28.01.2016

Bucarest — Il Corpo di Controllo del primo-ministro ha avviato un’azione di controllo presso l’Ente Nazionale delle Foreste — Romsilva che riguarda l’attività dell’istituzione negli ultimi due anni. Lo ha reso noto il Governo di Bucarest. Martedì, le principali associazioni professionali nel settore forestale romeno hanno organizzato proteste a Bucarest, di fronte al Governo. Le principali scontentezze riguardano la compagnia di stato Romsilva di cui i protestatari dicono che abbia bloccato tutta l’industria dopo aver aumentato del 300% il prezzo minimo di partenza alle aste per la vendita di materia lignea. Perciò chi ha bisogno adesso di legno preferisce comprarlo in nero che dalla compagnia statale, fatto che ha portato alla triplicazione dei furti di legno e inoltre i proprietari che decidono di tagliare illegalmente le proprie foreste sono sempre più numerosi. Secondo i manifestanti, la Romania è arrivata ad avere uno dei maggiori prezzi di acquisto della materia lignea in Europa.

România Internațional, 28.01.2016, 18:44

Bucarest — Il Corpo di Controllo del primo-ministro ha avviato un’azione di controllo presso l’Ente Nazionale delle Foreste — Romsilva che riguarda l’attività dell’istituzione negli ultimi due anni. Lo ha reso noto il Governo di Bucarest. Martedì, le principali associazioni professionali nel settore forestale romeno hanno organizzato proteste a Bucarest, di fronte al Governo. Le principali scontentezze riguardano la compagnia di stato Romsilva di cui i protestatari dicono che abbia bloccato tutta l’industria dopo aver aumentato del 300% il prezzo minimo di partenza alle aste per la vendita di materia lignea. Perciò chi ha bisogno adesso di legno preferisce comprarlo in nero che dalla compagnia statale, fatto che ha portato alla triplicazione dei furti di legno e inoltre i proprietari che decidono di tagliare illegalmente le proprie foreste sono sempre più numerosi. Secondo i manifestanti, la Romania è arrivata ad avere uno dei maggiori prezzi di acquisto della materia lignea in Europa.

Bucarest — Il premier romeno, Dacian Cioloş, discuterà nei prossimi giorni con i leader dei partiti parlamentari sul tema della reintroduzione nella legge elettorale di due turni di scrutinio alle elezioni amministrative. Lo ha reso noto il portavoce dell’Esecutivo. Nei giorni scorsi, il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha affermato che l’iniziativa dei liberali che sostengono il ritorno all’elezione dei sindaci in due turni di scrutinio è una buona idea, ma la decisione spetta ai partiti e al governo. Oltre al Partito Nazionale Liberale, solo il Movimento Popolare si è pronunciato chiaramente a favore dell’elezione dei sindaci in due turni. Sebbene inizialmente l’ALDE si fosse detta della stessa opinione, ultimamente ha avuto un atteggiamento più riservata. Il Partito Socialdemocratico e l’Unione Democratica Magiari di Romania si sono detti a favore dell’elezione dei sindaci in un unico turno. L’UNPR, che vorrebbe avere una candidatura sulle liste dei socialdemocratici, non ha espresso ancora la sua posizione ufficiale. L’anno scorso, il Parlamento ha adottato un pacchetto di leggi elettorali ed ha mantenuto il provvedimento vigente, cioè l’elezione dei sindaci in un unico turno di scrutinio, variante sostenuta allora dal Partito Socialdemocratico e dal Partito Nazionale Liberale.

Bucarest — La missione dei militari romeni in Afghanistan è difficile ed ha come obiettivo la normalizzazione della vita in questo Paese, ma anche il contrasto del terrorismo, un flagello che colpisce non solo il popolo afgano, ma anche l’Europa”. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis in un messaggio trasmesso giovedì in occasione della partenza in missione del Battaglione 2 Fanteria Călugăreni”. Stando al capo dello stato, negli ultimi anni oltre 40.000 militari romeni hanno partecipato a varie missioni e operazioni svoltesi sotto l’egida dell’ONU, OSCE, NATO e UE in Africa, Asia, nei teatri operativi in Afghanistan, Iraq e nei Balcani Occidentali. I militari romeni parteciperanno in Afghanistan alla missione NATO, “Resolute Support”, volta a garantire la sicurezza della base militare di Kandahar (sud) e ad offrire consulenza alle forze di sicurezza afgane. I militari del battaglione hanno eseguito finora missioni internazionali sotto l’egida della NATO, in Afghanistan, Angola e Iraq e sono stati insigniti di medaglie per il loro professionalismo. La missione “Resolute Support” è stata avviata all’inizio dell’anno scorso, dopo la conclusione della missione della Forza Internazionale di Assistenza alla Sicurezza, coordinata dalla NATO in Afghanistan.

