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23.02.2018

Bruxelles — I capi di stato e di governo dei Paesi Ue, tra cui anche il presidente della Romania, Klaus Iohannis, hanno discusso, oggi, a Bruxelles, alla riunione informale del Consiglio Europeo, di temi istituzionali e delle priorità politiche per il futuro quadro finanziario multiannuo. La Romania è aperta all’idea di aumento dei contributi nazionali al budget europeo, ha dichiarato, a Bruxelles, il presidente Iohannis, stando al quale solo in questo modo si può continuare con politiche tradizionali, come quella di coesione. Per quanto riguarda la possibilità di condizionare lo stanziamento di fondi europei dal rispetto dello stato di diritto, il capo dello stato ha detto che è necessaria una discussione a livello di esperti, perché non esiste una definizione dello stato di diritto accettata all’unanimità. La Commissione Europea propone che, in futuro, il contributo di ciascuno stato membro al budget comune cresca ad almeno l’1,1% del PIL, in compenso della perdita del contributo della Gran Bretagna dopo la Brexit.

23.02.2018
23.02.2018

, 23.02.2018, 16:59

Bruxelles — I capi di stato e di governo dei Paesi Ue, tra cui anche il presidente della Romania, Klaus Iohannis, hanno discusso, oggi, a Bruxelles, alla riunione informale del Consiglio Europeo, di temi istituzionali e delle priorità politiche per il futuro quadro finanziario multiannuo. La Romania è aperta all’idea di aumento dei contributi nazionali al budget europeo, ha dichiarato, a Bruxelles, il presidente Iohannis, stando al quale solo in questo modo si può continuare con politiche tradizionali, come quella di coesione. Per quanto riguarda la possibilità di condizionare lo stanziamento di fondi europei dal rispetto dello stato di diritto, il capo dello stato ha detto che è necessaria una discussione a livello di esperti, perché non esiste una definizione dello stato di diritto accettata all’unanimità. La Commissione Europea propone che, in futuro, il contributo di ciascuno stato membro al budget comune cresca ad almeno l’1,1% del PIL, in compenso della perdita del contributo della Gran Bretagna dopo la Brexit.



Bucarest — La sollecitazione del ministro della Giustizia romeno, Tudorel Toader, di revoca dall’incarico del capo della DNA, Laura Codruţa Kövesi, è arrivata, oggi, al Consiglio Superiore della Magistratura. In un rapporto sull’attività della DNA nel periodo febbraio 2017 — febbraio 2018, il ministro della Giustizia ha rimproverato alla Kövesi che avrebbe fatto eccesso di autorità, che si sarebbe implicata in fascicoli gestiti dall’istituzione e che non avrebbe fatto verifiche nei confronti di alcuni procuratori sospetti di abusi. Toader afferma inoltre che il capo della DNA avrebbe sfidato l’autorità del Parlamento, avrebbe contestato decisioni della Corte Costituzionale e avrebbe leso l’immagine della Romania all’estero. Dopo il voto consultivo del Consiglio Superiore della Magistratura, la domanda di revoca arriverà al capo dello stato, l’unico in grado di sostituire il capo della DNA. Oggi, il presidente ha ribadito il suo sostegno a Laura Codruţa Kövesi. Sostenuto dalla maggioranza parlamentare PSD-ALDE, il rapporto di Toader è stato contestato con veemenza dall’Opposizione di destra ed ha determinato proteste spontanee a Bucarest e in altre città romene.



Bucarest – 135 sui 183 procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione di Romania hanno sollecitato oggi al CSM di difendere la loro reputazione professionale e indipendenza. Gli iniziatori di questa azione sostengono che nello spazio pubblico siano state lanciate accuse infondate nei confronti di un’intera categoria professionale e ritengono che ci siano tentativi di screditare l’attività della DNA degli ultimi anni. Nel documento loro tirano un segnale d’allarme sulle prospettive cupe dell’indipendenza della Giustizia e del futuro della lotta alla corruzione. Inoltre, i procuratori esprimono il loro disaccordo per quanto riguarda la proposta del ministro della Giustizia, Tudorel Toader, di revoca dall’incarico del capo della Direzione, Laura Codruţa Kovesi.



