03.02.2016
Bucarest — La plenaria del Senato di Bucarest ha approvato la sollecitazione della Direzione Nazionale Anticorruzione di avvio dell’inchiesta penale nei confronti del senatore dell’Unione Nazionale per il Progresso della Romania, Gabriel Oprea, ex vice-primo-ministro per la Sicurezza Nazionale e ministro dell’Interno. La decisione è stata presa con 102 voti favorevoli e 31 contrari. Oprea è accusato di aver commesso due reati di abuso d’ufficio, ottenendo benefici indebiti per se stesso e per unaltra persona nel periodo in cui ha ricoperto l’incarico di ministro. Uno dei reati consiste nell’utilizzo delle risorse umane e materiali del Ministero dell’Interno per avere in modo illecito la scorta della polizia stradale per tutti i trasferimenti del ministro. Il secondo riguarda la firma di un protocollo in base al quale il procuratore generale, Tiberiu Nitu, avrebbe beneficiato di scorta ufficiale illegalmente. Nitu, che si è dimesso martedì, non è oggetto dell’investigazione, dicono i procuratori. Secondo la legge solo il presidente, il premier e i due presidenti della Camera e del Senato hanno il diritto alla scorta ufficiale, mentre i ministri la possono utilizzare solo in casi di emergenza.
România Internațional, 03.02.2016, 17:08
Bucarest — La plenaria del Senato di Bucarest ha approvato la sollecitazione della Direzione Nazionale Anticorruzione di avvio dell’inchiesta penale nei confronti del senatore dell’Unione Nazionale per il Progresso della Romania, Gabriel Oprea, ex vice-primo-ministro per la Sicurezza Nazionale e ministro dell’Interno. La decisione è stata presa con 102 voti favorevoli e 31 contrari. Oprea è accusato di aver commesso due reati di abuso d’ufficio, ottenendo benefici indebiti per se stesso e per unaltra persona nel periodo in cui ha ricoperto l’incarico di ministro. Uno dei reati consiste nell’utilizzo delle risorse umane e materiali del Ministero dell’Interno per avere in modo illecito la scorta della polizia stradale per tutti i trasferimenti del ministro. Il secondo riguarda la firma di un protocollo in base al quale il procuratore generale, Tiberiu Nitu, avrebbe beneficiato di scorta ufficiale illegalmente. Nitu, che si è dimesso martedì, non è oggetto dell’investigazione, dicono i procuratori. Secondo la legge solo il presidente, il premier e i due presidenti della Camera e del Senato hanno il diritto alla scorta ufficiale, mentre i ministri la possono utilizzare solo in casi di emergenza.
Bucarest — Il sindaco della città di Brăila (importante porto sul Danubio nel sud-est della Romania), il socialdemocratico Aurel Simionescu, è stato fermato dai procuratori anticorruzione, che lo accusano di aver favoreggiato un consorzio di compagnie in occasione di un appalto per la modernizzazione di un viale. I reati di corruzione sarebbero stati commessi con l’aiuto di alcuni funzionari pubblici subordinati al sindaco, e dei rappresentanti delle compagnie interessate all’ottenimento di contratti per lavori pubblici. Secondo le fonti giudiziarie, i rappresentanti delle rispettive compagnie avrebbero deciso assieme ad alcuni dipendenti dell’amministrazione locale di offrire il prezzo minimo, o di inquadrarsi entro certi criteri tecnici ritenuti fondamentali per la realizzazione dei progetti in oggetto. I danni recati all’amministrazione locale sarebbero pari a circa 9 milioni di euro.
Bucarest – Il Governo romeno ha deciso di sospendere, tramite decreto governativo d’urgenza, fino al 1 settembre 2016, l’applicazione del provvedimento legale relativo alla diminuzione delle pene per i detenuti che pubblicano lavori scientifici. La decisione giunge dopo che il ministro della Giustizia, Raluca Prună, ha spiegato che la domanda di abrogazione di questa disposizione legale, che esiste nella giustizia romena dal 1969, è giustificata dal fatto che negli ultimi due anni si sono registrati numerosi abusi e che nei penitenziari è nato il fenomeno di delinquenza intellettuale. Mentre nel 2014 sono stati scritti 90 libri, nel 2015 si è arrivati a 340, ha aggiunto Raluca Prună.
