22.11.2017
Bucarest – La mozione di sfiducia inoltrata dall’opposizione di destra contro il Governo PSD-ALDE di Bucarest sarà dibattuta e votata domani dalla plenaria del Parlamento. Lo hanno deciso oggi gli uffici permanenti riuniti delle due Camere. Firmata da senatori del PNL, USR, PMP e indipendenti e letta lunedì nel Parlamento, la mozione sollecita le dimissioni del gabinetto guidato dal social-democratico Mihai Tudose, accusato di aver sconvolto il sistema economico e giuridico ma anche di aver abbassato il tenore di vita della popolazione. D’altra parte, secondo il premier, grazie alla riforma fiscale, l’anno prossimo aumenteranno gli introiti al bilancio dello stato e al fondo delle pensioni e sarà agevolata l’attività delle aziende. L’UDMR ha annunciato che si asterrà al voto, perchè i suoi parlamentari sono d’accordo con alcune delle misure adottate dal governo.
România Internațional, 22.11.2017, 16:05
Bucarest – La mozione di sfiducia inoltrata dall’opposizione di destra contro il Governo PSD-ALDE di Bucarest sarà dibattuta e votata domani dalla plenaria del Parlamento. Lo hanno deciso oggi gli uffici permanenti riuniti delle due Camere. Firmata da senatori del PNL, USR, PMP e indipendenti e letta lunedì nel Parlamento, la mozione sollecita le dimissioni del gabinetto guidato dal social-democratico Mihai Tudose, accusato di aver sconvolto il sistema economico e giuridico ma anche di aver abbassato il tenore di vita della popolazione. D’altra parte, secondo il premier, grazie alla riforma fiscale, l’anno prossimo aumenteranno gli introiti al bilancio dello stato e al fondo delle pensioni e sarà agevolata l’attività delle aziende. L’UDMR ha annunciato che si asterrà al voto, perchè i suoi parlamentari sono d’accordo con alcune delle misure adottate dal governo.
Bucarest – Un documento presentato dal Ministero delle Finanze rileva che fino al mese di settembre di quest’anno, la Romania ha ottenuto dall’UE fondi di 44 miliardi di euro. Lo stesso documento indica che i contributi versati da Bucarest al bilancio comunitario sfiorano i 15 miliardi di euro. Di conseguenza, dalla sua adesione all’UE, 10 anni fa, la Romania ha beneficiato della somma netta di 29 miliardi di euro.
Bruxelles – La Commissione Europea ha stabilito che la Romania non ha preso delle misure efficaci in seguito alle raccomandazioni rivolte del Consiglio UE a giugno, per aggiustare l’allontanamento dall’obiettivo relativo al bilancio a medio termine. In questo contesto, la Commissione proporrà al Consiglio UE l’adozione di una raccomandazione rivista per la Romania con un aggiustamento strutturale annuo di almeno lo 0,8% del PIL nel 2018. L’istituzione comunitaria raccomanda a Bucarest di utilizzare tutti gli introiti per ridurre il deficit di bilancio, mentre le misure per il consolidamento del bilancio dovrebbero assicurare un miglioramento durevole della struttura della bilancia governativa per sostenere la crescita economica. Il prossimo aprile, la Romania dovrà informare il Consiglio Europeo sulle azioni adottate in risposta alle nuove raccomandazioni della Commissione. Secondo le stime economiche autunnali dell’Esecutivo comunitario, in Romania, quest’anno, il deficit pubblico dovrebbe arrivare al 3% del PIL, per salilre al 3,9% nel 2018 e al 4,1% nel 2019.
Bruxelles – Il ministro con delega agli Affari Europei nel Governo di Bucarest, Victor Negrescu, ha incontrato a Bruxelles il vicepresidente della Commissione Europea, Maros Sefcovic, responsabile per l’Unione dell’energia, e il commissario europeo per mercato interno, industria, imprenditoria e piccole e medie imprese, Elzbieta Bienkowska. Il ministro ha sottolineato l’interesse della Romania a contribuire in modo attivo all’applicazione degli obiettivi della strategia sull’Unione dell’Energia. Negrescu ha sottolineato l’importanza del consolidamento del mercato unico europeo per raggiungere la massima crescita dei benefici per consumatori e aziende. Il ministro romeno ha sostenuto che i colloqui aperti e costruttivi svolti con gli esponenti della Commissione Europea possono contribuire alla determinazione e all’applicazione delle priorità della Presidenza di turno del Consiglio UE, che la Romania assumerà dal 1 gennaio 2019.
Bucarest – La Romania è un Paese attraente per gli investitori, ma ci sono due cose che destano la loro preoccupazione: limprevedibilità legislativa e le tangenti. Lo ha dichiarato oggi il presidente romeno, Klaus Iohannis, intervenendo al dibattito “Le città della Romania a 100 anni dalla Grande Unione, un futuro smart per Ploiesti. Il capo dello stato ha ribadito che la riforma fiscale del governo ha creato incertezze in grado di ledere la fiducia degli investitori. Il concetto di città smart significa anche un maggiore coinvolgimento del cittadino nel la governance locale e nella vita della comunità, ha spiegato il presidente, ponendo come esempio la città di Ploiesti – uno dei principali centri industriali e logistici della Romania. Iohannis ha sottolineato che le autorità locali devono avere un rapporto privilegiato con le università o con centri di ricerca, ma anche attirare gli scienziati romeni di valore partiti in altre città o in altri Paesi.
Bucarest – Circa 3.500 militari romeni e stranieri parteciperanno, il 1 dicembre, alla Parata militare che sarà organizzata a Bucarest, in occasione della Festa Nazionale della Romania. Le cerimonie avranno luogo nella Piazza dell’Arco di Trionfo. La data del 1 Dicembre segna il compimento, alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, della costituzione dello stato nazionale unitario romeno, grazie al passaggio sotto l’autorità di Bucarest di tutte le provincie con popolazione maggioritaria romena, che si erano trovate sotto il dominio degli imperi multinazionali confinanti. Dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, il 1 Dicembre è diventato la Festa Nazionale della Romania.
Bucarest – A Bucarest ha aperto i battenti oggi la 24esima edizione della Fiera del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania. L’evento riunisce 300 espositori che organizzeranno più di 800 eventi editoriali e professionali. Il presidente onorario della Fiera è il noto drammaturgo e giornalista romeno Matei Visniac, mentre lo statuto di ospite d’onore spetta quest’anno all’Unione Europea, attraverso la Rappresentanza della Commissione a Bucarest. Per l’occasione, sono celebrati anche i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma, tre decenni dall’avvio del Programma Erasmus, ma anche il decennale dell’ingresso della Romania nell’UE.