06.02.2018
Bucarest – L’obiettivo strategico della Romania nei rapporti con la Moldova resta l’integrazione europea dello stato confinante. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri romeno, Teodor Melescanu, incontrando a Bucarest l’omologo moldavo, Tudor Ulianovschi. I due ministri hanno discusso del consolidamento della presenza investizionale romena in Moldova e delle prospettive dell’interconnessione energetica. Il capo della diplomazia di Bucarest ha parlato anche dell’iniziativa delle autorità di alcune località della Moldova di raccogliere firme a favore dell’unione con la Romania, gesto in riferimento al quale il presidente moldavo Igor Dodon ha sostenuto che potrebbe scatenare una guerra civile. Dichiarazioni a livello locale legate all’unione con la Romania, dal punto di vista di Bucarest, rappresentano solo l’espressione della volontà di avvicinamento dei cittadini della Moldova a quelli della Romania senza effetti a livello giuridico. Dal canto suo, il ministro Ulianovschi ha aprezzato gli sforzi della Romania nella missione di consolidamento della sovranità della Moldova, sottolineando che la Romania resta il principale partner commerciale della Moldova. Ulianovschi ha affermato che l’orientamento europeo della Moldova resta un obiettivo fondamentale della politica interna ed estera.
România Internațional, 06.02.2018, 16:31
Bucarest – L’obiettivo strategico della Romania nei rapporti con la Moldova resta l’integrazione europea dello stato confinante. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri romeno, Teodor Melescanu, incontrando a Bucarest l’omologo moldavo, Tudor Ulianovschi. I due ministri hanno discusso del consolidamento della presenza investizionale romena in Moldova e delle prospettive dell’interconnessione energetica. Il capo della diplomazia di Bucarest ha parlato anche dell’iniziativa delle autorità di alcune località della Moldova di raccogliere firme a favore dell’unione con la Romania, gesto in riferimento al quale il presidente moldavo Igor Dodon ha sostenuto che potrebbe scatenare una guerra civile. Dichiarazioni a livello locale legate all’unione con la Romania, dal punto di vista di Bucarest, rappresentano solo l’espressione della volontà di avvicinamento dei cittadini della Moldova a quelli della Romania senza effetti a livello giuridico. Dal canto suo, il ministro Ulianovschi ha aprezzato gli sforzi della Romania nella missione di consolidamento della sovranità della Moldova, sottolineando che la Romania resta il principale partner commerciale della Moldova. Ulianovschi ha affermato che l’orientamento europeo della Moldova resta un obiettivo fondamentale della politica interna ed estera.
Strasburgo – Il ministro della Giustizia romeno, Tudorel Toader, ha incontrato al Parlamento Europeo di Strasburgo il vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans. Tra i temi affrontati, anche il percorso e lo stadio attuale delle leggi sulla giustizia o la modifica del Codice penale e di quello di procedura penal. Sempre al Parlamento di Strasburgo si svolgerà domani un dibattito sullo stato di diritto e la riforma del sistema giudiziario in Romania. Il 24 gennaio, la Commissione Europea aveva espresso la preoccupazione per i recenti sviluppi in Romania, chiedendo al Parlamento di Bucarest di riconsiderare le modifiche nel campo della giustizia. L’indipendenza del sistema giudiziario e la sua capacità di combattere in modo efficiente la corruzione rappresentano aspetti essenziali per una Romania forte all’interno dell’UE, affermano in una dichiarazione congiunta il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e il primo vicepresidente Frans Timmermans. La Commissione analizzerà in dettaglio le modifiche recate alle Leggi della Giustizia, per stabilire il loro impatto sul mantenimento dell’indipendenza del sistema giudiziario e di lotta alla corruzione, si afferma nella dichiarazione. Alla fine dell’anno scorso, la maggioranza PSD-ALDE di Bucarest ha adottato una serie di modifiche alle leggi sulla Giustizia, duramente criticate da associzazioni dei magistrati e dall’opposizione perchè in grado di subordinare il sistema giudiziario alla politica.
Bucarest – Il capo della diplomazia ungherese Peter Szijjarto ha incontrato a Bucarest i presidenti della due Camere del Parlamento, Calin Popescu Tariceanu e Liviu Dragnea, nonchè il suo omologo romeno Teodor Melescanu. I colloqui sono stati incentrati sulla cooperazione bilaterale, specialmente nei settori dell’energia e dell’infrastruttura. Szijjarto ha affermato che la Romania rappresenta un importante partner strategico per l’Ungheria, menzionando il livello importante dell’interscambio commerciale. Evidenziato anche il contributo importante della comunità romena d’Ungheria e di quella ungherese della Romania per assicurare la continuità del dialogo bilaterale. Secondo il corrispondente di Radio Romania a Budapest, Péter Szijjártó ha annunciato che la Romania realizzerà tutte le condizioni tecniche per l’esportazione di gas verso l’Ungheria. I capi delle due diplomazie hanno discusso anche in merito alla legge sull’Istruzione in Ucraina, che limita drasticamente l’accesso all’istruzione in lingua materna alle minoranze ed hanno stabilito di cooperare per opporsi alla legge, di modo che l’Ucraina rispetti i diritti ottenuti dalle sue minoranze etniche, informa la MTI.
Bucarest – La legge sulla retribuzione, adottata l’anno scorso, è stata finalizzata ad equilibrare il sistema salariale pubblico, poichè si verificavano disfunzioni notevoli, nel senso che per gli stessi incarichi e attribuzioni, i funzionari delle istituzioni pubbliche venivano pagati diversamente. Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro romeno, Lia Olguta Vasilescu, precisando che la legge rispetta un principio di base osservato a livello europeo – uguale retribuzione per uguale lavoro. I bonus sono stati limitati perchè in molti casi superavano gli stipendi di base. Il ministro ha precisato che per i contratti a tempo parziale, il governo adotterà un decreto con la procedura d’urgenza, per risolvere il pagamento dei contributi che, in molti casi, superano i redditi guadagnati. Le dichiarazioni fanno seguito alle accuse dei sindacati legate alla diminuzione degli stipendi in molti settori.
Bucarest – Il rapporto di attività della Direzione investigativa dei reati di criminalità organizzata e terrorismo per il 2017 indica che il fenomeno della radicalizzazione islamica in Romania rappresenta uno dei rischi maggiori. I procuratori antiterrorismo sottolineano l’intensificazione del fenomeno negli ultimi anni e la necessità di aggiornare la legge sulla prevenzione e sul contrasto del terrorismo. Secondo il rapporto, la Romania non si è confrontata l’anno scorso con minacce terroristiche concrete e consistenti. D’altra parte, i procuratori antimafia hanno annunciato di aver sequestrato nel 2017 oltre 2000 kg di stupefacenti. Per quanto riguarda il traffico transfrontaliero di stupefacenti, la Romania resta essenzialmente un Paese di transito.
Bucarest – La Società Romena di Radiodiffusione – Radio Romania – e la Società Romena di Televisione hanno firmato un accordo di partenariato, che rappresenterà la base per realizzare in cooperazione le attività di comunicazione e informazione dei cittadini romeni, con effetti a livello culturale, educativo e sociale. L’oggetto dell’accordo è la promozione reciproca sia delle due emittenti che di campagne noncommericali, umanitarie, la realizzazione congiunta di progetti culturali-artistici e la cooperazione per la promozione di altre iniziative. Tramite l’accordo, le due parti riconoscono reciprocamente l’importante ruolo svolto da ciascuna a livello sociale, tramite la promozione dei valori nazionali, offrendo al pubblico programmi originali dal punto di vista culturale e accessibili dal punto di vista comunicazionale.