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18.07.2014

Washington — Esistono delle prove che l’aereo malese precipitato nell’est dell’Ucraina è stato abbattuto da un missile lanciato da una zona controllata dai separatisti pro-russi. Lo ha dichiarato il presidente americano Barack Obama, affermando che il precipitare dell’aereo è una terribile tragedia e precisando che tra le vittime si trova almeno un cittadino statunitense. La sciagura aerea in Ucraina dev’essere un segnale d’allarme per l’Europa sulla Russia — ha detto ancora Obama. Il presidente americano ha sottolineato la necessità di un’indagine indipendente e trasparente prima di pronunciarsi sulle cause esatte della tragedia. Obama ha accusato nuovamente Mosca di sostenere i separatisti, offrendo loro assistenza tecnica ed equipaggiamenti militari. Il presidente americano ha aggiunto che la Russia, l’Ucraina e i separatisti devono concludere subito una tregua d’armi. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha chiesto, oggi, un’indagine internazionale completa, dettagliata e indipendente sul precipitare dell’aereo passeggeri malese nell’est dell’Ucraina, con un bilancio di quasi 300 morti, tra cui un romeno con doppia cittadinanza. L’Onu, l’Ue e gli Usa hanno fatto appello per un cessate il fuoco tra le parti implicate nel conflitto in Ucraina per permettere le indagini sull’incidente. L’OSCE ha annunciato che circa 30 membri dell’organizzazione sono giunti sul luogo della tragedia dopo che i separatisti hanno permesso loro l’accesso. Questi hanno però precisato che non hanno accesso completo, in quanto nella zona sono in corso sparatorie. L’Olanda, che ha il maggior numero di vittime tra i passeggeri, ha annunciato che desidera partecipare all’indagine internazionale. Tra i deceduti anche australiani, indonesiani, britannici, belgi, francesi, tedeschi e filippini. Kiev accusa i ribelli di aver abbattuto l’aereo con missili sofisticati che avrebbero ricevuto da Mosca, mentre gli insorti addossano la colpa alle autorità ucraine per la tragedia, sostenendo di non possedere simili dispositivi.

18.07.2014
18.07.2014

, 18.07.2014, 16:32

Washington — Esistono delle prove che l’aereo malese precipitato nell’est dell’Ucraina è stato abbattuto da un missile lanciato da una zona controllata dai separatisti pro-russi. Lo ha dichiarato il presidente americano Barack Obama, affermando che il precipitare dell’aereo è una terribile tragedia e precisando che tra le vittime si trova almeno un cittadino statunitense. La sciagura aerea in Ucraina dev’essere un segnale d’allarme per l’Europa sulla Russia — ha detto ancora Obama. Il presidente americano ha sottolineato la necessità di un’indagine indipendente e trasparente prima di pronunciarsi sulle cause esatte della tragedia. Obama ha accusato nuovamente Mosca di sostenere i separatisti, offrendo loro assistenza tecnica ed equipaggiamenti militari. Il presidente americano ha aggiunto che la Russia, l’Ucraina e i separatisti devono concludere subito una tregua d’armi. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha chiesto, oggi, un’indagine internazionale completa, dettagliata e indipendente sul precipitare dell’aereo passeggeri malese nell’est dell’Ucraina, con un bilancio di quasi 300 morti, tra cui un romeno con doppia cittadinanza. L’Onu, l’Ue e gli Usa hanno fatto appello per un cessate il fuoco tra le parti implicate nel conflitto in Ucraina per permettere le indagini sull’incidente. L’OSCE ha annunciato che circa 30 membri dell’organizzazione sono giunti sul luogo della tragedia dopo che i separatisti hanno permesso loro l’accesso. Questi hanno però precisato che non hanno accesso completo, in quanto nella zona sono in corso sparatorie. L’Olanda, che ha il maggior numero di vittime tra i passeggeri, ha annunciato che desidera partecipare all’indagine internazionale. Tra i deceduti anche australiani, indonesiani, britannici, belgi, francesi, tedeschi e filippini. Kiev accusa i ribelli di aver abbattuto l’aereo con missili sofisticati che avrebbero ricevuto da Mosca, mentre gli insorti addossano la colpa alle autorità ucraine per la tragedia, sostenendo di non possedere simili dispositivi.



Bucarest — La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo ha un importante contributo allo sviluppo economico della Romania. Lo ha dichiarato, oggi, il presidente Traian Basescu all’incontro con il board della Bers. Il capo dello stato romeno ha affermato che i settori in cui la Romania ha maggiore bisogno della perizia della Bers sono l’attrazione di investimenti, l’industria alimentare, l’infrastruttura, l’assorbimento di fondi europei e il settore energetico. Inoltre, il presidente Traian Basescu ha parlato della situazione attuale dell’economia romena, dell’importanza di assicurare la prevedibilità e la stabilità per il clima d’affari, ma anche dei rischi che possono influire sull’evoluzione dell’economia nei prossimi anni.



