22.07.2016
Washington — Il ministro romeno della Difesa, Mihnea Motoc si è trovato negli ultimi due giorni a Washington, dove a partecipato alla Riunione dei paesi contributori alla Coalizione globale anti-ISIS, guidata dagli USA, a livello di ministri della Difesa e degli Esteri. Egli ha ribadito il sostegno della Romania per le azioni della comunità internazionale, destinate ad assicurare l’integrità e la sovranità territoriale dell’Irak nell’ambito dei confini riconosciuti a livello internazionale. La Romania parteciperà alle azioni della Coalizione globale di quest’anno con un effettivo totale di fino a 50 militari, destinato alle attività di istruzione e consulenza delle forze di sicurezza irachene.
România Internațional, 22.07.2016, 16:59
Washington — Il ministro romeno della Difesa, Mihnea Motoc si è trovato negli ultimi due giorni a Washington, dove a partecipato alla Riunione dei paesi contributori alla Coalizione globale anti-ISIS, guidata dagli USA, a livello di ministri della Difesa e degli Esteri. Egli ha ribadito il sostegno della Romania per le azioni della comunità internazionale, destinate ad assicurare l’integrità e la sovranità territoriale dell’Irak nell’ambito dei confini riconosciuti a livello internazionale. La Romania parteciperà alle azioni della Coalizione globale di quest’anno con un effettivo totale di fino a 50 militari, destinato alle attività di istruzione e consulenza delle forze di sicurezza irachene.
Bucarest — Il premier tecnocrate romeno, Dacian Ciolos, ha discusso con i rappresentanti delle ambasciate dei paesi membri dell’UE a Bucarest. Tra i temi affrontati : il futuro del dello spazio comunitario, effetti della Brexit e la situazione in Turchia. Si è discusso anche sugli sviluppi nella Moldova (stato ex sovietico, a maggioranza romenofona), sul regime dei visti applicato ai cittadini romeni dal Canada e dagli USA e sulla presidenza dell’UE da parte della Romania nel 2019. L’incontro ha avuto un carattere informale.
Bucarest — Il presidente del Consiglio Superiore della Magistratura della Romania (CSM), Mircea Aron, ha espresso profonda preoccupazione su possibili violazioni dei principii dello stato di diritto, inanzitutto per quello che riguarda la situazione dei giudici e dei procuratori, in seguito al tentativo di colpo di stato in Turchia. Egli chiede alle autorita’ di Ankara di garantire il rispetto di tutte le regolamentazioni e trattati internazionali sui diritti fondamentali dell’uomo dei quali la Turchia fa parte. L’esecutivo di Ankara ha annunciato di sospendere temporraneamente la Convenzione Europea sui Diritti Umani, dopo l’entrata in vigore, da ieri, per tre mesi, dello stato d’urgenza. Negli ultimi giorni, decine di migliaia di persone, tra cui militari, poliziotti, magistrati o dipendenti pubblici, sono stati arrestati o sospesi dalla carica.
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis ha consegnato la bandiera nazionale alla ginnasta Catalina Ponor, designata dal Comitato Olimpico come portabandiera della Romania alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Nel contesto, Iohannis ha affermato che l’estensione dei programmi sportivi nelle scuole rappresenta un urgrenza, se vogliamo avere competitività a livello mondiale, ma sopratutto se vogliamo avere una nazione di persone sane. La Romania sarà rappresentata in 16 discipline sportive alla 31-sima edizione dei Giochi Olimpici, che si svolgeranno tra il il 5 e il 21 agosto. Quasi 100 sportivi romeni saranno presenti a Rio, le squadre più numerose essendo quelle di atletica e canottaggio.
Parigi — I procuratori francesi affermano che l’autore dell’attacco della scorsa settimana di Nizza aveva pianificato da mesi l’attacco ed è stato aiutato, precisando che l’attaccatore di origine tunisina ha avuto contatti regolari con altri cospiratori. 5 persone sospettate di connessioni con l’attacco di Nizza sono comparse davanti ai magistrati. A Nizzas, 84 persone, un romeno compreso, hanno perso la vita e più di 200 sono state ferite. 4 romeni, feriti sono in stato grave ma stabile. A quasi una settimana dall’attentato, la situazione resta ancora tesa in Francia, paese in cui lo stato d’urgenza e stato prolungato per altri 6 mesi.