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16.12.2015

Bucarest — La Romania forte è più che un desiderio, è un progetto nazionale che stiamo già costruendo. Lo ha dichiarato oggi il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, nel discorso tenuto nel Parlamento in occasione dell’anniversario di un anno a capo del Paese. Il presidente afferma che il 2015 ha dimostrato che si può ottenere un ampio consenso su argomenti pubblici, menzionando la finanziaria per il 2016 e l’accordo politico sull’aumento del budget destinato alla difesa al 2% del PIL entro il 2017. Di larga maggioranza ha beneficiato anche la strategia nazionale di difesa in cui sono stati inclusi, per la prima volta, aspetti legati all’istruzione e alla salute, al mantenimento dell’identità nazionale e alla tutela del patrimonio. Per quanto riguarda la politica estera, Klaus Iohannis ha dichiarato che, nel 2015, gli obiettivi della Romania sono stati il consolidamento del partenariato con gli USA, il rafforzamento dei partenariati strategici con Paesi come Francia, Polonia, Germania, Spagna, Gran Bretagna e Turchia, ma anche il consolidamento dei rapporti con gli stati confinanti: Ucraina, Serbia e Bulgaria. I rapporti privilegiati con la Moldova, repubblica a maggioranza romenofona, sono e resteranno una costante della politica estera — ha aggiunto Klaus Iohannis.

16.12.2015
16.12.2015

, 16.12.2015, 16:52



Bucarest — Il premier romeno, Dacian Cioloş, ha dichiarato oggi di fronte alla plenaria riunita del Parlamento, che il Governo da lui presieduto applicherà la finanziaria 2016 in modo trasparente, efficace e soprattutto prudente. La dichiarazione è stata fatta dopo che il Legislativo ha adottato i ddl della finanziaria e della previdenza sociale per il 2016. Accennando agli incassi dello stato previsti — superiori di 3,6 miliardi di lei (800 milioni di euro) rispetto a quelli di quest’anno – Cioloş ha detto che l’Esecutivo si propone di semplificare il processo di raccolta, mantenendo il rispetto per i cittadini e per gli operatori economici. Per quanto riguarda le spese — aumentate di circa 13 miliardi di lei (pari a 2,9 miliardi di euro) — il Governo intende ridurre lo spreco e rendere trasparenti e più efficaci gli acquisti pubblici, tramite la riforma e la diminuzione delle perdite delle compagnie statali e l’aumento dell’efficacia dell’amministrazione pubblica. La costruzione del budget è basata su un deficit massimo del 3% del PIL accettato dall’UE e su una crescita economica del 4,1%.



XXX — Il premier romeno Dacian Cioloş parteciperà, giovedì e venerdì, a Bruxelles alla riunione del Consiglio Europeo. Capi di stato e di governo dei 28 stati membri discuteranno, tra l’altro, della lotta al terrorismo, della tutela dei confini esterni dell’UE e della crisi della migrazione. Secondo il corrispondente di RRA a Bruxelles, la Commissione Europea proporrà agli stati membri un meccanismo volontario per portare rifugiati direttamente dalla Turchia. Un’altro tema nell’agenda della riunione è il futuro europeo della Gran Bretagna. La cancelliera Angela Merkel ha dichiarato oggi che la Germania vuole che sia raggiunto un accordo per il mantenimento della Gran Bretagna nell’UE, ma non accetterà la rinuncia a principi comunitari fondamentali come la libertà di circolazione e la parità tra i cittadini degli stati membri. Il premier David Cameron ha promesso che organizzerà entro la fine del 2017 un referendum sull’appartenenza della Gran Bretagna all’UE. Londra desidera una riforma dell’Unione si modo che sià più adatta agli interessi britannici soprattutto nella questione della libera cirolazione in generale e della circolazione della manodopera.



