28.11.2015
Bucarest — I romeni hanno celebrato oggi 97 anni dall’unificazione della Bucovina (nord-est, fino allora sotto amministrazione asburgica) con la Romania. In un messaggio su Facebook, il presidente Klaus Iohannis afferma che, a prescindere dal contesto politico, lo spirito e l’identità romena si sono conservati in Bucovina, grazie alla gente che non ha mai cessato di pensare, sentire e vivere come i romeni. L’unificazione della Bucovina con la Romania, nel 1918, alla fine della Prima Guerra Mondiale, è stata preceduta, nello stesso anno, il 27 marzo, dal passaggio sotto l’autorità di Bucarest della Bessarabia (est), dopo più di mezzo secolo di occupazione zarista, e seguita, il 1 dicembre, dall’unificazione con la patria della Transilvania (centro), del Banato, Crisana e Maramures (ovest), uscite dall’impero austro-ungarico. Diventata Festa Nazionale della Romania dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, la data del 1 Dicembre segna la fine del processo di creazione dello stato nazionale unitario romeno. Nel 1940, in seguito ad un ultimatum, le truppe sovietiche hanno occupato la Bessarabia, sul territorio della quale è stata costituita l’attuale Moldova, e il nord della Bucovina, che ora appartiene all’Ucraina, come stato successore dell’URSS.
România Internațional, 28.11.2015, 16:26
Bucarest — I romeni hanno celebrato oggi 97 anni dall’unificazione della Bucovina (nord-est, fino allora sotto amministrazione asburgica) con la Romania. In un messaggio su Facebook, il presidente Klaus Iohannis afferma che, a prescindere dal contesto politico, lo spirito e l’identità romena si sono conservati in Bucovina, grazie alla gente che non ha mai cessato di pensare, sentire e vivere come i romeni. L’unificazione della Bucovina con la Romania, nel 1918, alla fine della Prima Guerra Mondiale, è stata preceduta, nello stesso anno, il 27 marzo, dal passaggio sotto l’autorità di Bucarest della Bessarabia (est), dopo più di mezzo secolo di occupazione zarista, e seguita, il 1 dicembre, dall’unificazione con la patria della Transilvania (centro), del Banato, Crisana e Maramures (ovest), uscite dall’impero austro-ungarico. Diventata Festa Nazionale della Romania dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, la data del 1 Dicembre segna la fine del processo di creazione dello stato nazionale unitario romeno. Nel 1940, in seguito ad un ultimatum, le truppe sovietiche hanno occupato la Bessarabia, sul territorio della quale è stata costituita l’attuale Moldova, e il nord della Bucovina, che ora appartiene all’Ucraina, come stato successore dell’URSS.
Bucarest — Più di 2.600 militari e specialisti, con 360 mezzi tecnici, dei ministeri della Difesa, degli Interni e dei servizi speciali, parteciperanno martedì, 1 Dicembre, a Bucarest, alla Parata militare in occasione della Festa Nazionale della Romania. Secondo un comunicato del ministero della Difesa, ai militari romeni si aggiungeranno distaccamenti della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) e della Bulgaria confinante, ma anche degli USA, di Polonia e Turchia, Paesi alleati della Romania nella NATO. Sono previste cerimonie militari e religiose di deposizione di corone di fiori in tutte le guarnigioni del Paese.
Bucarest — I rappresentanti delle comunità romene di tutto il mondo si riuniscono da domani fino al 2 dicembre, ad Alba Iulia e Zlatna, nel centro della Romania, per la XIX-ma edizione del Congresso della Spiritualità Romena. Il Congresso è stato creato dalla Lega Culturale per l’Unità dei Romeni di tutto il Mondo allo scopo di contribuire alla conoscenza della romenità, di rafforzare i legami dei romeni d’oltreconfine con il Paese e di determinare le ONG e le autorità romene ad offrire un reale sostegno alle comunità romene di tutto il mondo. All’attuale edizione hanno annunciato la loro presenza delegati di oltre 30 Paesi, ma anche di Romania.
Bucarest — Il premier romeno, Dacian Cioloş, e i ministri del suo governo si sono incontrati oggi per una seduta informale dedicata alla bozza della finanziaria per il 2016 e all’assorbimento dei fondi europei. Questa settimana, il ministro dei Fondi Europei, Aura Răducu, ha dichiarato che la Romania si propone di aumentare del 70% il tasso di assorbimento dei fondi europei entro la fine dell’anno. Inoltre, Cioloş ha dichiarato che l’aumento salariale per tutti i pubblici dipendenti del 10%, a cominciare dal 1 dicembre, non presuppone tagliare fondi da altri capitoli del bilancio dello stato, e che l’Esecutivo si impegnerà a far aumentare l’assorbimento dei fondi europei.
