04.11.2015
Bucarest — Il premier romeno, il socialdemocratico Victor Ponta, ha annunciato oggi le sue dimissioni e quelle del governo. La decisione giunge dopo che ieri notte decine di migliaia di manifestanti hanno denunciato, in strada, la corruzione nell’amministrazione centrale e locale ed hanno chiesto le dimissioni del premier Ponta, del ministro degli interni Gabriel Oprea e del sindaco di uno dei rioni di Bucarest. 32 persone hanno perso la vita e 130 sono ancora ricoverate in ospedale — alcune in stato critico — in seguito all’incendio scoppiato venerdì in un club di bucarest, fatto che ha provocato un’ondata di scontentezza popolare. Ponta ha dichiarato che si augura che le dimissioni del governo rispondano alle aspettative della gente. Il presidente Klaus Iohannis ha annunciato, ulteriormente, consultazioni con i partiti parlamentari, di cui una prima serie dovrebbe concludersi alla fine di questa settimana. A Bucarest e in altre città della Romania decine di migliaia di romeni hanno continuato stasera le proteste chiedendo tra l’altro l’adozione di misure dure contro la corruzione e la riforma dell’attuale classe politica.
România Internațional, 04.11.2015, 17:02
Bucarest — Il premier romeno, il socialdemocratico Victor Ponta, ha annunciato oggi le sue dimissioni e quelle del governo. La decisione giunge dopo che ieri notte decine di migliaia di manifestanti hanno denunciato, in strada, la corruzione nell’amministrazione centrale e locale ed hanno chiesto le dimissioni del premier Ponta, del ministro degli interni Gabriel Oprea e del sindaco di uno dei rioni di Bucarest. 32 persone hanno perso la vita e 130 sono ancora ricoverate in ospedale — alcune in stato critico — in seguito all’incendio scoppiato venerdì in un club di bucarest, fatto che ha provocato un’ondata di scontentezza popolare. Ponta ha dichiarato che si augura che le dimissioni del governo rispondano alle aspettative della gente. Il presidente Klaus Iohannis ha annunciato, ulteriormente, consultazioni con i partiti parlamentari, di cui una prima serie dovrebbe concludersi alla fine di questa settimana. A Bucarest e in altre città della Romania decine di migliaia di romeni hanno continuato stasera le proteste chiedendo tra l’altro l’adozione di misure dure contro la corruzione e la riforma dell’attuale classe politica.
Bucarest — Victor Ponta è diventato premier della Romania nella primavera del 2012, da parte dell’Unione Social-Liberale, alleanza formata dal Partito Socialdemocratico, il cui leader era allora, e dal Partito Nazionale Liberale. Ulteriormente, i liberali si sono ritirati dall’alleanza con i socialdemocratici. Di recente, Victor Ponta ha rinunciato all’incarico di presidente del Partito Socialdemocratico a causa dei problemi con la giustizia. Lui è stato rinviato a giudizio dai procuratori anticorruzione per falsità nei documenti, concorso in evasione fiscale e riciclaggio di denaro, in un dossier risalente al periodo in cui faceva l’avvocato. Ponta non ha però rinunciato alla carica di primo-ministro, nonostante le ripetute sollecitazioni del presidente e dell’opposizione liberale.
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato oggi a Bucarest, alla riunione al vertice degli stati dell’Europa Centrale ed Orientale, che è necessario rafforzare i legami transatlantici, un elemento chiave per la sicurezza nella regione. Iohannis ha aggiunto che i Paesi della zona dimostrano la determinazione e la capacità di contribuire all’aumento della sicurezza nella regione e in tutta l’Alleanza. Per l’occasione, ha aggiunto ancora il presidente, è stata adottata anche una dichiarazione congiunta che mette in risalto le preoccupazioni e gli impegni degli stati della regione. Dal canto suo, il presidente polacco, Andrzej Duda, ha affermato che la riunione ha preparato il vertice della NATO in programma l’anno prossimo, a Varsavia. I due capi di stato hanno copresieduto la riunione di Bucarest, cui hanno partecipato anche i capi di stato di Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania e Slovacchia, il capo della Camera dei Deputati della Rep. Ceca e il vicesegretario generale della NATO, Alexander Vershbow.
Bruxelles — Il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, ha annunciato che convocherà il 12 novembre un nuovo vertice d’urgenza dei leader UE sul tema dell’immigrazione. In una lettera ai capi di stato e di governo dell’UE, Tusk ha affermato che, a causa della velocità con cui si svolgono gli avvenimenti nella crisi dei profughi, bisogna valutare l’implementazione delle misure prese finora. D’altra parte, il Parlamento dell’Ungheria ha bocciato, tramite una decisione, il sistema di quote dell’UE per la riallocazione dei profughi. Nella decisione si precisa, tra l’altro, che l’UE non dispone di una base legale per l’introduzione del sistema di quote e che, assieme a questo, entrerebbe in vigore automaticamente una procedura centralizzata, che ignorerebbe le consultazioni con i Paesi membri coinvolti.
Londra — Il principe Harry d’Inghilterra ha visitato, martedì sera, l’Istituto Culturale Romeno di Londra, in occasione dell’inagurazione della mostra de pittura “Paesaggi transilvani” dell’artista britannica Clare Inskip, dedicata alle bellezze naturali e alle tradizioni della vecchia provincia storica romena. Il principe Harry è il secondo membro della famiglia reale britannica a visitare l’Istituto Culturale Romeno di Londra, dopo che nel 2014, il Principe Carlo di Galles è stato ospite dello stesso Istituto in occasione del Festival Transilvania. La mostra “Paesaggi transilvani” presenta 60 dipinti e alcune sculture ispirati ai viaggi dell’artista in Transilvania e alla sua passione Romania. (traduzione di Gabriela Petre)