25.06.2015
Bruxelles – Nella Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento Europeo è stata discussa oggi la situazione del premier romeno Victor Ponta (PSD), per il quale i deputati di Bucarest non hanno approvato la sollecitazione della DNA di rimozione dell’immunità parlamentare. I procuratori avevano cheisto l’approvazione dell’avvio dell’inchiesta penale nei confronti del deputato Victor Ponta per un possibile conflitto di interessi. Il capo dell’esecutivo di Bucarest, che attualmente si sta riprendendo dopo un intervento chirurgico, è stato messo sotto inchiesta penale da parte della DNA per altri reati, essendo accusato di falso nei documenti, concorso in evasione fiscale in forma continuata e riciclaggio di denaro — fatti che sarebbero stati commessi qualche anno fa’, quando era avvocato. A Bucarest, al deputato Sebastian Ghiţă, vicino al premier e sotto inchiesta penale per reati di corruzione, è stato proibito di esercitare la sua attività di parlamentare, dopo che i procuratori hanno mosso nuove accuse contro di lui. Sebastian Ghiţă è indagato accanto a più politici e imprenditori, tra cui anche il cognato del premier, Iulian Herţanu, in un dossier relativo ad un contratto co-finanziato da fondi europei. Ieri i procuratori hanno esteso l’inchiesta penale contro Sebastian Ghiţă, per nuovi reati di concussione, evasione fiscale, riciclaggio di denaro, concorso nella modifica della destinazione dei fondi europei e corruzione degli elettori alle politiche del 2012 e alle presidenziali del 2014. Sebastian Ghiţă sostiene di essere innocente e che il suo dossier è uno politico. Ghiţă ha accusato pressioni costanti e minacce nei suoi confronti, il cui scopo, secondo lui, sarebbero le dimissioni del premier Victor Ponta.
România Internațional, 25.06.2015, 15:19
Bruxelles — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, rappresenta la Romania alla Riunione estiva del Consiglio Europeo di Bruxelles. Nell’agenda: temi come la migrazione, la sicurezza e la difesa europea, la crescita economica, la competitività e l’impiego della manodopera, come ha reso noto il capo dello stato. I leader dei Paesi dell’UE analizzano anche argomenti economici, tra cui la crisi della Grecia e discutono del processo di rinegoziazione del rapporto tra la Gran Bretagna e l’UE. Inoltre saranno analizzati aspetti legati alla strategia sul mercato unico digitale, proposta di recente dalla Commissione Europea e sarà presentato il rapporto sulla realizzazione dell’unione economica e monetaria dell’Europa, documento elaborato di recente dalla CE in collaborazione con il Consiglio Europeo, la Banca Centrale Europea, l’Eurogruppo e il Parlamento Europeo, ha informato il presidente Iohannis.
XXX — Gli USA dispiegheranno temporaneamente, insieme ai loro alleati, circa 250 carri armati, veicoli da combattimento Bradley e mortai ad autopropulsione e l’equipaggiamento di lotta associato nei Paesi baltici e nell’Europa Centrale. Il dipartimento americano della Difesa ha precisato che la misura è volta a sostenere gli addestramenti e le esercitazioni effettuate dalle unità militari dispiegate a rotazione in Europa. L’armamento pesante sarà dislocato in Bulgaria, Estonia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania, lo rileva un comunicato dell’Ambasciata degli USA a Bucarest. Dopo l’annessione della Crimea da parte della Federazione Russa, militari degli USA e di altri stati membri NATO sono stati dislocati a rotazione sul territorio dei Paesi del fianco est dell’Alleanza Nord-Atlantica. La fonte citata sottolinea che questa presenza è volta a mostrare il sostegno ai Paesi alleati profondamente preoccupati a causa delle azioni militari della Russia in Ucraina.
Bruxelles — A Bruxelles, la riunione di oggi dei ministri delle Finanze dell’eurozona — la terza questa settimana — dedicata all’individuazione di una soluzione alla crisi in Grecia si è conclusa senza un accordo, ma i colloqui saranno ripresi probabilmente sabato. Il governo greco ha bisogno di sostegno finanziario per poter pagare i propri debiti alla fine di questo mese. Per risolvere la crisi dei debiti, le autorità greche hanno proposto l’introduzione di alcune politiche economiche che non avessero effetti negativi sulla categoria povera della società, ma i suoi creditori non hanno accettato le soluzioni proposte. Secondo l’Eurostat, la Grecia ha registrato l’anno scorso il più alto livello del debito nell’UE — di oltre il 177%. Se non raggiungerà un accordo con i suoi creditori entro il 30 giugno, la Grecia rischia di entrare in incapacità di pagamento e di uscire dall’eurozona.
XXX — Il ministro della Difesa romeno, Mircea Duşa, ha ribadito oggi la posizione ferma della Romania per quanto riguarda l’indipendenza politica, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i confini riconosciuti a livello internazionale. Il ministro Mircea Duşa ha fatto questa dichiarazione alla riunione dei ministri della Difesa, che si è svolta per due giorni a Bruxelles, dominata dalle nuove sfide nel settore della sicurezza, soprattutto dalla situazione in Ucraina. Sempre oggi, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha ammonito sul “rischio della ripresa delle lotte intense” nell’est dell’Ucraina, regione in cui l’armistizio istituito a febbraio è trasgredito frequentemente. Scoppiato a marzo 2014, il conflitto separatista nell’est dell’Ucraina si è concluso con oltre 6.500 morti.
Bucarest — Il capo del Comando NATO di Napoli, l’ammiraglio americano Mark Ferguson, presenzia oggi in Romania all’esercitazione militare Trident Joust 15, nel Poligono Cincu, in provincia di Brasov (centro del Paese). Nell’ambito di questa esercitazione per la prima volta strutture di un Comando Alleato Congiunto vengono dispiegate in Romania e, sempre per la prima volta, viene esercitato il trasferimento del comando e del controllo della Forza di Risposta NATO ad una location temporanea. Tale comando verrà spostato temporaneamente in Romania per la durata delle esercitazioni. Trident Joust si svolge dal 17 giugno fino a domenica nel centro della Romania, con la partecipazione di oltre 1.000 militari di 25 Paesi membri NATO. (traduzione di Gabriela Petre)