09.07.2016
Varsavia — La Romania sta consolidando la sua posizione come membro Nato e attore regionale, che contribuisce al mantenimento della sicurezza e della stabilità in una zona segnata da numerosi rischi. Lo ha dichiarato, oggi, il presidente romeno Klaus Iohannis, dopo il vertice dell’Alleanza di Varsavia. Il capo dello stato, il quale ha valutato che il vertice è stato un successo per la Romania, si è pronunciato per un sostegno fermo dell’Alleanza alla Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona), alla Georgia e all’Ucraina. Iohannis ha pure afermato che, al confine meridionale della Nato, le crisi in Siria, Iraq e Libia generano molteplici sfide e che il gruppo terroristico ISIS è una seria minaccia contro la sicurezza internazionale. Daltra parte, sempre oggi, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che i 28 stati membri sono uniti davanti alla Russia, che non rappresenta una minaccia, ma non è neanche un partner strategico. Una forte difesa e un dialogo costruttivo, sono questi gli impegni sui quali puntano le relazioni dellAlleanza con la Russia, ha concluso Stoltenberg. Ieri, nel primo giorno del vertice Nato di Varsavia, è stato annunciato il dispiegamento negli stati baltici e in Polonia di 4 bataglioni multinazionali e la creazione di una brigata multinazionale Nato in Romania. In occasione del vertice, è stata firmata una dichiarazione congiunta Nato-Ue sulla cooperazione in settori come la sicurezza cibernetica e la migrazione. Si è deciso, inoltre, il prolungamento del sostegno concesso allAfghanistan, fino al 2020.
România Internațional, 09.07.2016, 17:46
Varsavia — La Romania sta consolidando la sua posizione come membro Nato e attore regionale, che contribuisce al mantenimento della sicurezza e della stabilità in una zona segnata da numerosi rischi. Lo ha dichiarato, oggi, il presidente romeno Klaus Iohannis, dopo il vertice dell’Alleanza di Varsavia. Il capo dello stato, il quale ha valutato che il vertice è stato un successo per la Romania, si è pronunciato per un sostegno fermo dell’Alleanza alla Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona), alla Georgia e all’Ucraina. Iohannis ha pure afermato che, al confine meridionale della Nato, le crisi in Siria, Iraq e Libia generano molteplici sfide e che il gruppo terroristico ISIS è una seria minaccia contro la sicurezza internazionale. Daltra parte, sempre oggi, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che i 28 stati membri sono uniti davanti alla Russia, che non rappresenta una minaccia, ma non è neanche un partner strategico. Una forte difesa e un dialogo costruttivo, sono questi gli impegni sui quali puntano le relazioni dellAlleanza con la Russia, ha concluso Stoltenberg. Ieri, nel primo giorno del vertice Nato di Varsavia, è stato annunciato il dispiegamento negli stati baltici e in Polonia di 4 bataglioni multinazionali e la creazione di una brigata multinazionale Nato in Romania. In occasione del vertice, è stata firmata una dichiarazione congiunta Nato-Ue sulla cooperazione in settori come la sicurezza cibernetica e la migrazione. Si è deciso, inoltre, il prolungamento del sostegno concesso allAfghanistan, fino al 2020.
Bucarest — Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha chiesto, oggi, alle autorità britanniche di prevenire qualsiasi intensificazione delle tensioni o di qualsiasi atto di ostilità nei confronti dei romeni che si trovano nel Regno Unito. Stando al dicastero, lo stato romeno mira a prevenire, tramite la cooperazione con le autorità britanniche, un’eventuale escalation delle azioni intimidatorie nei confronti dei cittadini romeni. Questi sono esortati, qualora vengano a sapere di simili incidenti, a informare anche l’Ambasciata della Romania a Londra. La reazione del dicastero arriva dopo l’incendio provocato ieri, a Norwich, in un negozio appartenente a cittadini romeni. In occasione del Consiglio Europeo alla fine della scorsa settimana, il premier David Cameron aveva rassicurato il presidente romeno Klaus Iohannis che i romeni potranno restare e lavorare nel Regno Unito e aveva deplorato gli incidenti xenofobi avvenuti dopo il referendum sulla Brexit.
