03.05.2014
Bucarest — Il Ministero degli Esteri romeno disapprova le violenze nella città ucraina di Odessa e condanna gli atti conclusisi con numerose vittime. In un comunicato, il MAE romeno esorta alla distesa della situazione non solo nella regione di Odessa, ma nell’intera Ucraina, dove l’atto illecito di annessione della Crimea alla Federazione Russa è stato seguito da una serie di azioni separatiste illegali, segnate da violenze ingiustificate. Il Ministero degli Esteri romeno si dichiara solidale con il popolo ucraino, sostiene l’Ucraina nel suo percorso europeo e gli sforzi delle autorità di Kiev di stabilizzare la situazione interna. La diplomazia di Bucarest precisa che, tramite il Consolato Generale della Romania a Odessa, sta monitorando la situazione degli etnici romeni della zona e che, secondo le informazioni disponibili finora, tra le vittime delle violenze di venerdì non ci sono membri della comunità romena. D’altra parte, il premier Victor Ponta ha affermato, nel contesto della situazione tesa nell’Ucraina confinante, che la Romania non è minacciata. In risposta alle affermazioni dei media russi, stando ai quali la Romania non resisterebbe in una guerra più di 30 minuti, Ponta ha ricordato l’interoperabilità con tutte le forze militari della NATO ed ha ribadito che la Romania continuerà ad agire per garantire l’integrità e la sicurezza della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona).
România Internațional, 03.05.2014, 15:58
Bucarest — Il Ministero degli Esteri romeno disapprova le violenze nella città ucraina di Odessa e condanna gli atti conclusisi con numerose vittime. In un comunicato, il MAE romeno esorta alla distesa della situazione non solo nella regione di Odessa, ma nell’intera Ucraina, dove l’atto illecito di annessione della Crimea alla Federazione Russa è stato seguito da una serie di azioni separatiste illegali, segnate da violenze ingiustificate. Il Ministero degli Esteri romeno si dichiara solidale con il popolo ucraino, sostiene l’Ucraina nel suo percorso europeo e gli sforzi delle autorità di Kiev di stabilizzare la situazione interna. La diplomazia di Bucarest precisa che, tramite il Consolato Generale della Romania a Odessa, sta monitorando la situazione degli etnici romeni della zona e che, secondo le informazioni disponibili finora, tra le vittime delle violenze di venerdì non ci sono membri della comunità romena. D’altra parte, il premier Victor Ponta ha affermato, nel contesto della situazione tesa nell’Ucraina confinante, che la Romania non è minacciata. In risposta alle affermazioni dei media russi, stando ai quali la Romania non resisterebbe in una guerra più di 30 minuti, Ponta ha ricordato l’interoperabilità con tutte le forze militari della NATO ed ha ribadito che la Romania continuerà ad agire per garantire l’integrità e la sicurezza della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona).
Bucarest — La giornata mondiale della libertà della stampa, celebrata il 3 maggio, trova i media romeni sotto una doppia pressione, economica e politica. Lo afferma il Club della Stampa Romena, deplorando la mancanza di volontà delle autorità di sostenere la stampa in spirito europeo, trasparente e non-discriminatorio. Dal canto suo, il presidente dell’organizzazione per la difesa della libertà di espressione “Active Watch”, il giornalista Mircea Toma, ha dichiarato a Radio Romania, che i padroni dei mass-media impongono la propria agenda politica ed economica alle istituzioni di stampa che controllano. Con una stampa parzialmente libera, la Romania si piazza all’84esimo posto in una classifica di 197 stati realizzata dall’organizzazione Freedom House per il 2013. Punteggi simili per quanto riguarda la libertà della stampa hanno ottenuto il Botswana e la Repubblica Dominicana. La Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) si piazza al 112-esimo posto, come anche il Libano e la Tunisia. Nella stessa classifica Olanda, Norvegia e Svezia sono i Paesi con il massimo livello di libertà della stampa, mentre al polo opposto si piazzano Turkmenistan, Uzbekistan e, al ultimo posto, Corea del Nord.
Bucarest — La nave Scuola “Mircea” partecipa, fino al 27 maggio, alla Black Sea Tall Ships Regatta 2014, accanto a velieri di Bulgaria, Malta, Gran Bretagna, Pakistan, Russia, Spagna, Turchia ed Ucraina. Dalla Romania, oltre alla nave “Mircea”, che festeggia quest’anno il suo 75-esimo anniversario in servizio presso la Marina Romena, vi partecipa anche il veliero “Adornate”. Dopo lo start di oggi, dal porto bulgaro di Varna, il 9 maggio, le navi arriveranno nel porto russo Novorossijsk, e nel periodo 12 – 14 maggio avrà luogo la crociera di riposizionamento dei velieri, da Novorossijsk a Soci. Il 18 maggio, con partenza dal porto di Soci, inizierà la gara finale dei 18 velieri, che arriveranno nel porto romeno di Costanza, il 24 maggio.
Bucarest — Dopo il 1989, il numero dei neonati è calato significativamente in Romania. Se 25 anni addietro ogni anno nascevano 314.746 bambini, due decenni dopo, il loro numero è diminuito quasi a metà. I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica rilevano che a gennaio 2014 sono nati 1.360 bambini in meno rispetto allo stesso mese del 2013. Le cifre sono preoccupanti nel contesto in cui la popolazione della Romania diminuisce di 5.000 persone al mese e il numero dei pensionati è ormai arrivato a 5,4 milioni. Secondo le stime dei sociologi, fino al 2050 la popolazione della Romania scenderà a 16 milioni di persone.
Bucarest — Instabilità atmosferica e temperature in calo in Romania, con massime comprese tra 12 e 21 gradi centrigradi. Codice giallo di piogge e temporali fino a lunedì mattina, per 22 sulle 40 province del Paese, e codice arancione di alluvioni per quattro di esse. Stando all’Ente Nazionale di Meteorologia, ci saranno rovesci di pioggia, fulmini, brevi intensificazioni del vento e isolatamente grandine, soprattutto nel sud-ovest del Paese, nelle zone collinari e in montagna. In alcune regioni le precipitazioni supereranno 20 – 25 litri/mq e isolatamente 50 litri/mq.
Tokyo — La squadra femminile di ping-pong della Romania si è piazzata al quinto posto ai Mondiali per squadre di Tokyo, dopo essere stata battuta da Singapore per 3-1, sabato, nei quarti di finale. Se avesse invece vinto, si sarebbe aggiudicata la medaglia di bronzo. Alla precedente edizione dei Mondiali per squadre, nel 2012, a Dortmund, la squadra femminile della Romania si era piazzata all’ottavo posto. La squadra maschile del nostro Paese si è invece piazzata al 21-esimo posto a Tokyo.