26.09.2017
Bucarest — Il ministero degli Esteri di Bucarest esprime rammarico per il fatto che, malgrado tutti gli iters delle autorità romene nei confronti della parte ucraina, volte a segnalare le drastiche limitazioni che la nuova Legge sull’Istruzione prevede nei confronti dei diritti delle persone appartenenti alla minoranza romena, il presidente dell’Ucraina ha promulgato l’atto normativo. In un comunicato rilasciato alla stampa, la diplomazia romena ricorda l’impegno dell’Ucraina vicina, trasmesso alla parte romena a livello di tutti i contatti ufficiali, di rispettare le previsioni e gli standards internazionali nel campo della tutela dei diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali, come anche di assicurare sul fatto che il livello e la qualità dell’insegnamento in romeno non saranno intaccate dalle nuove previsioni. Il ministero annuncia la continuazione dei suoi iters, compreso a livello delle organizzazioni internazionali (Secretariato Generale del Consiglio d’Europa, Alto Commissariato dell’OSCE per le Minoranze nazionali e la Commissione di Venezia) per segnalare l’impatto negativo delle modifiche legislative nel campo dell’Istruzione in Ucraina. Il MAE chiede con fermezza alle autorità ucraine làadozione di tutte le misure necessarie per assicurare il diritto alle persone appartenenti alle minoranza nazionale romena di studiare nella lingua materna. Le dichiarazioni arrivano dopo che il presidente Petro Porosenko ha promulgato la legge che limita l’insegnamento nelle lingue delle minoranze. Quasi mezzo milione di etnici romeni vivono nel paese vicino, la maggiorpate nei territori romeni orientali annessi nel 1940, in seguito ad un ultimatum dall’ex Unione Sovietica e prelevati nel 1991 dall’Ucraina come stato successore.
România Internațional, 26.09.2017, 16:52
Bucarest — Il ministero degli Esteri di Bucarest esprime rammarico per il fatto che, malgrado tutti gli iters delle autorità romene nei confronti della parte ucraina, volte a segnalare le drastiche limitazioni che la nuova Legge sull’Istruzione prevede nei confronti dei diritti delle persone appartenenti alla minoranza romena, il presidente dell’Ucraina ha promulgato l’atto normativo. In un comunicato rilasciato alla stampa, la diplomazia romena ricorda l’impegno dell’Ucraina vicina, trasmesso alla parte romena a livello di tutti i contatti ufficiali, di rispettare le previsioni e gli standards internazionali nel campo della tutela dei diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali, come anche di assicurare sul fatto che il livello e la qualità dell’insegnamento in romeno non saranno intaccate dalle nuove previsioni. Il ministero annuncia la continuazione dei suoi iters, compreso a livello delle organizzazioni internazionali (Secretariato Generale del Consiglio d’Europa, Alto Commissariato dell’OSCE per le Minoranze nazionali e la Commissione di Venezia) per segnalare l’impatto negativo delle modifiche legislative nel campo dell’Istruzione in Ucraina. Il MAE chiede con fermezza alle autorità ucraine làadozione di tutte le misure necessarie per assicurare il diritto alle persone appartenenti alle minoranza nazionale romena di studiare nella lingua materna. Le dichiarazioni arrivano dopo che il presidente Petro Porosenko ha promulgato la legge che limita l’insegnamento nelle lingue delle minoranze. Quasi mezzo milione di etnici romeni vivono nel paese vicino, la maggiorpate nei territori romeni orientali annessi nel 1940, in seguito ad un ultimatum dall’ex Unione Sovietica e prelevati nel 1991 dall’Ucraina come stato successore.
Bucarest — I romeni che lavorano e vivono in Gran Bretagna potranno mantenere i diritti e le libertà esistenti, ha dichiarato oggi in un intervista a Radio Romania, il ministro degli Esteri, Teodor Melescanu. Egli ha precisato di aver ricevuto assicurazioni sul tema, nell’ambito dell’incontro avuto lunedi, a Bucarest, col suo omologo britannico, Boris Johnson. Melescanu ha menzionato di aver discusso anche sul sistema di registrazione di coloro che intendono viaggiare nel Regno Unito, opinando che il nuovo sistema non deve limitare i diritti di coloro che lavorano, studiano e vivono in Gran Bretagna. Dal canto suo, in un intervista, per l’agenzia stampa Agerpres, Boris Johnson ha dichiarato che i romeni di Gran Bretagna non dovrebbero essere preoccupati” sulla loro situazione post Brexit, perche sono membri molto valorosi della società britannica. Egli ha sostenuto che la Gran Bretagna si propone di mantenere sul posto oltre 500.000 romeni che si sono stabiliti, vuole assicurarsi che si sentono sicuri e che i loro diritti sono rispettati.
Bucarest – Una delle più importanti confederazioni sindacali di Romania, la Cartel Alfa ha iniziato questa settimana una serie di manifestazioni di protesta a livello nazionale. La formazione sindacale ha due rivendicazioni principali – lannullamento del trasferimento dei dazi sociali dal datore di lavoro al dipendente e lo sblocco dei negoziati con la firma dei contratti colettivi di lavoro a tutti i livelli. Secondo i sindacalisti il trasferimento dei contributi sociali ai dipendenti porterebbe alla diminuzione dei redditi, alleliminazione dei fondi per la disoccupazione e alla riduzione dei contributi per le pensioni. Le prime manifestazioni hanno avuto luogo ieri in alcune città mentre, secondo Cartel Alfa, il 4 ottobre i sindacalisti si riuniranno a Bucarest.
Bucarest – La commissione giuridica del Senato di Bucarest ha dato avviso negativo alla richiesta dellla DNA di avvio dellinseguimento penale nei confronti del ministro per il Rapporto con il Parlamento, Viorel Ilie. Secondo il presidente della Commissione Giuridica, il senatore social democratico Robert Cazanciuc, ci sono stati 7 voti “per” e quattro “contro”. Si tratta di un avviso consultativo, mentre il voto decisionale appartiene alla plenaria del Senato. Membro dellALDE, partner-junior al governo, Ilie è accusao del fatto che sarebbe intervenuto nellorganizzazione di un concorso di assunzione nel ministero di modo che una delle cariche sia ottenuta da una persona a lui vicina. La scorsa settimana, la DNA ha avviato linseguimento penale anche nei confronti di due altri membri del governo, membri del PSD: il vicempremier Sevil Shhaideh che detiene anche la cairca di ministro per lo Sviluppo Regionale e Rovana Plumb ministro con delega per i Fondi Europei.
Bucarest – Il commissario europeo per le Politiche Regionali, Corina Cretu ha approvato investimenti di quasi 200 milioni di euro per linfrastruttura ferroviaria rapida in Romania, annuncia un comunicato della Rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest. Secondo la fonte citata, 198,2 milioni di euro dal Fondo di coesione saranno investiti per rinnovare la ferrovia che collega le località Coslariu e Simeria, nel centro della Romania, lavori che permetteranno ai treni di raggiungere velocità di fino a 160 km/ora. La modernizzazione della ferrovia sarà in grado di stimolare la competitività economica delle regioni del centro e dellovest della Romania e contribuirà alla tutela dellambiente, migliorando in modo concreto la qualità della vità dei romeni” ha dichiarato la signora Cretu, rappresentante della Romania nellEsecutivo comunitario
Octavian Cordos