06.02.2017
Bucarest – Per il settimo giorno consecutivo, i romeni manifestano, stasera, in strada, chiedendo le dimissioni del Governo Grindeanu, nel contesto delle modifiche della legislazione penale. La più ampia protesta si è registrata ieri sera, quando oltre metà milione di persone hanno protestato nella capitale Bucarest e altre città del Paese contro il decreto-legge di modifica ai Codici penali, anche se questo è stato nel frattempo abrogato. I manifestanti hanno gridato messaggi antigovernativi e contro il Partito Socialdemocratico, il principale partito della coalizione governativa. Sempre per la prima volta dallinizio delle proteste, ieri si è svolto davanti alla sede della Presidenza, un comizio di sostegno del Governo Grindeanu, cui hanno partecipato circa 2 mila persone. In un comunicato sul sito del Ministero della Giustizia, oggi, il Governo ha annunciato di rinunciare per ora alla modifica del Codice Penale e del Codice di Procedura Penale. Il Ministero ha spiegato che non è preoccupato ad elaborare un ddl su questo tema e che attualmente centralizza le decisioni pronunciate dalla Corte Costituzionale su questi atti normativi e che queste saranno esaminate ulteriormente.
România Internațional, 06.02.2017, 18:33
Bucarest – Per il settimo giorno consecutivo, i romeni manifestano, stasera, in strada, chiedendo le dimissioni del Governo Grindeanu, nel contesto delle modifiche della legislazione penale. La più ampia protesta si è registrata ieri sera, quando oltre metà milione di persone hanno protestato nella capitale Bucarest e altre città del Paese contro il decreto-legge di modifica ai Codici penali, anche se questo è stato nel frattempo abrogato. I manifestanti hanno gridato messaggi antigovernativi e contro il Partito Socialdemocratico, il principale partito della coalizione governativa. Sempre per la prima volta dallinizio delle proteste, ieri si è svolto davanti alla sede della Presidenza, un comizio di sostegno del Governo Grindeanu, cui hanno partecipato circa 2 mila persone. In un comunicato sul sito del Ministero della Giustizia, oggi, il Governo ha annunciato di rinunciare per ora alla modifica del Codice Penale e del Codice di Procedura Penale. Il Ministero ha spiegato che non è preoccupato ad elaborare un ddl su questo tema e che attualmente centralizza le decisioni pronunciate dalla Corte Costituzionale su questi atti normativi e che queste saranno esaminate ulteriormente.
Bucarest – La mozione di sfiducia inoltrata dal PNL e dallUSR “Il Governo Grindeanu – il governo della sfida nazionale. Non legalizzate il furto in Romania!” è stata letta, oggi, nella plenaria del Parlamento di Bucarest. Il documento sarà analizzato e votato nella plenaria riunita del parlamento, mercoledì. LOpposizione ha inoltrato la mozione dopo che lEsecutivo ha adottato, una settimana fa, il controverso decreto-legge con cui ha cercato la modifica dei Codici penali. Questo è stato abrogato, nel contesto delle ampie proteste di piazza. Il presidente interinale del PNL, Raluca Turcan, ha valutato che il gesto del Governo PSD-ALDE è senza precedenti e una sfida nei confronti della popolazione. Dal canto suo, il leader dellUSR, Nicuşor Dan, ha affermato che lEsecutivo allontana la Romania dalla zona civile e dà il via libera alla corruzione. Anche lUnione Democratica Magiari di Romania si è detta contraria al decreto-legge del Governo. Il Partito Movimento Popolare si è affiancato alliniziativa del PNL e dellUSR. Ricordiamo che il PSD e lALDE hanno una maggioranza confortevole nel Parlamento.
Bruxelles – La Commissione Europea ritiene che la Romania debba fare progressi nella lotta alla corruzione, anzichè annullare quelli fatti finora. Lo ha detto, a Bruxelles, il vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, al ministro degli Esteri romeno, Teodor Meleşcanu. Frans Timmermans ha informato Teodor Meleşcanu che lEsecutivo europeo è pronto a cooperare con la Romania e ad offrirle la perizia affinchè Bucarest riesca a raggiungere integralmente gli obiettivi prefissi nellambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica nel campo della gistizia. Lo ha dichiarato, in esclusiva, a Radio Romania, il portavoce della Commissione Europea, Margaritis Schinas. Lincontro tra il vicepresidente della Commissione Europea e il ministro Teodor Meleşcanu, presente a Bruxelles per partecipare al Consiglio Affari Esteri (CAE) dell’Ue, è stato destinato alla presentazione della situazione in Romania da parte dellesponente romeno, dopo che il Governo di Bucarest ha effettuato una serie di modifiche giuridiche.
Bucarest – Il Parlamento romeno riunito in plenaria esamina, da oggi, la bozza della Finanziaria 2017. A nome del Governo PSD-ALDE, il ministro delle Finanze, Viorel Ştefan, ha dato assicurazioni che la bozza rispetta le direttrici stabilite nel programma di governo, tra cui labbassamento dellIVA dal 20 al 19%, e leliminazione dellimposta sul reddito per le pensioni inferiori o pari a 2000 lei (circa 400 euro). Il budget punta su una crescita economica del 5,2%, su un deficit di al massimo 3% e sul rispetto degli impegni assunti dalla Romania tramite lo stanziamento del 2% del Pil alla Difesa. LOpposizione di destra ritiene, invece, che le stime sui redditi su cui è costruita la bozza della Finanziaria 2017 siano sopravvalutate.
Bruxelles – Il presidente della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), il socialista filorusso Igor Dodon, ha cominciato, oggi, una visita di tre giorni a Bruxelles, dove ha previsti incontri con autorità europee e potrebbe incontrarsi anche con esponenti Nato. Eletto a novembre 2016, Dodon ha fatto, lo scorso mese, la sua prima visita allestero a Mosca, dove ha dichiarato di sostenere la denuncia dellAccordo di Associazione Ue-Moldova e di pronunciarsi per il ravvicinamento di Chisinau allUnione Eurasiatica. Dodon ha pure annunciato di sollecitare un incontro con la direzione della Nato, per chiedere il riconoscimento della neutralità della Moldova. Gli esperti di Chisinau, citati dai corrispondenti di Radio Romania, esprimono il timore che la visita di Dodon a Bruxelles possa deteriorare i rapporti della Moldova con lOccidente. Daltra parte, il presidente del Parlamento, Andrian Candu, ha sottolineato che il capo dello stato ha competenze limitate per quanto riguarda la poltica estera e che lattuale maggioranza parlamentare ritiene prioritaria lapplicazione dellAccordo di Associazione con lUe. (traduzione di Adina Vasile)