Bucarest — Il Ministro degli Esteri romeno saluta l’annuncio degli USA relativo all’aumento quattro volte del budget destinato alla ERI (European Reassurance Initiative) per il 2017, ma anche la determinazione a garantire una presenza militare americana forte in Europa. Secondo la diplomazia di Bucarest, l’annuncio rappresenta una conferma del forte impegno degli USA a favore della sicurezza europea, rafforzando le misure NATO destinate alla difesa collettiva e alla diminuzione dei fattori di rischio. L’implementazione delle misure annunciate dagli USA contribuirà in modo significativo al consolidamento della sicurezza in Romania e negli altri stati alleati di fronte alle sfide legate alla sicurezza con cui si confronta la nostra regione — si legge in un comunicato trasmesso oggi dal MAE. Il Pentagono ha annunciato di aumentare il budget per l’Europa, nel 2017, a 3,4 miliardi di dollari, nel nuovo contesto strategico di sicurezza segnato dalle azioni della Russia e dall’ascensione del gruppo terroristico Stato Islamico. Alleate nella NATO, Bucarest e Washington sono legate anche da un partenariato stategico bilaterale.
Bucarest — La Romania e la Francia si sostengono reciprocamente negli sforzi impiegati per combattere il terrorismo internazionale. Le autorità di Bucarest ribadiscono la solidarietà con la Francia, nel contesto difficile generato dai recenti attacchi terroristici a Parigi. E’ stata la conclusione dei colloqui svoltisi a Bucarest, tra il ministro della Difesa romeno, Mihnea Motoc, e il capo dello Stato Maggiore Generale dell’Esercito Francese, il generale Pierre de Villiers. Nell’agenda, anche il futuro vertice della NATO a Varsavia, sullo sfondo del processo di adattamento strategico dell’Alleanza Nord Atlantica. L’esponente militare francese si è incontrato anche con il collega romeno, il generale Nicolae Ciuca, con il quale ha parlato dell’evoluzione della situazione di sicurezza nella regione del Mar Nero e della partecipazione dei militari romeni nei teatri operativi.
Bucarest — La Commissione Lavoro e Tutela Sociale della Camera dei Deputati di Bucarest ha approvato martedì il disegno di legge che abbrevia i tempi e semplifica le procedure di adozione, cosicché un bambino può essere dichiarato adottabile più rapidamente. Per facilitare i buoni rapporti fra il bambino e la sua nuova famiglia, la Commissione Lavoro ha aumentato da 3 a 12 mesi il congedo concesso ai genitori. Sempre per i genitori sarà prorogato il periodo di validità dell’attestato che permette loro di adottare un bambino, per cui se non sono riusciti ad adottare un bambino in un anno, avranno a disposizione un altro anno ancora.
Bucarest — La Coface ha mantenuto al livello B l’indice relativo al rischio Paese per la Romania, che indica un ambiente microeconomico instabile. Lo si legge nel Rapporto macroeconomico per il 2015 della compagnia, leader mondiale nell’assicurazione di credito. “Malgrado l’equilibrio macroeconomico, il passo indietro nel processo di passaggio all’euro e l’adempimento ai criteri di convergenza nominale, la Romania resta vulnerabile a causa del carattere strutturale degli squilibri interni a livello microeconomico”, si rileva ancora nel documento. Secondo il rapporto, a determinare gli squilibri sono il livello molto alto del credito commerciale e l’interdipendenza molto significativa tra le compagnie. I punti forti, secondo Coface, sono il mercato interno relativamente grande, la manodopera qualificata e poco costosa, la riserva valutaria significativa e la moneta locale relativamente stabile rispetto all’euro, il livello di indebitamento pubblico inferiore alla media UE e una bassa dipendenza energetica. Coface stima una crescita economica in Romania del 4,2% quest’anno.
Bucarest — Gli arrivi registrati nelle strutture di accoglienza turistica in Romania, nel 2015, sono ammontati a oltre 9,8 milioni, in aumento del 17,2% rispetto a quelli del 2014, secondo i dati resi pubblici oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica (INS). Sul numero totale di arrivi, quelli dei turisti romeni nelle strutture di accoglienza turistica con funzioni di alloggio hanno rappresentato il 77,4%, mentre i turisti stranieri hanno rappresentato il 22,6%, percentuali simili a quelle del 2014. Quanto agli arrivi dei turisti stranieri, quasi tre quarti sono stati turisti europei. Secondo l’INS, la durata media del soggiorno, nel 2015, è stata di 2,5 giorni per i turisti romeni e di 2 giorni per i turisti stranieri. Il 36,3% hanno alloggiato in alberghi, il 21,8% in ville turistiche e il 20,4% negli ostelli. (traduzione di Gabriela Petre)