Bucarest – Il premier Dacian Cioloş ha discusso con diversi eurodeputati romeni dellimpatto del referendum in Gran Bretagna sulla Romania, sugli stati membri e sul futuro dellUnione Europea. Stando ad un comunicato dellEsecutivo di Bucarest, il premier ha sottolineao che la priorità della Romania, nel contesto dei negoziati che seguiranno, è lassicurazione di un trattamento non discriminatorio per quanto riguarda i diritti dei cittadini romeni. È, inoltre, importante, ha detto Ciolos, che la Romania svolga un ruolo attivo nel rilancio del progetto europeo e mostri che resta attaccata ai valori e ai principi fondamentali dellUnione Europea, pronunciandosi per unUnione più forte, inclusiva ed integrata. Tra i temi affrontati anche il funzionamento dellArea Schengen, la sicurezza dei confini esterni, la politica di migrazione e asilo, i visti per il Canada, la Moldova e la relazione con lUe, il Piano Juncker e la revisione del Quadro Finanziario Multiannuo post 2020.
Bucarest – Il capo della cancelleria del premier romeno, Dragoş Tudorache, discuterà, lunedi, a Bruxelles, con il ministro canadese dellImmigrazione, John McCallum, ma anche con rappresentanti della Commissione Europea e della Bulgaria sul tema dellabrogazione del visto dingresso per i romeni dal Canada. Il capo del Governo romeno, Dacian Cioloş, ha dichiarato, questa settimana, che sono stati compiuti progressi nel dossier sullabrogazione del visto, precisando, allo stesso tempo, che in assenza di una decisione a livello politico ad Ottawa su questo tema, la Romania, come membro dellUe, potrebbe, come la Bulgaria, non ratificare laccordo commerciale UE-Canada. Ad aprile, il Canada e gli Usa hanno ricevuto tre mesi supplementari per conformarsi alla politica dellUe sulla reciprocità del regime dei visti, il quale prevede che i Paesi i cui cittadini non hanno bisogno di visto devono, dal canto loro, consentire la libertà di circolazione a tutti i cittadini dellUnione. Il Canada chiede, attualmente, il visto ai romeni e ai bulgari, mentre gli Usa lo chiedono ai cittadini di 5 stati Ue, compresa la Romania.
Bucarest – Tre navi militari romene parteciperanno, dall11 al 17 luglio, allesercitazione multinazionale BREEZE 16, che si svolgerà nelle acque territoriali della Bulgaria e nelle acque internazionali del Mar Nero. Si tratta della Fregata “Regina Maria”, con un equipaggio di 240 militari, del Dragamine “Sottotenente Alexandru AXENTE” e del Portamissili “Balestruccio”, con un equipaggio di 60 militari. Le navi militari romene fanno parte delle forze messe a disposizione della Nato dalla Romania, e la partecipazione dei marinai romeni alle esercitazioni Nato assicurano il consolidamento dellinteroperatività degli equipaggi delle navi con le simili strutture militari dei Paesi partner.
Bucarest — La Romania sarà rappresentata da 96 atleti e 7 atleti di riserva alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, del 5 – 21 agosto. Lo ha reso noto, oggi, il Comitato Olimpico e Sportivo Romeno. Stando al Comitato, la Romania parteciperà a 16 discipline, le squadre più numerose sono quelle di atletica e canottaggio, ciascuna con 18 atleti. Portabandiera della Romania alla cerimonia di apertura sarà la ginnasta Cătălina Ponor. Alle precedenti edizioni delle Olimpiadi, del 2012, di Londra, la Romania ha partecipato con 103 atleti, a 15 discipline. (traduzione di Adina Vasile)