06.01.2018 (aggiornamento)
Bucarest – L’Ambasciata di Palestina a Bucarest saluta la dichiarazione tramite cui il presidente Klaus Iohannis ribadisce la posizione dello stato romeno sullo status di Gerusalemme. In un comunicato diramato oggi, l’ambasciatore Fuad Kokaly valuta che tramite la decisione di non considerare il trasferimento dell’Ambasciata a Gerusalemme come un’opzione legittima, la Romania dimostra una volta in più rispetto per i principi di diritto e per la legge internazionale. La dichiarazione fa seguito alla conversazione telefonica nel corso della quale il presidente romeno ha detto ieri al premier israeliano Benjamin Netanyahu che Gerusalemme rappresenta un tema centrale nei negoziati di pace nel Medio Oriente e il suo status va stabilito in seguito a un accordo diretto tra israeliani e palestinesi. La Romania sottolinea anche la necessità della soluzione giusta e durevole del conflitto israeliano-palestinese attraverso la soluzione dei due stati, Israele e Palestina, che coesistano in pace e sicurezza, come unica variante valida. Di conseguenza, un’eventuale decisione sul trasferimento dell’Ambasciata di Romania da Tel Aviv a Gerusalemme potrà essere presa solo in base a questi elementi, considerando gli ulteriori sviluppi nel processo di pace nella zona. Nella conversazione con Netanyahu, Iohannis ha ribadito che la Romania continua a sostenere lo sviluppo, il consolidamento e la diversificazione delle relazioni con Israele, che hanno un carattere strategico. La conversazione telefonica si è svolta su iniziativa del premier israeliano, il quale ha ringraziato a sua volta la Romania per il voto di astensione lo scorso mese, quando l’Assemblea Generale dell’ONU ha condannato il riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’Israele da parte degli Stati Uniti.
România Internațional, 06.01.2018, 17:50
Bucarest – L’Ambasciata di Palestina a Bucarest saluta la dichiarazione tramite cui il presidente Klaus Iohannis ribadisce la posizione dello stato romeno sullo status di Gerusalemme. In un comunicato diramato oggi, l’ambasciatore Fuad Kokaly valuta che tramite la decisione di non considerare il trasferimento dell’Ambasciata a Gerusalemme come un’opzione legittima, la Romania dimostra una volta in più rispetto per i principi di diritto e per la legge internazionale. La dichiarazione fa seguito alla conversazione telefonica nel corso della quale il presidente romeno ha detto ieri al premier israeliano Benjamin Netanyahu che Gerusalemme rappresenta un tema centrale nei negoziati di pace nel Medio Oriente e il suo status va stabilito in seguito a un accordo diretto tra israeliani e palestinesi. La Romania sottolinea anche la necessità della soluzione giusta e durevole del conflitto israeliano-palestinese attraverso la soluzione dei due stati, Israele e Palestina, che coesistano in pace e sicurezza, come unica variante valida. Di conseguenza, un’eventuale decisione sul trasferimento dell’Ambasciata di Romania da Tel Aviv a Gerusalemme potrà essere presa solo in base a questi elementi, considerando gli ulteriori sviluppi nel processo di pace nella zona. Nella conversazione con Netanyahu, Iohannis ha ribadito che la Romania continua a sostenere lo sviluppo, il consolidamento e la diversificazione delle relazioni con Israele, che hanno un carattere strategico. La conversazione telefonica si è svolta su iniziativa del premier israeliano, il quale ha ringraziato a sua volta la Romania per il voto di astensione lo scorso mese, quando l’Assemblea Generale dell’ONU ha condannato il riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’Israele da parte degli Stati Uniti.
Pechino – La tennista romena Simona Halep, numero 1 mondiale, ha vinto il torneo WTA di Shenzhen, da 626.750 dollari di montepremi, dopo aver battuto oggi in finale per 6-1, 2-6, 6-0 la detentrice del trofeo Katerina Siniakova della Repubblica Ceca. Anche nel doppio di Shenzhen, le romene Simona Halep e Irina Begu si sono aggiudicate il titolo, dopo aver sconfitto in finale (1-6, 6-1, 10-8) la coppia ceca Barbora Krejcikova/ Katerina Siniakova, prime favorite.
Bucarest – I cristiani ortodossi, maggioritari, e greco-cattolici di Romania celebrano domani San Giovanni Battista, l’ultimo profeta dell’Antico Testamento, che battezzò Gesù Cristo nelle acque del Giordano. Più di due milioni di romeni celebrano l’onomastico. Sempre domani, gli ortodossi di antico rito, appartenenti principalmente alle etnie russa, ucraina, armena e serba, festeggiano il Natale, posticipato di 13 giorni rispetto al calendario gregoriano. La separazione delle chiese ortodosse di antico rito è avvenuta all’inizio del Novecento, quando il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli ha deciso il passaggio dal calendario giuliano a quello gregoriano.