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22.05.2017

Bruxelles — Il ministro con delega agli Affari Europei, Ana Birchall, ha dichiarato, oggi, a Bruxelles, alla riunione del Consiglio Affari Generali (CAG), che, per le autorità di Bucarest, la chiave dei negoziati sulla Brexit è la tutela dei diritti dei connazionali di Gran Bretagna. Nel suo intervento, il ministro ha ribadito che la Romania sostiene la continuazione della cooperazione con la parte britannica per prevenire e contrastare qualsiasi forma di discriminazione o abuso nei confronti dei lavoratori romeni nel Regno Unito. D’altra parte, il ministro romeno ha affermato che nei negoziati è necessario che ci sia una voce unitaria dell’UE. La Romania sostiene inoltre l’approccio della CE per quanto riguarda il mantenimento di un rapporto stretto con la Gran Bretagna, soprattutto nei settori giudiziario, affari interni, sicurezza e difesa, ha aggiunto il ministro Birchall.

22.05.2017
22.05.2017

, 22.05.2017, 16:55

Bruxelles — Il ministro con delega agli Affari Europei, Ana Birchall, ha dichiarato, oggi, a Bruxelles, alla riunione del Consiglio Affari Generali (CAG), che, per le autorità di Bucarest, la chiave dei negoziati sulla Brexit è la tutela dei diritti dei connazionali di Gran Bretagna. Nel suo intervento, il ministro ha ribadito che la Romania sostiene la continuazione della cooperazione con la parte britannica per prevenire e contrastare qualsiasi forma di discriminazione o abuso nei confronti dei lavoratori romeni nel Regno Unito. D’altra parte, il ministro romeno ha affermato che nei negoziati è necessario che ci sia una voce unitaria dell’UE. La Romania sostiene inoltre l’approccio della CE per quanto riguarda il mantenimento di un rapporto stretto con la Gran Bretagna, soprattutto nei settori giudiziario, affari interni, sicurezza e difesa, ha aggiunto il ministro Birchall.



Istanbul — Il capo della diplomazia di Bucarest, Teodor Melescanu, ha ribadito, oggi, a Istanbul, il sostegno della Romania all’iter europeo della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), della Georgia e dell’Ucraina, in base all’implementazione degli Accordi di Associazione. Presente ad una riunione dell’Organizzazione della Cooperazione Economica del Mar Nero (OCEMN), Melescanu ha ribadito anche il sostegno della Romania alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina confinante, con i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Per l’occasione, i partecipanti hanno adottato una Dichiarazione congiunta che stabilisce, tra l’altro, le prospettive di sviluppo dell’OCEMN. Attualmente, l’Organizzazione conta 12 stati membri: Romania, Moldova, Albania, Armenia, Adzerbaigian, Bulgaria, Georgia, Grecia, Russia, Serbia, Turchia e Ucraina.



Bucarest – Il premier romeno Sorin Grindeanu e i leader dei due partiti al governo, Liviu Dragnea (PSD) e Călin Popescu Tăriceanu (ALDE), che sono anche presidenti delle due Camere del Parlamento, esamineranno, alla fine di questa settimana, lattività del Governo di sinistra. Dragnea ha dichiarato che lincontro è dedicato allanalisti dellattività di tutti i ministri. È possibile che le discussioni non si concretizzino in proposte di rimpasto governativo, ha precisato il leader del PSD. I due partiti sono giunti al governo dopo le politiche dellanno scorso.



Bucarest – Il ddl sulla retribuzione unitaria, che prevede scatti salariali a tappe per i dipendenti statali, entro il 2022, si trova, da oggi, nella plenaria del Senato di Bucarest. In precedenza, la Commissione Lavoro del Senato aveva ammesso una serie di emendamenti, tra cui laumento del 25% dei salari degli eletti locali che attuano progetti con fondi europei e uno scatto del 15% per i funzionari pubblici dei servizi decentrati nel subordine del Ministero dellAmbiente. Il ddl sulla retribuzione unitaria contiene scatti salariali, alcuni anche del 200%, in tutti i settori. Scontenti della variante proposta, i sindacati dell’amministrazione pubblica hanno annunciato, per la prossima settimana, proteste in tutto il Paese, compresa la capitale Bucarest. Stando ai leader sindacali, alle proteste sono attesi 120 mila dipendenti.



