21.03.2015
Bucarest — La diversità e il multiculturalismo rendono il mondo odierno più ricco. Lo afferma il presidente romeno, Klaus Iohannis, in un messaggio trasmesso oggi, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale. Iohannis sottolinea che la salvaguardia della memoria storica sulle forme di discriminazione razziale, che hanno gravemente segnato l’umanità, è un dovere e una necessità per il progresso di qualsiasi società. Solo attraverso la conoscenza e la comprensione delle tragedie storiche diventiamo consapevoli dell’impatto devastante che può avere la discriminazione, afferma ancora il presidente Iohannis nel suo messaggio.
România Internațional, 21.03.2015, 17:53
Bucarest — La diversità e il multiculturalismo rendono il mondo odierno più ricco. Lo afferma il presidente romeno, Klaus Iohannis, in un messaggio trasmesso oggi, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale. Iohannis sottolinea che la salvaguardia della memoria storica sulle forme di discriminazione razziale, che hanno gravemente segnato l’umanità, è un dovere e una necessità per il progresso di qualsiasi società. Solo attraverso la conoscenza e la comprensione delle tragedie storiche diventiamo consapevoli dell’impatto devastante che può avere la discriminazione, afferma ancora il presidente Iohannis nel suo messaggio.
Bucarest — Il premier socialdemocratico romeno Victor Ponta ha assunto l’interim del Ministero delle Finanze. La decisione è stata presa ieri sera, dopo le consultazioni tra il capo del Governo e il presidente Klaus Iohannis. Il premier ricoprirà l’interim fino a mercoledi’, quando il Governo dovrebbe approvare i progetti dei nuovi codici Fiscale e di Procedura Fiscale. L’incarico di ministro delle Finanze è diventato vacante una settimana fa, dopo che il ministro e principale autore dei codici, Darius Vâlcov, si è dimesso, dopo essere stato accusato di corruzione. La Direzione Nazionale Anticorruzione ha chiesto al Senato il via libera al fermo e alla sua custodia cautelare, in quanto, tra il 2008 e il 2009, quando era sindaco della città di Slatina (nel sud della Romania), Vâlcov avrebbe ricevuto tangenti di 2 milioni di euro, in cambio di contratti che avrebbe concesso in modo preferenziale.
Bucarest — La direzione del Partito Socialdemocratico, la principale componente del Governo di Sinistra di Bucarest, ha modificato lo statuto del partito, prevedendo sanzioni politiche per i membri corrotti. Cosi’, i socialdemocratici indagati perdono gli incarichi nel Governo o nella direzione del Parlamento, mentre quelli messi in custodia cautelare perdono automaticamente l’incarico nel partito. Anche la direzione del Partito Nazional-liberale, il più importante partito all’opposizione in Romania, ha annunciato che i liberali condannati saranno esclusi dal partito, e quelli in custodia cautelare saranno sospesi dagli incarichi. Le decisioni dei maggiori partiti romeni arrivano dopo che, negli ultimi tre anni, decine di ministri, parlamentari, presidenti di consiglio provinciali e sindaci, la maggioranza socialdemocratici e liberali, sono stati messi sotto accusa dai procuratori e condannati per reati di corruzione.
Chisinau — Il presidente della Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona, confinante con la Romania), Nicolae Timofti, ha convocato, per lunedi’, il Consiglio Supremo di Sicurezza, in una seduta dedicata alle evoluzioni geopolitiche regionali. Il Consiglio, di cui fanno parte i ministri degli Esteri, dell’Interno e della Difesa e il capo dell’Intelligence, valuterà la situazione nella confinante Ucraina, dove il conflitto tra l’esercito governativo e i separatisti pro-russi ha provocato oltre 6 mila morti. In precedenza, il presidente Timofti aveva dichiarato che, in questo contesto, la Moldova deve avvicinarsi alla Nato, in quanto la sua sicurezza è in pericolo. La seduta di Chisinau si terra’ dopo le elezioni di domani per la carica di governatore dell’unità territoriale Gagauzia, nel sud della Moldova, la cui favorita è una candidata sostenuta dai socialisti pro-russi (all’opposizione) e da Mosca. I sondaggi rilevano che la maggioranza degli oltre 150 mila abitanti della Gagauzia, turcofoni di fede cristiano-ortodossa, si pronunciano per relazioni più strette con la Russia e la Turchia e solo il 5% desidera l’avvicinamento all’Ue. Le opzioni degli abitanti della Gagauzia sono radicalmente diverse dall’orientamento pro-europeo del Governo centrale di Chisinau, che ha concluso, lo scorso anno, accordi di associazione e libero scambio con Bruxelles e spera di ottenere l’adesione della Moldova all’Unione nel 2020.
(traduzione di Adina Vasile)