Bucarest — Il ministro dell’Agricoltura romeno, Petre Daea, si è incontrato, oggi, a Bucarest con il commissario europeo per l’Ambiente, Karmenu Vella. I principali temi analizzati sono stati la pesca sostenibile nel Mar Nero e gli obiettivi della Romania in questo settore. Giovedì, il commissario Vella ha discusso con il Ministro dell’Ambiente romeno, Graţiela Gavrilescu, la quale ha annunciato che Bucarest avrà un piano integrato relativo alla qualità dell’aria che sarà approvato al più tardi a fine maggio. Dal canto suo, il commissario europeo ha sottolineato che sosterrà le autorità romene a realizzare un cambiamento reale per quanto riguarda il miglioramento della qualità dell’aria e la gestione dei rifiuti. Assieme ad altri 8 Paesi membri, la Romania è stata ammonita dalla Commissione che sarà sanzionata per il superamento dei limiti di inquinamento atmosferico, soprattutto per quanto riguarda le emissioni di particelle fini, e di diossido di azoto, a Bucarest, Iaşi (nord-est) e Braşov (centro). D’altra parte, la prossima settimana hanno annunciato la loro visita a Bucarest il primo-vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, e il commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, Christos Stylianides.



Bucarest — Una delegazione del Gruppo degli Stati contro la Corruzione (GRECO), organo anticorruzione del Consiglio d’Europa, ha visitato la Romania per una valutazione ad-hoc urgente del sistema giudiziario. Stando ad un comunicato, la delegazione GRECO si è incontrata con rappresentanti del Governo, parlamentari, ONG, membri del sistema giudiziario, rappresentanti delle istituzioni internazionali presenti in Romania. I membri della delegazione GRECO hanno sottolineato che è importante che tutte le istituzioni dello stato collaborino e si rispettino reciprocamente, in conformità ai principi della separazione dei poteri, dell’indipendenza e dell’imparzialità del sistema giudiziario e dell’uguaglianza davanti alla legge. In seguito a questa visita, sarà redatto un rapporto, con raccomandazioni specifiche. L’anno scorso, il GRECO ha presentato un rapporto in cui ha sottolineato che la Romania ha compiuto pochi progressi nella prevenzione della corruzione tra parlamentari e magistrati.



Bucarest — Il Capo dello Stato Maggiore dell’Esercito Romeno, il generale Nicolae Ciucă, si è incontrato, oggi, a Bucarest, con il capo delle Forze Terrestri Americane in Europa (USAREUR), il tenente generale Christopher Cavoli. Per l’occasione, il generale Ciuca ha dichiarato che i rapporti fra l’USAREUR e le Forze Terrestri Romene devono restare molto stretti, perché portano un più di sicurezza europea e internazionale. Dal canto suo, il generale Cavoli ha trasmesso l’impegno per la continuazione dello stretto partenariato fra i due Paesi. I due hanno discusso anche delle attività congiunte di quest’anno, sia in Romania, che nei centri di addestramento dell’USAREUR.



Bruxelles — La Romania ha il terzo più basso salario minimo garantito tra i Paesi Ue. Stando all’Eurostat, a gennaio 2018, la Bulgaria aveva il più basso salario minimo garantito nell’Ue, 261 euro al mese, seguita da Lituania, 400 euro, e dalla Romania, 408 euro. A livello generale, il salario minimo garantito è inferiore ai 500 euro al mese negli stati nell’est dell’Ue e e superiore ai 1000 euro nel nord-ovest dell’Ue. L’Eurostat precisa inoltre che il più alto salario minimo nell’Ue è quasi 8 volte maggiore del più basso.



Bucarest — In Romania, 52 persone sono decedute in questa stagione a causa dell’influenza, stando al più recente bilancio del Centro Nazionale di Monitoraggio e Controllo delle Malattie Infettive. Il numero dei contagi supera 500, di cui la maggior parte nella capitale Bucarest, nelle province di Costanza (sud-est), Olt (sud), Braşov (centro) e Iaşi (nord-est). Il ministro della Salute, Sorina Pintea, ha affermato che, in questo momento, non si può parlare di un’epidemia di influenza in Romania.

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