08.05.2015
XXX — In Romania sono partite da oggi le celebrazioni per la Festa d’Europa – 9 maggio – tra concerti, attività artistiche, gare sportive e di cultura generale. 16 fermate della metropolitana di Bucarest sono state ripensate per rappresentare Paesi europei, oltre 50 pellicole sono proiettate al Festival del Cinema Europeo, e 160 ONG, istituzioni e compagnie si riuniscono alla ONGFest. Gli eventi sono organizzati in cooperazione con la Rappresentanza della Commissione Europea in Romania. D’altra parte, Francia, Gran Bretagna, Polonia e Germania hanno segnato i 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Alle cerimonie in Polonia ha partecipato anche il presidente romeno, Klaus Iohannis. Assieme al presidente polacco, Bronisław Komorowski, al segretario generale dell’Onu – Ban Ki-moon, al presidente della CE – Donald Tusk e altri leader politici, il capo dello stato romeno è stato presente alla cerimonia nella città di Gdańsk, dove è iniziata la Seconda Guerra Mondiale, il settembre del 1939, e dove è nato il movimento sindacale la Solidarietà.
România Internațional, 08.05.2015, 18:18
XXX — In Romania sono partite da oggi le celebrazioni per la Festa d’Europa – 9 maggio – tra concerti, attività artistiche, gare sportive e di cultura generale. 16 fermate della metropolitana di Bucarest sono state ripensate per rappresentare Paesi europei, oltre 50 pellicole sono proiettate al Festival del Cinema Europeo, e 160 ONG, istituzioni e compagnie si riuniscono alla ONGFest. Gli eventi sono organizzati in cooperazione con la Rappresentanza della Commissione Europea in Romania. D’altra parte, Francia, Gran Bretagna, Polonia e Germania hanno segnato i 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Alle cerimonie in Polonia ha partecipato anche il presidente romeno, Klaus Iohannis. Assieme al presidente polacco, Bronisław Komorowski, al segretario generale dell’Onu – Ban Ki-moon, al presidente della CE – Donald Tusk e altri leader politici, il capo dello stato romeno è stato presente alla cerimonia nella città di Gdańsk, dove è iniziata la Seconda Guerra Mondiale, il settembre del 1939, e dove è nato il movimento sindacale la Solidarietà.
Bucarest — Circa tre quarti dei romeni si ritengono cittadini europei, il 65% credono che l’adesione della Romania all’Ue abbia portato piuttosto dei vantaggi, mentre il 23% afferma il contrario. Lo rileva un sondaggio dell’INSCOP, stando al quale la maggioranza dei sono d’accordo con la creazione di un esercito Ue e il passaggio all’euro. L’Ue e’ associata, innanzittutto, con il diritto alla libera circolazione, la democrazia e i diritti umani, e con la pace nei Paesi confinanti, rileva ancora il sondaggio. Per quanto riguarda la Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona), la maggioranza dei romeni — l’80 — sostiene la sua adesione all’Ue.
Islamabad — L’ambasciatore romeno ad Islamabad, che si trovava sull’elicottero precipitato venerdi’ in Pachistan, ha subito lievi ferite, ma è fuori pericolo. Lo ha reso noto il Ministero degli Esteri di Bucarest. Un elicottero militare pachistano è precipitato nel nord del Pachistan, stamane, provocando la morte di 7 persone, tra cui gli ambasciatori della Norvegia e delle Filippine.
Bucarest — Romania e Turchia rappresentano due pilastri geostrategici della Nato. Lo ha dichiarato, oggi, il vicepremier e ministro dell’Interno, Gabriel Oprea, dopo l’incontro, a Bucarest, con il ministro turco dell’Interno, Sebahattin Ozturk. Oprea ha affermato che Romania e Turchia si trovano nell’immediato vicinato di due grandi fonti di crisi, con impatto sulla sicurezza regionale e globale, il bacino del Mar Nero e il Medio Oriente Esteso. Turchia, da stato membro della Nato, è un partner privilegiato della Romania nella regione e i rapporti tra i due stati sono basati sulla fiducia reciproca e la solidarietà, ha aggiunto Oprea.
Bucarest — Le autorità romene hanno chiesto alle autorità ungheresi di mettere in applicazione il mandato europeo di arresto emesso nei confronti dell’ex deputato dell’Unione Democratica Magiari di Romania, Markó Attila, accusato in un fascicolo di corruzione e che si troverebbe sul territorio della confinante Ungheria. L’argomento è stato affrontato dal ministro romeno degli Esteri, Bogdan Aurescu, ieri, a Budapest, con il collega ungherese, Péter Szijjártó. Aurescu ha sottolineato che si tratta di un caso penale che non ha nessun connotato politico o di altra natura. L’ex deputato Marko Attila Gabor è ricercato dalla Polizia Romena dopo che l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha deciso, il 29 aprile, la misura di custodia cautelare in assenza nei suoi confronti per 30 giorni, nel fascicolo sulla restituzione illegale di terreni.
Bucarest — Il presidente del Consiglio Provinciale Iasi (nel nord-est della Romania), il liberale Cristian Adomniţei, è stato portato oggi in tribunale con la proposta di custodia cautelare nei suoi confronti per 30 giorni, con l’accusa di favoreggiamento del delinquente e falsità intellettuale. I procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione hanno fermato ieri Adomniţei, assieme ad altre tre persone, in un fascicolo che riguarda la concessione di un contratto di promozione della provincia di Iasi. Sempre oggi, la Corte d’Appello di Bucarest decide se il sindaco socialdemcratico di Iasi, Gheorghe Nichita, indagato in libertà sotto controllo giudiziario, sarà o meno arrestato, come richiesto dai procuratori. Nichita è sospetto di abuso d’ufficio e istigazione all’uso di dati non destinati alla pubblicità.
(traduzione di Adina Vasile)