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24.06.2017

Bucarest – Ultime mosse nelle strategie dei partiti parlamentari in Romania, prima delle consultazioni convocate lunedì dal presidente Klaus Iohannis per la formazione del nuovo governo. Il governo di sinistra presieduto da Sorin Grindeanu è stato sfiduciato in seguito a una mozione inoltrata proprio dalla coalizione PSD – ALDE, che lo aveva appoggiato dopo le elezioni politiche dello scorso dicembre. I socialdemocratici e i partner dell’ALDE dicono di continuare ad avere la maggioranza legislativa e presenteranno lunedì una proposta alla premiership. L’opposizione di centro-destra, che riunisce il PNL, l’USR e il PMP esclude qualsiasi collaborazione con il PSD, mentre l’Unione democratica magiari di Romania non ha deciso ancora la posizione da adottare.

24.06.2017
24.06.2017

, 24.06.2017, 15:12

Bucarest – Ultime mosse nelle strategie dei partiti parlamentari in Romania, prima delle consultazioni convocate lunedì dal presidente Klaus Iohannis per la formazione del nuovo governo. Il governo di sinistra presieduto da Sorin Grindeanu è stato sfiduciato in seguito a una mozione inoltrata proprio dalla coalizione PSD – ALDE, che lo aveva appoggiato dopo le elezioni politiche dello scorso dicembre. I socialdemocratici e i partner dell’ALDE dicono di continuare ad avere la maggioranza legislativa e presenteranno lunedì una proposta alla premiership. L’opposizione di centro-destra, che riunisce il PNL, l’USR e il PMP esclude qualsiasi collaborazione con il PSD, mentre l’Unione democratica magiari di Romania non ha deciso ancora la posizione da adottare.

Bucarest – Il futuro governo romeno dovrà ottenere un accordo per il trasloco dell’Agenzia Europea del Farmaco dalla Gran Bretagna in Romania dopo la Brexit, nelle condizioni in cui il Paese compete con Svezia, Francia, Danimarca, Ungheria e Bulgaria, che hanno già inoltrato le offerte. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis al termine del vertice europeo di Bruxelles, spiegando che il futuro governo dovrà impegnarsi anche nel rinvigorimento dell’industria della difesa, in quanto potrà impiegare delle risorse disponibili attraverso il nuovo Fondo europeo per la difesa. Al Consiglio Europeo, il presidente Iohannis ha sollecitato che i nuovi strumenti di sicurezza interna siano applicati in maniera unitaria al livello dell’UE, senza differenze tra gli stati dell’Area Schengen e quelli come la Romania, che non ne fanno parte, però stanno applicando la maggior parte dei sui regolamenti. La questione Schengen è stata affrontata anche nel dialogo bilaterale col presidente francese Emmanuel Macron, il quale ha dimostrato apertura sulle prospettive della Romania di entrare a far parte di quest’area. Klaus Iohannis non ritiene, però, che la Romania registrerà dei progressi notevoli in tal senso fino alle elezioni in Germania e fino all’insediamento di un governo in Olanda. In riferimento alla situazione dei romeni in Gran Bretagna dopo la Brexit, Klaus Iohannis ha definito come promettenti le dichiarazioni della premier britannica Theresa May sul trattamento riservato ai residenti europei, però aspetta l’adozione di documenti concreti.

Bucarest – Ogni anno, il 24 giugno, i romeni celebrano la Giornata Universale della camicetta tradizionale chiama ie, pezzo emblematico del costume popolare e simbolo internazionale della cultura romena. Il 21 gennaio del 2013, la comunità online La Blouse Roumaine ha proposto il 24 giugno come giornata dedicata alla camicetta tradizionale. Nello stesso anno, in contemporanea con le festa precristiana delle Sanziene – personaggi mitologici di cui si credeva che portassero fertilità e benessere – La Blouse Roumaine ha organizzato la prima Giornata Universale della camicetta tradizionale, diventata successivamente evento globale, celebrato in oltre 50 Paesi. In Romania sono state organizzate oggi mostre e sagre tradizionali, dedicate al prezioso vestito, celebrato anche a Berlino, Budapest, Londra, Madrid, Parigi, Roma, Washington.

Bucarest – La scorsa notte, le piogge e le raffiche di vento hanno provocato dei disagi nell’erogazione di energia elettrica in 129 località del nord della Romania. Lo ha riferito il Ministero dell’Interno di Bucarest. I temporali hanno portato via dei tetti e abbattuto pali elettrici, telefonici e alberi. La fonte precisa che il traffico stradale, ferroviario, marittimo e fluviale si svolge in condizioni normali. Non sono state imposte delle restrizioni nel traffico aereo e neanche ai passaggi del confine. (traduzione di Iuliana Anghel)

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