14.10.2015
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipa, a Bruxelles, dal 15 al 16 ottobre, ai lavori del Consiglio Europeo, che ha in agenda il tema della migrazione e la situazione delle frontiere esterne dell’UE. Il capo dello stato avrà un incontro con il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, e con gli eurodeputati romeni. Il presidente romeno ha dichiarato che, per quanto riguarda la migrazione, la Romania è, e desidera essere anche nel prossimo periodo, parte della soluzione e i suoi approcci si basano sulla solidarietà e la responsabilità. Facendo riferimento alla situazione delle frontiere dell’UE, Iohannis ha sottolineato che la Romania prende molto seriamente la missione di difesa dei confini esterni e si comporta de facto da membro Schengen. Per quanto riguarda il conflitto in Siria, Klaus Iohannis considera che l’intervento militare della Russia ha complicato la situazione e sostiene la soluzione del dialogo tra tutte le parti coinvolte. Il fatto che Bucarest abbia ancora personale presso l’ambasciata a Damasco fa sì che la Romania possa essere un mediatore per la pace nella zona, è del parere il capo dello stato. Del dossier siriano e della situazione dei profughi siriani in Libano e in Europa, il presidente ha discusso oggi a Bucarest anche con il Presidente dell’Assemblea Nazionale della Repubblica Libanese, Nabih Berri.
România Internațional, 14.10.2015, 17:07
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipa, a Bruxelles, dal 15 al 16 ottobre, ai lavori del Consiglio Europeo, che ha in agenda il tema della migrazione e la situazione delle frontiere esterne dell’UE. Il capo dello stato avrà un incontro con il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, e con gli eurodeputati romeni. Il presidente romeno ha dichiarato che, per quanto riguarda la migrazione, la Romania è, e desidera essere anche nel prossimo periodo, parte della soluzione e i suoi approcci si basano sulla solidarietà e la responsabilità. Facendo riferimento alla situazione delle frontiere dell’UE, Iohannis ha sottolineato che la Romania prende molto seriamente la missione di difesa dei confini esterni e si comporta de facto da membro Schengen. Per quanto riguarda il conflitto in Siria, Klaus Iohannis considera che l’intervento militare della Russia ha complicato la situazione e sostiene la soluzione del dialogo tra tutte le parti coinvolte. Il fatto che Bucarest abbia ancora personale presso l’ambasciata a Damasco fa sì che la Romania possa essere un mediatore per la pace nella zona, è del parere il capo dello stato. Del dossier siriano e della situazione dei profughi siriani in Libano e in Europa, il presidente ha discusso oggi a Bucarest anche con il Presidente dell’Assemblea Nazionale della Repubblica Libanese, Nabih Berri.
Bucarest — Il Governo di Bucarest ha approvato oggi la Legge sull’amnistia fiscale care prevede l’esenzione delle persone dal pagamento di interessi e sanzioni. I contribuenti che al 30 settembre avevano debiti al budget dello stato saranno esentati dal pagamento delle sanzioni per i ritardi se pagheranno le principali obbligazioni entro il 31 marzo 2016. Inoltre, a coloro che pagano entro il 30 giugno il 45,8% dei relativi interessi viene tagliato il 54,2% dell’interesse da pagare. L’amnistia è valida sia per le persone fisiche sia per quelle giuridiche. Al dibattito dell’Esecutivo c’è anche il progetto della nuova legge sugli stipendi dei pubblici dipendenti. Se l’atto normativo sarà adottato dal Parlamento e promulgato dal presidente, la legge dovrebbe essere applicata a cominciare dall’anno prossimo. I dipendenti del settore sanitario e dell’insegnamento hanno già ricevuto aumenti salariali del 25%.
Bucarest – Un importante giacimento di oltre 30 miliardi di metri cubi di gas naturali è stato scoperto nel settore romeno del Mar Nero. Se le trivellazioni di valutazione lo confermeranno, le riserve potrebbero assicurare il consumo nazionale di gas per tre anni, nel contesto in cui la Romania consuma ogni anno circa 12 miliardi di metri cubi. La zona in cui è stato scoperto il giacimento di gas si trova sulla piattaforma continentale che la Romania ha ottenuto nel 2009, all’Aja, ai danni dell’Ucraina.
Bucarest — Continuano a Bucarest i colloqui tra i rappresentanti del Governo e quelli della delegazione del Fondo Monetario Internazionale, in missione tecnica in Romania. Ieri, gli esperti internazionali hanno analizzato, al Ministero delle Finanze, aspetti legati alla costruzione del bilancio per il 2016, la situazione delle compagnie pubbliche, il modo in cui saranno impiegati nel prossimo periodo i fondi europei e l’implementazione delle riforme strutturali. Il FMI sostiene un deficit di bilancio dell’1% nel 2016, ma la Romania opterà per una crescita economica forte, a lungo termine — come dichiarato, dopo i colloqui, dal ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici. La finanziaria per l’anno prossimo è il principale argomento in dibattito anche nei prossimi giorni, ha precisato Teodorovici. La missione tecnica degli esperti del FMI si concluderà il 20 ottobre.
Bucarest — Gli investimenti diretti delle persone non residenti in Romania sono ammontati a quasi 2,3 miliardi di euro dopo i primi 8 mesi di quest’anno. Lo rilevano i dati resi pubblici oggi dalla Banca Centrale della Romania. Rispetto allo scorso luglio, gli investimenti stranieri diretti sono aumentati di 215 milioni di euro. Nei primi 8 mesi dell’anno scorso, gli investimenti stranieri diretti in Romania sono stati di 1,424 miliardi di euro, quasi un miliardo di euro in meno rispetto a quest’anno.
Bucarest — L’Agenzia Nazionale di Integrità della Romania ha notato l’esistenza di conflitti di interessi in campo amministrativo nel caso di 32 attuali ed ex parlamentari. Stando all’ANI, 14 attuali deputati, 17 ex deputati e un senatore hanno assunto parenti preso i loro uffici parlamentari e il valore totale dei contratti conclusi con la trasgressione del regime giuridico dei conflitti di interessi è di circa 240.000 euro. Nel caso di 3 ex deputati e di un senatore, l’ANI ha avvisato la Procura dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia. Invece, per quanto riguarda gli altri 28 ex e attuali parlamentari è intervenuto il termine di prescrizione di 5 anni per il conflitto di interessi di natura penale, ha aggiunto ancora l’ANI. L’Agenzia precisa che farà tutte le pratiche necessarie in vista della cancellazione degli atti emessi, adottati o firmati con la trasgressione del provvedimenti penali relativi ai conflitti di interessi.
Bucarest — Lo Stato romeno investirà nei prossimi 5 anni, 1,15 miliardi di euro per rifare il sistema di irrigazione. La Camera dei Deputati, alla quale spetta la decisione, ha adottato ieri il disegno di legge che prevede lo stanziamento dei fondi necessari. Stando al Governo, l’ammodernamento del sistema di irrigazione è vitale per la Romania e permetterebbe sia di stabilire il regime giuridico dei terreni agricoli che di attirare fondi europei consistenti. Il sistema di irrigazione resterà di proprietà dello stato e potrà essere utilizzato dagli agricoltori in base ad un abbonamento. Il ministro dell’agricoltura, Daniel Constantin, sostiene che, in questo modo, i costi per le irrigazioni diminuiranno significativamente. La prima tranche, di 145 milioni di euro, sarò stanziata nel 2016, ma la presentazione dettagliata degli investimenti sarà inserita nella bozza della finanziaria per l’anno prossimo. (traduzione di Gabriela Petre)