Bucarest – La Commissione parlamentare romena che indaga sulle elezioni presidenziali del 2009 ha iniziato, oggi, la serie delle udienze con il giornalista ed ex consulente politico Dan Andronic. Seguono, nei prossimi giorni, lex ministro dellInterno Vasile Blaga, lex presidente dellAutorità Elettorale Permanente Maria Pătru e Mircea Geoană, candidato allincarico di presidente 8 anni fa. Di recente, Dan Andronic ha dichiarato che i direttori di importanti istituzioni dello stato allepoca, tra cui lIntelligence e la Procura generale, avrebbero influenzato lesito del voto a beneficio di Traian Basescu. Ricordiamo che Basescu ha vinto, nel 2009, il suo secondo mandato presidenziale, dopo una vittoria al limite su Mircea Geoana. I procuratori hanno avviato in questo caso le indagini penali in rem, ossia sui reati e non contro certe persone, per abuso dufficio e falsificazione di documenti e registri elettorali. Il rapporto della Commissione dinchiesta potrebbe giungere nella plenaria del Parlamento alla fine dellattuale sessione, che si conclude il 1 luglio.



Bruxelles – La Commissione Europea ha ammonito la Romania su un allontanamento significativo nel 2016 dal percorso di aggiustamento in vista del raggiungimento del target di bilancio a medio termine. LEsecutivo di Bruxelles raccomanda al Consiglio di adottare un documento con cui imporre alla Romania di adottare le misure necessarie nel 2017 per la correzione di questo allontanamento significativo. La CE precisa che è per la prima volta che scatta questa procedura del quadro di governance economica dellUe. Alle autorità viene offerta la possibilità di prendere misure correttive per evitare la procedura per deficit eccessivo. Stando ad una stima preliminare resa pubblica ad aprile dallEurostat, 4 stati Ue – Romania (3%), Spagna (4,5%), Francia (3,4%) e Gran Bretagna (3%) – hanno registrato un deficit governativo uguale o maggiore del 3% del Pil.



Belgrado — L’ex deputato romeno Sebastian Ghiţă, in arresto nella confinante Serbia, è stato interrogato, oggi, in videoconferenza, dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Bucarest. La scorsa settimana, durante l’interrogatorio alla Corte Suprema in Serbia, Ghita ha chiesto di non essere estradato, motivando che sarebbe sottoposto ad una persecuzione politica in Romania. Noto uomo d’affari e considerato uno stretto collaboratore dell’ex premier socialdemocratico Victor Ponta, Ghita è indagato dalla Direzione Nazionale Anticorruzione romena in vari fascicoli. Latitante internazionale, Ghita è stato arrestato, lo scorso mese, a Belgrado, dopo essere stato fermato per aver esibito un passaporto sloveno falso, reato punito in Serbia, Paese non-Ue, con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.



XXX — Le autorità bulgare, in collaborazione con quelle romene, hanno confiscato, al valico di confine Vidin-Calafat, oltre 400 kg di eroina. Sul mercato nero, il valore della cattura supera 32 milioni di euro. La merce si trovava su un tir che trasportava materiali da costruzione. Veniva dall’Iran, transitava la Romania con la destinazione finale Olanda.



Parigi — Cinque tenniste romene si trovano sul tabellone principae di Roland Garros, il secondo torneo di Grande Slam dell’anno, con un montepremi di 36 milioni di euro. Stando alle agenzie di scommesse, tra le favorite si annoverano Simona Halep, numero 4 mondiale, che ha perso, domenica, la finale del torneo di Roma, davanti all’ucraina Elina Svitolina (11 WTA). Al Roland Garros saranno presenti anche Irina Begu (44 WTA), Monica Niculescu (53 WTA), Sorana Cîrstea (67 WTA) e Patricia Ţig (119 WTA). Venerdì è programmato il sorteggio delle partite, e domenica è prevista la prima partita sul tabellone principale del torneo. (traduzione di Adina Vasile e Gabriela Petre)


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