29.10.2016
Bucarest — Domenica è prevista a Bucarest una marcia alla memoria di coloro che hanno perso la vita nella tragedia avvenuta il 30 ottobre scorso nel club Colectiv della capitale. 64 giovani sono morti a causa del devastante incendio scoppiato nel club, mentre più di 100 sono rimasti feriti. Il Governo ha prorogato di due anni la possibilità di rimborso delle spese per i trattamenti delle vittime che vengono curate all’estero. Nel fascicolo Colectiv sono stati rinviati a giudizio i proprietari del club, accusati di omicidio colposo, lesioni personali e di non aver preso le misure legali di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro e i proprietari dell’azienda di materiali pirotecnici, assunta per il concerto di quella sera. Saranno processati per abuso d’ufficio anche alcuni dipendenti dell’Ispettorato per le Situazioni d’Urgenza, perché, sebbene il club non avesse alcuna autorizzazione di sicurezza in caso di incendio, non hanno preso alcuna misura. La Procura Generale ha avviato anche un’altra inchiesta volta a chiarire se le vittime dell’incendio nel club Colectiv sono state curate adeguatamente negli ospedali romeni. Il dossier è apparso perché più parenti dei giovani morti a causa delle infezioni, e non dell’incendio, hanno sporto querela. La tragedia nel club Colectiv è stata seguita da ampie proteste di strada, che hanno portato alle dimissioni del governo socialdemocratico presieduto da Victor Ponta.
România Internațional, 29.10.2016, 16:45
Bucarest — Domenica è prevista a Bucarest una marcia alla memoria di coloro che hanno perso la vita nella tragedia avvenuta il 30 ottobre scorso nel club Colectiv della capitale. 64 giovani sono morti a causa del devastante incendio scoppiato nel club, mentre più di 100 sono rimasti feriti. Il Governo ha prorogato di due anni la possibilità di rimborso delle spese per i trattamenti delle vittime che vengono curate all’estero. Nel fascicolo Colectiv sono stati rinviati a giudizio i proprietari del club, accusati di omicidio colposo, lesioni personali e di non aver preso le misure legali di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro e i proprietari dell’azienda di materiali pirotecnici, assunta per il concerto di quella sera. Saranno processati per abuso d’ufficio anche alcuni dipendenti dell’Ispettorato per le Situazioni d’Urgenza, perché, sebbene il club non avesse alcuna autorizzazione di sicurezza in caso di incendio, non hanno preso alcuna misura. La Procura Generale ha avviato anche un’altra inchiesta volta a chiarire se le vittime dell’incendio nel club Colectiv sono state curate adeguatamente negli ospedali romeni. Il dossier è apparso perché più parenti dei giovani morti a causa delle infezioni, e non dell’incendio, hanno sporto querela. La tragedia nel club Colectiv è stata seguita da ampie proteste di strada, che hanno portato alle dimissioni del governo socialdemocratico presieduto da Victor Ponta.
Bucarest — La minoranza ucraina della Romania, ma anche quella romena dell’Ucraina contribuiscono allo sviluppo durevole dei rapporti fra i due Paesi. Lo ha affermato il ministro degli Esteri romeno, Lazăr Comănescu, il quale ha partecipato oggi, a Sighetul Marmaţiei (nord-ovest della Romania, al confine con l’Ucraina), assieme al suo omologo ucraino, allo svelamento di un busto del poeta nazionale dello stato confinante, Taras Ševčenko. I due ministri hanno ribadito la necessità di consolidare i rapporti bilaterali, ma anche il sostegno concesso dalla Romania allo stato confinante nel suo percorso verso l’UE. L’evento è stato organizzato dall’Unione degli Ucraini di Romania. Sempre oggi, Lazăr Comănescu ha visitato il nuovo Consolato della Romania a Slatina, sull’altra riva del Tibisco, che aprirà lunedì la sua missione diplomatica, ed ha svolto colloqui con rappresentanti della comunità romena della Transcarpatia.
Bucarest — La ministra della Cultura romena, Corina Şuteu, ha annunciato che il sito Roşia Montană (centru-ovest) è stato inserito sulla lista indicativa dell’UNESCO, un primo passo verso la lista, più ristretta, del Patrimonio UNESCO. Roşia Montană è stato il più attivo centro minerario dei Carpazi Occidentali, a cominciare dall’Epoca del Bronzo, nell’Antichità, nel Medioevo e nell’Epoca Moderna. L’estrazione mineraria tradizionale, basata sull’iniziativa delle famiglie e delle piccole associazioni di minatori si è conclusa con la nazionalizzazione, nel 1948, essendo seguita da una forma di estrazione industriale, a scala più ampia, conclusa nel 2006. La tutela internazionale di questa località dei Carpazi Occidentali è stata sollecitata da varie organizzazioni non governative, nella speranza che sia bloccato un controverso e contestato progetto di sfruttamento dei giacimenti auriferi della zona. Sulla lista del patrimonio culturale mondiale dell’UNESCO, dalla Romania sono stati finora inseriti: il Delta del Danubio, la cittadella di Sighisoara, il monastero Horezu, le chiese affrescate del nord della Moldavia, le chiese in legno del Maramureş, gli insediamenti sassoni con chiese fortificate della Transilvania e le fortezze daciche dei Munti Orăştie.
Chisinau — In Moldova, repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona, confinante all’ovest con la Romania, domani, si svolge il primo turno delle presidenziali. I cittadini sono chiamati nuovamente alle urne per eleggere il presidente tramite voto diretto, dopo 16 anni in cui il presidente è stato designato dal Parlamento. Stando agli analisti, lo scrutinio ha un’enorme posta in gioco per l’orientamento geopolitico della repubblica, nel contesto in cui il leader socialista pro-russo Igor Dodon risulta favorito in tutti i sondaggi. Il suo principale controcandidato è l’ex ministro riformatore dell’Istruzione, Maia Sandu, che sostiene la riforma dello stato e l’integrazione europea e che gode anche del sostegno di altri candidati pro-occidentali, che si sono ritirati dalla corsa elettorale.
Bruxelles — L’Unione Europea e il Canada organizzeranno domenica un vertice per firmare l’accordo di libero scambio (CETA) – lo ha reso pubblico il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk. La firma del documento avverrà a Bruxelles. L’Accordo è diventato possibile dopo la sua approvazione nel Parlamento della Vallonia che inizialmente se n’era opposto. Oggi, il ministro belga degli Esteri, Didier Reynders, ha firmato, a nome del suo Paese, l’accordo di libero scambio UE-Canada. Anche Bucarest si è opposta all’accordo di libero scambio con Ottawa fino a quanto il Canada ha accettato di eliminare gradualmente, nel 2017, i visti per i romeni. Attualmente, i romeni e i bulgari sono gli unici cittadini dell’UE che hanno bisogno di visto per viaggiare in Canada.
Bucarest — La Romania passa questa notte all’ora solare. Le lancette saranno spostate indietro di un’ora, le ore 4 diventando le 3 (GMT + 2 ore). Il giorno del 30 ottobre avrà 25 ore e sarà il più lungo dell’anno. Lo scorso marzo, le lancette erano state spostate di un’ora in avanti, per utilizzare al massimo la luce naturale e diminuire il consumo di energia elettrica. La Romania passerà nuovamente all’ora legale nell’ultima domenica di marzo. (tr. G.P.)