Bucarest sono state informate e l’Ambasciata di Romania all’Aia è in contatto con le famiglie delle vittime. Secondo i media olandesi, l’incidente è avvenuto su un tratto stradale considerato molto pericoloso, dove tra il 2012 e il 2016 si sono verificate numerose simili tragedie.
Mosca – La nazionale femminile di pallamano della Romania disputa domani, in trasferta, a Togliatti, una partita con la Russia nel terzo gruppo preliminare per gli Europei del 2018. Il match di ritorno si gioca domenica a Cluj-Napoca. Con due vittorie, le romene allenate dallo spagnolo Ambros Martin occupano il primo posto del gruppo. Seguono la Russia, l’Austria e il Portogallo. Al torneo finale, che sarà organizzato in Francia, si qualificano le prime due squadre.