Bucarest — La maggior parte dei romeni pensa che il peggior nemico della Romania sia la Russia, al polo opposto piazzandosi gli USA e la Germania, considerati Paesi-amici. Lo rileva un sondaggio dell’Istituto Romeno di Valutazione e Strategia (IRES), citato dal giornale Adevărul (La Verità). Più della metà delle persone intervistate è del parere che la Russia rappresenti una minaccia alla sicurezza della Romania, dell’Europa e di tutto il mondo. Nel caso di un conflitto nella zona del nostro Paese, il 49% dei romeni è del parere che la Romania debba essere neutrale, mentre il 39% – che dovrebbe schierarsi dalla parte degli USA e dell’Occidente. Nell’opinione del 46% degli intervistati, gli Stati Uniti potrebbero difendere meglio la Romania, seguiti dalla Germania con il 24%.
Bucarest — L’ex capo dell’Ente Nazionale per la Restituzione delle Proprietà – ANRP, Crinuţa Dumitrean, e altre cinque persone saranno messe in custodia cautelare per 30 giorni, per atti di corruzione. Lo ha deciso oggi l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia della Romania. Nello stesso dossier sono sotto inchiesta penale anche due parlamentari liberali, Ioan Oltean e Cătălin Teodorescu, per i quali i procuratori anticorruzione hanno sollecitato la rimozione dell’immunità, di modo che possano essere messi in custodia cautelare. Stando agli inquirenti, Oltean avrebbe ricevuto da un imprenditore 600 mila euro come tangenti, per ottenere l’approvazione con celerità dei risarcimenti, pari a quasi 20 milioni di euro, da parte dell’ANRP, nel caso di un terreno sopravalutato. Teodorescu, allora membro nella Commissione Centrale che stabiliva l’ammontare dei risarcimenti presso l’ANRP, ha approvato il rapporto di valutazione nel caso del rispettivo terreno.
Bucarest — Il violinista e direttore d’orchestra olandese André Rieu ha lanciato ieri ufficialmente il DVD “Live in Bucarest”, che include quattro ore di riprese realizzate durante i sette concerti che ha tenuto quest’estate nella capitale. Rieu ha annunciato di recente che tutti gli incassi ottenuti dalla vendita del DVD verranno donati alle vittime dell’incendio nel club Colectiv, provocato da uno spettacolo pirotecnico e in seguito al quale 60 persone hanno perso la vita.
Bucarest — Nella Piazza dell’Università, nel centro di Bucarest, è stata inaugurata ieri sera una Fiera di Natale con un’offerta molto svariata: nelle 60 casette allestite nella piazza, si possono trovare da prelibatezze culinarie a gioielli e a decorazioni invernali. Più di 10.000 lampadine addobbano le arcate della Fiera, e oltre 20.000 illuminano il tradizionale albero di Natale, alto 15 metri. Per tutta la durate della Fiera sono previsti anche numerosi spettacoli e concerti. Una campagna umanitaria intitolata Regala, sii migliore! Anche tu puoi essere Babbo Natale!…” invita i romeni a donare libri e giocattoli per i bambini in difficoltà. La Fiera di Natale di Bucarest è iscritta nella rete delle più importanti in Europa.
Bucarest — Ancora maltempo in Romania. Continuerà a nevicare in montagna, mentre nel resto del Paese ci saranno pioggia e nevischio. Le massime saranno comprese tra 1 e 9 gradi centigradi. Le inondazioni provocate dalle precipitazioni degli ultimi giorni hanno colpito più località del sud della Romania. I vigili del fuoco sono intervenuti per svuotare l’acqua dai cortili e allontanare alcuni alberi caduti sulla strada. Il ministro degli interni, Petre Tobă, ha dichiarato che 40.000 dipendenti con 7.300 mezzi tecnici sono pronti ad agire se la situazione lo imporrà, mentre il premier Dacian Cioloş ha chiesto un’analisi di rischio per le regioni in cui si verificano spesso problemi a causa del maltempo. (traduzione di Gabriela Petre)