09.03.2016
Gerusalemme — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, è andato mercoledì al Muro del Pianto di Gerusalemme e si è incontrato con i rappresentanti della comunità israeliana di origine romena. L’agenda del capo dello stato, la cui visita in Israele è cominciata domenica, ha previsto colloqui con l’omologo, Reuven Rivlin, con il premier Benjamin Netanyahu e con il presidente della Knesset (il Parlamento unicamerale israeliano) Yuli-Yoel Edelstein. Sempre a Gerusalemme, Klaus Iohannis ha annunciato che discuterà con il governo di Bucarest della creazione di un museo degli ebrei e dell’Olocausto nella capitale romena. Giovedì, il capo dello stato romeno si recherà nei territori palestinesi, dove s’incontrerà con il presidente Abu Mazen.
România Internațional, 09.03.2016, 17:00
Gerusalemme — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, è andato mercoledì al Muro del Pianto di Gerusalemme e si è incontrato con i rappresentanti della comunità israeliana di origine romena. L’agenda del capo dello stato, la cui visita in Israele è cominciata domenica, ha previsto colloqui con l’omologo, Reuven Rivlin, con il premier Benjamin Netanyahu e con il presidente della Knesset (il Parlamento unicamerale israeliano) Yuli-Yoel Edelstein. Sempre a Gerusalemme, Klaus Iohannis ha annunciato che discuterà con il governo di Bucarest della creazione di un museo degli ebrei e dell’Olocausto nella capitale romena. Giovedì, il capo dello stato romeno si recherà nei territori palestinesi, dove s’incontrerà con il presidente Abu Mazen.
Amsterdam — La società romena è capace di assumersi, senza essere monitorata dall’esterno, la lotta alla corruzione e l’indipendenza della giustizia. Lo ha dichiarato, mercoledì, il premier tecnocrate Dacian Ciolos. Egli si è incontrato all’Aja, con il collega olandese, Mark Rutte, il cui Paese si è opposto più volte, all’adesione della Romania all’Area Schengen. Per l’occasione, Ciolos ha sottolineato che i progressi della Romania sono stati menzionati anche nell’ultimo rapporto MCV — strumento tramite cui la Commissione Europea monitora Bucarest al capitolo giustizia. Dal canto suo, il premier Rutte ha detto che il rapporto MCV di gennaio mette in rilievo i passi importanti fatti dalla Romania nella riforma della giustizia e nella lotta alla corruzione. Prevista inizialmente per il marzo 2011, l’adesione della Romania allo spazio di libera circolazione è stata rinviata a causa dell’opposizione di alcuni degli stati membri, che hanno espresso i loro riserbi in merito all’efficacia del sistema giuridico locale.
Bucarest — Lo stato di salute dell’ultimo re di Romania, Michele I (1940-1947), continua ad essere grave, ma è stabile. Lo hanno reso pubblico fonti vicine alla Casa Reale, citate dalla stampa, aggiungendo che non sono avvenuti cambiamenti importanti rispetto al bollettino medico del 4 marzo, quando i medici erano del parere che l’evoluzione rilevava una relativa stabilità. Re Michele (94 anni), che ha subito un intervento chirurgico per cancro, ha annunciato il 1 marzo il suo ritiro dalla vita pubblica ed ha trasmesso che la primogenita delle sue cinque figlie, la principessa Margareta, custode della Corona, lo rappresenterà e porterà a compimento le sue azioni pubbliche. Il 23 agosto 1944, durante la seconda guerra mondiale, il Re ha disposto l’arresto del capo dello stato de facto, cioè del Maresciallo Ion Antonescu, il ritiro della Romania dall’alleanza con la Germania di Hitler e l’affiancamento agli alleati tradizionali — gli USA e la Gran Bretagna. Stando agli storici, tale decisione ha anticipato la fine della guerra di almeno sei mesi, salvando centinaia di vite umane. Tre anni dopo, quando il Paese si trovava praticamente sotto occupazione militare sovietica ed era controllato da un governo comunista, il Re è stato costretto ad abdicare e a esiliarsi nell’Occidente. E’ potuto tornare in Patria dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989.
Bucarest — La Corte Costituzionale della Romania (CCR) ha motivato, mercoledì, la decisione tramite cui ha stabilito che il Servizio Romeno di Informazioni non può più fare intercettazioni nelle cause penali. Secondo la Corte, solo i poliziotti e i procuratori possono ascoltare le conversazioni dei sospetti, ma non il SRI, che non è un’istituzione incaricata a fare inchieste penali. Tra l’altro, la Corte ha portato in discussione l’osservanza dei provvedimenti costituzionali e di quelli previsti nella Carta Europea dei Diritti dell’Uomo relativi alla privacy e alla segretezza della corrispondenza. La CCR precisa che la decisione è applicata anche alle cause in via di svolgimento. Sempre mercoledì, la DNA ha annunciato che, a causa della modifica delle regolamentazioni relative alle intercettazioni, ha bisogno di altri 130 dipendenti e di tecnica supplementare. Le spese dal budget sono stimate a oltre 10 milioni di euro.
Bucarest — La Camera dei Deputati di Bucarest ha deciso mercoledì, tramite voto, di non approvare la sollecitazione dei procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione di custodia cautelare nei confronti del deputato socialdemocratico Cristian Rizea. La camera ha dato invece luce verde alla sollecitazione relativa al fermo dello stesso deputato. Rizea è accusato di traffico d’influenza, riciclaggio di denaro e di aver influenzato le dichiarazioni. I procuratori sostengono che Rizea abbia ricevuto 300.000 euro da un cittadino americano per intervenire nella restituzione di alcuni terreni. Il parlamentare smentisce le accuse e sostiene che, in vista delle elezioni amministrative del 5 giugno, siano state fatte pressioni su di lui per ritirarsi dalla corsa elettorale per la carica di sindaco di uno dei rioni di Bucarest.
Bucarest — La Romania ha registrato la terza crescita economica nell’UE — del 3,7% – nell’ultimo trimestre dell’anno scorso, dopo la Svezia (con il 4,5%), la Rep. Ceca e la Slovacchia (entrambe con il 4%) – lo rilevano i dati dell’Ufficio Europeo di Statistica. L’unico calo, dello 0,8%, si è registrato in Grecia. Stando agli analisti, l’avanzo economico della Romania è stato determinato dal consumo, superiore del 15% nel 2015, in seguito agli aumenti salariali e ai tagli delle tasse, soprattutto dell’IVA. D’altra parte, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, gli investimenti totali nell’economia romena sono aumentati l’anno scorso di oltre l’8% rispetto al 2014 e sono arrivati a circa 16 miliardi di euro. Oltre il 40% degli investimenti sono stati fatti nel commercio e nei servizi, mentre quelli nell’agricoltura, nell’industria e nelle costruzioni sono leggermente calati nel 2015.
Bucarest — La nazionale femminile di pallamano della Romania incontra in casa a Cluj (nord-ovest), la campione mondiale, Norvegia, in una partita del primo Gruppo dei preliminari del Campionato Europeo di dicembre. La partita di ritorno avrà luogo domenica a Stavanger. Attualmente, la Norvegia e la Romania si piazzano ai primi due posti nel gruppo, con 4 punti ciascuna, mentre la Bielorussia e la Lituania, con zero punti, si piazzano al terzo e quarto posto. Le due squadre si sono incontrate anche l’anno scorso nelle semifinali dei Mondiali e la partita è stata vinta dalle norvegesi, dopo i tempi supplementari. Nella piccola finale, la Romania ha sconfitto la Polonia ed ha vinto il bronzo. (traduzione di Gabriela Petre)