04.03.2018 (aggiornamento)
Londra – L’agenzia di rating Standard&Poor’s anticipa una crescita economica del 4,7% in Romania nel 2018, con una moderazione verso il 3,5% all’anno dal 2019 al 2021. Tra le vulnerabilità, gli esperti dell’agenzia indicano i ripetuti cambiamenti politici, ritenendo come i più preoccupanti i frequenti tentativi di modificare la legislazione, che – stando a Standard&Poor’s – possono avere un notevole impatto sull’equilibrio istituzionale e rinviare le riforme strutturali necessarie, come quelle relative al miglioramento dell’infrastruttura o al campo dell’istruzione e della sanità. L’agenzia ha confermato i rating per i debiti a lungo e breve termine in valuta e moneta nazionale al BBB-, cioè raccomandato agli investimenti, con prospettiva stabile. La valutazione finanziaria rileva che questo indice potrebbe salire se il Governo compirà dei progressi nel consolidamento del bilancio, però potrebbe diminuire se si riterrà che i cambiamenti di politiche potrebbe portare ad una crescita notevole dei deficit.
România Internațional, 04.03.2018, 17:31
Londra – L’agenzia di rating Standard&Poor’s anticipa una crescita economica del 4,7% in Romania nel 2018, con una moderazione verso il 3,5% all’anno dal 2019 al 2021. Tra le vulnerabilità, gli esperti dell’agenzia indicano i ripetuti cambiamenti politici, ritenendo come i più preoccupanti i frequenti tentativi di modificare la legislazione, che – stando a Standard&Poor’s – possono avere un notevole impatto sull’equilibrio istituzionale e rinviare le riforme strutturali necessarie, come quelle relative al miglioramento dell’infrastruttura o al campo dell’istruzione e della sanità. L’agenzia ha confermato i rating per i debiti a lungo e breve termine in valuta e moneta nazionale al BBB-, cioè raccomandato agli investimenti, con prospettiva stabile. La valutazione finanziaria rileva che questo indice potrebbe salire se il Governo compirà dei progressi nel consolidamento del bilancio, però potrebbe diminuire se si riterrà che i cambiamenti di politiche potrebbe portare ad una crescita notevole dei deficit.
Kiev – Il ministro per i romeni all’estero del Governo romeno, Natalia Intotero, ha sollecitato di nuovo alle autorità della confinante Ucraina di modificare l’articolo della legge sull’Istruzione che limita il diritto della comunità romena di studiare in lingua materna. In visita nelle regioni storiche di Chernivtsi e Transcarpazia (ovest), dove vive la minoranza romena, il ministro Intotero ha dichiarato che la comunità è bene integrata e deve continuare ad avere il diritto allo studio in lingua romena. Circa mezzo milione di etnici romeni vivono nello stato confinante, in maggioranza sui territori romeni orientali annessi dall’Unione Sovietica nel 1940, in seguito ad un ultimatum, ed ereditati nel 1991 dall’Ucraina.
Bucarest – Da domani al 15 marzo, oltre 1.700 militari romeni e stranieri partecipano ad una grande esercitazione multinazionale, organizzata dalle Forze Navali Romene nella regione della Dobrugia e nelle acque internazionali del Mar Nero. Spring Storm 18 propone un concetto unico di addestramento congiunto delle forze navali, aeree e terrestri, che punta sulle operazioni di combattimento contro le mine marine nelle aree di sbarco. L’azione rientra nel piano di misure di immediata risposta della NATO, adottato al Vertice dell’Alleanza svoltosi a Varsavia nel 2016. I militari romeni si addestreranno assieme a compagni dagli USA, Francia, Bulgaria, Georgia e Ucraina.
Bucarest – La Romania ha commemorato oggi 41 anni dal devastante terremoto del 4 marzo 1977. Il sisma di magnitudo 7,2 della scala Richter ha provocato la morte di 1570 persone, la maggior parte a Bucarest, e danni stimati all’epoca a 2 miliardi di dollari. Distrutte o gravemente danneggiate più di 230.000 abitazioni, e 760 unità economiche rimaste fuori servizio. Il terremoto ha provocato una forte crisi economica e sociale che, secondo gli storici, la dittatura comunista non è stata in grado di superare fino al suo crollo, nel 1989. Secondo gli specialisti, sono centinaia gli edifici che potrebbero crollare a Bucarest nel caso di un terremoto simile a quello del 1977.
Bucarest – Il vaccino antinfluenzale può salvare vite, ha dichiarato il direttore dell’Istituto di Malattie Infettive di Bucarest, Adrian Streinu-Cercel, pronunciandosi di nuovo a favore della vaccinazione delle categorie di popolazione a rischio. Quasi tutte le oltre 70 persone decedute finora a causa dell’influenza stagionale in Romania, soffrivano di malattie croniche e non erano state vaccinate. Al momento si verificano oltre 800 contagi, in maggioranza a Bucarest e nelle province di Costanza (sud-est), Olt (sud), Brasov (centro) e Iasi (nord-est). Il ministro della Salute, Sorina Pintea, sostiene che al momento non si può parlare di un’epidemia di influenza in Romania.
Bucarest – La squadra campione di pallamano femminile romena, CSM Bucarest, ha vinto oggi in casa la danese FC Midtjylland, per 29-24, nella partita del Girone I della Champions League. Le prime quattro delle sei squadre del gruppo si qualificano nei quarti di finale della gara, che la CSM ha vinto due anni fa, alla sua prima partecipazione. Ieri, altre due squadre romene hanno disputato in casa i match di andata dei quarti dell’EHF Cup. La HC Zalău ha vinto per 29-28 la squadra turca Kastamonu Belediyesi, mentre la SCM Craiova è stata sconfitta (23-25) dalla russa Lada Togliatti.
Bucarest – Le previsioni indicano tempo più caldo in Romania, nelle prossime 24 ore, con massime tra 1 grado sotto zero e 9 gradi. Il cielo sarà variabile, prevalentemente nuvoloso all’ovest e al sud, con scarse precipitazioni miste su aree ristrette. Il miglioramento del tempo fa seguito all’ondata di nevicate e gelo che ha colpito la Romania nei giorni scorsi.