Podgorizza – La Romania sostiene le aspirazioni del Montenegro d’integrazione nell’Ue e nella Nato. Lo ha dichiarato, oggi, a Podgorizza, il capo della diplomazia romena, Titus Corlatean, all’incontro con il collega Igor Luksić, si legge in un comunicato del Ministero degli Esteri di Bucarest. Sempre oggi, il ministro romeno, in visita di un giorno in Montenegro, ha discusso con il ministro dell’Economia, Vladimir Kavaric, degli investimenti reciproci e dell’aumento dell’interscambio commerciale tra Romania e Montenegro. Si è discusso prevalentemente della cooperazione in campo energetico, i Governi dei due Paesi esaminando la possibilità di un export di energia elettrica dalla Romania, necessario all’economia montenegrina, e della partecipazione di compagnie romene a progetti d’infrastruttura energetica in Montenegro. Stando al Ministero romeno degli Esteri, la visita del ministro Corlatean è stata dedicata, tra l’altro alla commemorazione, assieme alle autorità montenegrine, di un anno dalla sciagura stradale dell’estate del 2013, in cui hanno perso la vita 18 cittadini romeni.



Bucarest — Il complesso energetico Oltchim Ramnicu-Valcea (nel sud della Romania) si riprenderà entro la fine dell’anno. Lo ha dichiarato il ministro rmeno dell’Economia, Constantin Niţă. Il ministro ha pure affermato che il prossimo mese partirà una nuova linea produttiva, il che significa una crescita della capacità produttiva al 40%. In insolvenza a causa dei debiti, Oltchim si trova sulla lista delle grandi compagnie statali che vanno privatizzate. Un tentativo di privatizzazione dell’Oltchim è fallito a settembre 2012, in quanto il vincitore della gara d’appalto non ha pagato la somma per cui si era impegnato — 45 milioni di euro. Da allora, lo stato cerca delle soluzioni per mantenere aperta la produzione.



Bucarest — Ampia cerimonia militare, oggi, a Craiova, nel sud-ovest della Romana, per la fine della missione dell’Esercito romeno in Afghanistan. I militari romeni sono stati presenti nei teatri operativi in Afghanistan sin da giugno 2002, quando il bataglione “Gli Scorpioni Rossi” di Craiova è stato dislocato nella provincia di Zabul (nel sud). Nei 12 anni di impegno militare in questo Paese, la Romania ha partecipato alle operazioni Nato con 25 mila militari, di cui 26 caduti al dovere. Il ritiro delle truppe romene è iniziato lo scorso mese, e da ottobre in Afghanistan resteranno impegnati solo circa 200 militari romeni che si occuperanno dell’addestramento dell’esercito afghano.



Bucarest — Quattro navi militari della NATO del Gruppo Navale di Combattimento contro le Mine Marine si trova nel porto romeno di Costanza, sul Mar Nero, dove partecipano, oggi, ad addestramenti congiunti dei militari romeni e stranieri. Lo scalo è previsto dal Piano delle Attività Internazionali delle Forze Navali Romene per il 2014. Il Gruppo Navale giunto nel porto romeno è una forza multinazionale integrata specializzata in operazioni di posa e dragaggio di mine ed è formata da due navi italiane, una turca e una britannica. Le navi lasceranno il porto di Costanza lunedi’, per partecipare ad operazioni sul mare, assieme a navi ed elicotteri romeni.



Bucarest — Le vendite di auto nuove in Romania sono cresciute di quasi un terzo nella prima metà dell’anno rispetto al precedente semestre, mentre le vendite di auto fabbricate in Romania Dacia (marchio del gruppo Renault) hanno superao il 60%. Le vendite di auto di seconda mano importante sono calate, invece, nel primo semestre di quasi il 20%. D’altra parte, tra gennaio e giugno 2014, in 29 stati europei sono state immatricolate del 35% in più auto romene Dacia rispetto ai primi 6 mesi del 2013.



Bucarest — La squadra di calcio romena Petrolul Ploiesti ha battuto, in casa, l’albanese Flamurtari Vlora, per 2-0, nella prima manche del secondo turno di Europa League. La seconda rappresentativa romena in Europa League, CFR Cluj, ha finito in pareggio, in casa, per 0-0, la partita contro la rappresentativa serba Jagodina. Il ritorno è programmato per la prossima settimana. Sempre in Europa League, la vicecampionessa Astra Giurgiu, vincitrice della Supercoppa della Romania, si è qualificata direttamente nel turno preliminare. Mercoledi’, la campionessa della Romania, Steaua di Bucarest, ha battuto, in trasferta, per 1-0, la norvegese Stroemsgodset IF, nella prima manche del secondo turno preliminare della Champions League.


(traduzione di Adina Vasile)

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