XXX — I poliziotti romeni di confine, in missione in Italia nell’ambito di un’operazione europea coordinata dall’Agenzia FRONTEX, hanno salvato 119 migranti, di cui 34 minorenni che viaggiavano su un piccolo gommone vicino al porto di Lampedusa. I migranti hanno dichiarato di venire da Gambia, Senegal, Guinea Bissau, Liberia, Camerun, Sierra Leone e Mali e che volevano arrivare nell’Area Schengen. Il principale obiettivo della missione cui partecipano i poliziotti romeni è quello di combattere la migrazione illegale, ma anche di cercare e salvare le persone in difficoltà sul mare alla frontiera esterna dell’UE. Più di un milione di migranti sono arrivati in Europa, nell’ultimo anno, la maggior parte scappati dalle zone di conflitto come la Siria, l’Iraq e l’Africa. La crisi ha reso tesi i rapporti tra gli stati membri dell’UE ed ha messo alla prova gli impegni assunti tramite l’accordo Schengen.

Bucarest — L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Bucarest ha deciso di sostituire la misura degli arresti domiciliari con quella del controllo giudiziario nel caso del senatore Dan Şova, accusato di traffico d’influenza. Secondo la Direzione Nazionale Anticorruzione, nel periodo 2011-2014, Dan Şova avrebbe ricevuto 100 mila euro in cambio al suo intervento presso il direttore generale di una compagnia energetica pubblica affinché questi firmasse un contratto con un certo studio legale. In un altro fascicolo in cui compare il nome di Şova, ex-ministro dei Trasporti, è indagato anche l’ex premier socialdemocratico Victor Ponta, il quale si è dimesso a novembre.

XXX — Il virus Zika si sta diffondendo rapidamente sul continente americano. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Margaret Chan, annunciando una riunione d’urgenza per lunedì. Il virus che provoca la microcefalia, cioè la diminuzione della circonferenza del cranio dei neonati, non è una minaccia per la Romania al momento — assicura il prof. Alexandru Rafila, il presidente della Società Romena di Microbiologia. Il virus, trasmesso da una zanzara delle zone tropicali, fa attualmente ammalare abitanti delle due Americhe. Il Paese maggiormente colpito è il Brasile, dove ha provocato panico. Migliaia di persone sono state contagiate e il virus si è diffuso in oltre 23 Paesi della regione. L’OMS ha annunciato che il virus è già presente in almeno sei Paesi europei: Gran Bretagna, Italia, Olanda, Portogallo, Danimarca e Svizzera.

Chisinau — Giovedì è scaduto l’ultimatum dato al potere dai leader dei manifestanti in Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona). I manifestanti chiedono le dimissioni del governo e l’organizzazione di elezioni politiche anticipate. Loro hanno annunciato che decideranno venerdì il calendario delle prossime azioni di protesta. Prima della scadenza dell’ultimatum, il presidente del Legislativo, Andrian Candu, ha invitato i leader dei manifestanti a discutere venerdì, ma loro hanno rifiutato l’invito. Dopo l’investitura, la scorsa settimana, del nuovo governo presieduto da Pavel Filip, decine di migliaia di manifestanti sono scesi in strada su invito della società civile proeuropea e di due partiti prorussi, che denunciano la corruzione della classe politica. Martedì, Filip ha effettuato la sua prima visita all’estero in veste di premier, secondo la tradizione, nella Romania confinante. Sia il presidente Klaus Iohannis, che il premier Dacian Cioloş lo hanno assicurato del loro sostegno sulla strada verso l’integrazione europea, ma hanno chiesto un accelleramento delle riforme e delle misure anticorruzione.

XXX — La tennista romena Simona Halep, n.2 mondiale, farà parte dell’equipe della Romania nella partita di Fedcup contro la Rep. Ceca, del 6-7 febbraio, di Cluj Napoca (nord-ovest). Inizialmente, Halep aveva annunciato che non potrà giocare, perché si deve far operare di deviazione del setto nasale. Dell’equipe della Romania fanno parte anche Irina Begu (n.31 WTA), Monica Niculescu (n.40) e Andreea Mitu (n.96). L’equipe ceca è condotta da Petra Kvitova, n.7 mondiale. D’altra parte, la coppia formata dal tennista romeno Horia Tecău e dall’americana Coco Vandeweghe si è qualificata nella semifinale del doppio misto all’Australian Open, il primo torneo di grande slam dell’anno, dopo aver sconfitto gli americani Bob Bryan / Bethanie Mattek-Sands, favoriti n.2. La coppia romeno-americana giocherà per un posto nella finale contro la coppia Andreja Klepac (Slovenia) / Treat Huey (Filippine). (traduzione di Gabriela Petre)