Bucarest — I trasportatori romeni organizzeranno domani un’ampia protesta a Bucarest, scontenti del rincaro della polizza di assicurazione e delle modifiche frequenti della legislazione in questo settore che influiscono negativamente sulla loro attività. I rappresentanti dei trasportatori sostengono che negli ultimi 6 mesi, il prezzo della polizza assicurativa è aumentato del 300%, nel contesto in cui il numero dei danni non è cresciuto e neanche quello dei risarcimenti. D’altra parte, qualche migliaio di pastori hanno protestato ieri di fronte al Palazzo del Parlamento di Bucarest, scontenti delle modifiche apportate alla Legge sulla caccia, che vieta loro di portare a pascolare le pecore da dicembre fino ad aprile per la tutela del fondo cinegetico e limita il numero dei cani presso gli ovili. Il Governo ha promesso di trovare una soluzione alle scontentezze dei pastori.



Bucarest — I deputati romeni hanno adottato ieri la legge che proibisce il fumo in tutti gli spazi pubblici chiusi. Sarà permesso fumare solo in stanze appositamente create dotate di estintori e sistemi di ventilazione che garantiscano l’eliminazione del fumo. Chi accenderà la sigaretta nei luoghi in cui è vietato fumare rischia multe molto salate. Per le ditte, oltre alle multe, sono previste anche altre misure, tra cui la sospensione dell’attività e persino la chiusura. La legge anti-fumo sarà inoltrata al presidente per essere promulgata e dovrebbe entrare in vigore 45 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, cioè a febbraio 2016.



Bucarest — Il Parlamento romeno si riunirà il 21 dicembre in seduta solenne per il 26-esimo anniversario della Rivoluzione del 1989. Lo ha reso noto oggi il vicepresidente del Senato, Ioan Chelaru. Il 16 dicembre 1989, a Timişoara scoppiava la rivolta anti-comunista. In ricordo degli avvenimenti che 26 anni fa’ hanno portato al crollo del regime dittatoriale di Nicolae Ceauşescu, associazioni di rivoluzionari e autorità della città dell’ovest della Romania commemorano coloro che hanno pagato la libertà con la propria vita. Fatta scoppiare dall’opposizione degli abitanti di Timişoara nei confronti delle misure abusive delle autorità locali, la Rivoluzione si è diffusa rapidamente in tutta la Romania ed ha culminato il 22 dicembre, con la fuga di Nicolae Ceauşescu. Più di 1.000 persone sono morte e quasi 3.400 sono rimaste ferite dal 16 al 25 dicembre 1989. La Romania è stato l’unico Paese del Blocco Orientale in cui il cambiamento del regime è avvenuto in maniera violenta e in cui i capi comunisti sono stati giustiziati.



Chişinău — I tre partiti della Moldova — Liberal-Democratico, Democratico e Liberale — che si dichiarano pro-europei e che stanno negoziando sulla formazione di una nuova alleanza, svolgono oggi nuove consultazioni, un mese e mezzo dopo il crollo del governo presieduto dal liberal-democratico Valeriu Streleţ. Secondo gli analisti, i colloqui che si svolgeranno alla presenza del presidente della repubblica, Nicolae Timofti, sono difficili, nel contesto in cui il presidente ad interim del PLDM, Vasile Streleţ, e il leader del Partito Democratico, Marian Lupu, si contendono il diritto di designare il premier. Dal canto suo, il leader liberale, Mihai Ghimpu, ha definito i dibattiti piuttosto un blocco politico che un tentativo di rendere la situazione meno tesa. Secondo la costituzione della Moldova, l’attuale parlamento deve investire il governo entro il 29 gennaio. In caso contrario, sarà sciolto e verranno organizzate elezioni politiche anticipate.



Copenaghen — La nazionale femminile di pallamano della Romania incontra oggi quella della Danimarca nei quarti di finale del Campionato Mondiale. Le romene devono piazzarsi almeno al settimo posto nella classifica finale per qualificarsi nei tornei preolimpici che si svolgeranno nel 2016 a Rio. La Romania rimane l’unico Paese che, a cominciare dal 1957, ha partecipato a tutti i tornei finali dei Mondiali, in cui ha vinto tre medaglie: l’oro nel 1962 e l’argento nel 1973 e nel 2005. (traduzione di Gabriela Petre)




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