03.02.2015
Bucarest — I senatori e i deputati di Bucarest, riuniti in seduta congiunta, hanno preso atto delle dimissioni di George Maior dalla carica di direttore dell’intelligence romena. Secondo le procedure, la carica doveva diventare vacante, prima che il presidente Klaus Iohannis potesse fare una nuova nomina, secondo le sue prerogative costituzionali. Direttore del Servizio Romeno di Informazioni dall’ottobre 2006, Maior ha rassegnato le dimissioni una settimana fa, dopo che aveva criticato la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare contraria alla legge fondamentale la legge sulla sicurezza cibernetica, parte di un pacchetto legislativo riguardante la sicurezza nazionale. D’altra parte, il direttore interinale, già vicedirettore dell’Intelligence durante la direzione di Maior, Florian Coldea, sarà ascoltato lunedì dalla Commissione parlamentare di controllo dell’attività del Servizio Romeno di Informazioni, dopo che la deputata Elena Udrea, implicata in più dossier di corruzione, lo ha accusato di coinvolgimento in attività illecite.
România Internațional, 03.02.2015, 16:15
Bucarest — I senatori e i deputati di Bucarest, riuniti in seduta congiunta, hanno preso atto delle dimissioni di George Maior dalla carica di direttore dell’intelligence romena. Secondo le procedure, la carica doveva diventare vacante, prima che il presidente Klaus Iohannis potesse fare una nuova nomina, secondo le sue prerogative costituzionali. Direttore del Servizio Romeno di Informazioni dall’ottobre 2006, Maior ha rassegnato le dimissioni una settimana fa, dopo che aveva criticato la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare contraria alla legge fondamentale la legge sulla sicurezza cibernetica, parte di un pacchetto legislativo riguardante la sicurezza nazionale. D’altra parte, il direttore interinale, già vicedirettore dell’Intelligence durante la direzione di Maior, Florian Coldea, sarà ascoltato lunedì dalla Commissione parlamentare di controllo dell’attività del Servizio Romeno di Informazioni, dopo che la deputata Elena Udrea, implicata in più dossier di corruzione, lo ha accusato di coinvolgimento in attività illecite.
Bucarest — I procuratori anticorruzione romeni hanno chiesto, oggi, alla direzione del Senato il via libera per la custodia cautelare del giudice della Corte Costituzionale Toni Greblă, indagato per reati di corruzione. D’altra parte, l’imprenditore Adrian Sârbu è stato fermato ieri sera dai procuratori per 24 ore, con l’accusa di evasione fiscale, riciclaggio di denaro e appropriazione indebita. Fondatore, negli anni 90, di una televisione privata molto popolare, Sârbu è stato ritenuto a lungo uno dei più influenti magnati della stampa in Romania. Nello stesso caso sono sottoposte a inchieste penali più persone, tre essendo già agli arresti cautelari.
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis ha informato oggi il Parlamento che gli USA hanno chiesto il permesso di continuare anche nel 2015 le operazioni di trasporto delle risorse umane e materiali del Governo americano dal e verso l’Afghanistan. In base all’accordo, saranno dislocati al massimo 250 militari alla base di Kogălniceanu, in Romania. Il partner americano ha sollecitato anche l’uso dell’aeroporto internazionale Henri Coandă Otopeni di Bucarest in alternativa, qualora le condizioni meteo non permettessero l’uso di quello di Mihail Kogălniceanu.
Bucarest — Il ministro della Difesa romeno, Mircea Duşa, ha parlato oggi al telefono con il collega del Canada, Robert Nicholson, in vista dei preparativi per la Riunione dei Ministri della Difesa dei Paesi membri NATO, in programma giovedì a Bruxelles. Secondo un comunicato del Ministero della Difesa, Mircea Duşa ha ringraziato il collega canadese per l’eccellente cooperazione tra Romania e Canada nel campo della difesa, concretizzata anche nel dispiegamento del contingente canadese di aerei F-18 in Romania, nel contesto dell’implementazione delle misure NATO di riassicurazione degli alleati al confine orientale dell’Alleanza Nord-Atlantica.
Bucarest — La Delegazione del FMI, della Banca Mondiale e della Commissione Europea, presieduta da Andrea Schechter, continua, a Bucarest, la visita di valutazione dell’accordo preventivo firmato dalla Romania con i creditori internazionali. L’evoluzione dei dati economici, lo stato delle privatizzazioni e il codice fiscale sono al centro dei colloqui che la delegazione svolgerà con le autorità romene fino al 10 febbraio. Un tema prioritario è anche il disegno della legge sull’insolvenza delle persone fisiche, nel contesto determinato dall’apprezzamento del franco svizzero rispetto al leu romeno. E’ il decimo accordo stand-by firmato da Bucarest con il FMI negli ultimi 23 anni e il terzo sollecitato dalla Romania dall’inizio della crisi economica, nel 2009.
Bucarest — Il premier romeno, Victor Ponta, ha dichiarato oggi a Bucarest che il progetto del cavo sottomarino di trasporto dell’energia tra la Romania e la Turchia è uno strategico, perché può assicurare un mercato estero importante per l’energia elettrica prodotta in Romania. Il progetto prevede l’installazione di un cavo sottomarino per il trasporto dell’energia dalla Romania verso la Turchia, attraverso il Mar Nero, con una potenza installata di 800 MW e un voltaggio di 500 kV. La lunghezza del cavo sarà di circa 400 chilometri, e l’investimento totale ammonta a circa 519 milioni di euro.
Bucarest — Quasi due milioni di turisti stranieri sono venuti l’anno scorso in Romania, più di tre quarti essendo provenienti da Paesi europei. Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, la durata media del soggiorno di un turista straniero è stata di due giorni. La maggior parte, quasi 250.000 turisti erano provenienti dalla Germania. Oltre 180.000 hanno visitato Bucarest e i capoluoghi provinciali. Di altri sei Paesi — Israele, Italia, Francia, USA, Gran Bretagna e Ungheria — sono venute l’anno scorso nel nostro Paese fra 100.000 e 200.000 persone. Inoltre dalla Cina hanno visitato la Romania quasi 20 mila turisti.
Chisinau — Il premier in carica della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), Iurie Leancă, si presenterà venerdì di fronte ai deputati per sollecitare l’investitura del suo nuovo governo. La stampa di Chisinau nota che, attualmente, non esiste la certezza che Leancă accumuli il numero necessario di voti. La sua candidatura è sostenuta da solo 42 deputati, liberal-democratici e democratici, 9 in meno rispetto al numero minimo necessario. Ex partner di governo del PLD e del PD, i liberali presieduti dall’ex capo interinale dello stato, Mihai Ghimpu, hanno precisato che potrebbe votare a favore del futuro Gabinetto a seconda dei nomi dei suoi membri. Stando agli analisti politici, i liberali non accetteranno ministri accusati di corruzione o con atteggiamenti ostili alla Romania confinante. Il capo della missione dell’UE a Chisinau, Pirkka Tapiola, ha dichiarato che il sostegno di Bruxelles alla Moldova dipenderà solo dalle azioni del futuro governo, non dal suo colore politico. L’anno scorso, la Moldova ha firmato accordi di associazione e libero scambio con l’UE e auspica di diventarne membro nel 2020.
(traduzione di Gabriela Petre)