26.02.2014
Bucuresti — In seguito alla decisione dei liberali di ritirarsi dal governo, provocando la rottura dell’Unione social-liberale, il presidente romeno Traian Basescu ha accusato di mancanza di responsabilità in ugual misura il leader socialdemocratico Victor Ponta e il liberale Crin Antonescu. Dopo aver firmato i decreti sulla nomina di nove ministri ad interim, assunti dai socialdemocratici dopo il ritiro dei liberali, Traian Basescu ha aggiunto che la Romania ha un governo instabile. Intanto, il premier Victor Ponta ha annunciato che il 4 marzo presenterà al Parlamento la nuova squadra di governo, di cui faranno parte, accanto ai socialdemocratici, i conservatori e l’Unione nazionale per il progresso della Romania. I socialdemocratici stanno negoziando anche l’entrata al governo dell’Unione democratica magiari di Romania. Intanto, il liberale Calin Popescu Tariceanu (premier dal 2004 al 2008), che ha votato contro il ritiro dei colleghi dal governo, si è pronunciato per il mantenimento dell’Unione social-liberale, sostenuto anche dal premier Victor Ponta.
România Internațional, 26.02.2014, 13:58
Bucuresti — In seguito alla decisione dei liberali di ritirarsi dal governo, provocando la rottura dell’Unione social-liberale, il presidente romeno Traian Basescu ha accusato di mancanza di responsabilità in ugual misura il leader socialdemocratico Victor Ponta e il liberale Crin Antonescu. Dopo aver firmato i decreti sulla nomina di nove ministri ad interim, assunti dai socialdemocratici dopo il ritiro dei liberali, Traian Basescu ha aggiunto che la Romania ha un governo instabile. Intanto, il premier Victor Ponta ha annunciato che il 4 marzo presenterà al Parlamento la nuova squadra di governo, di cui faranno parte, accanto ai socialdemocratici, i conservatori e l’Unione nazionale per il progresso della Romania. I socialdemocratici stanno negoziando anche l’entrata al governo dell’Unione democratica magiari di Romania. Intanto, il liberale Calin Popescu Tariceanu (premier dal 2004 al 2008), che ha votato contro il ritiro dei colleghi dal governo, si è pronunciato per il mantenimento dell’Unione social-liberale, sostenuto anche dal premier Victor Ponta.
Bucarest – La situazione in Ucraina è seguita con attenzione da Bucarest sia perchè in questo Paese vive un’importante comunità romena sia perchè la sua instabilità può ledere l’intera regione. Lo ha dichiarato il direttore del Servizio Informazioni Esterne di Romania, Teodor Melescanu. La situazione dei circa mezzo milione di romeni che vivono in Ucraina interessa Bucarest al massimo livello, aveva dichiarato in precedenza il ministro degli Esteri, Titus Corlatean. Il capo della diplomazia ha espresso la preoccupazione per la recente decisione del parlamento ucraino di abrogare la legge che consentiva l’uso ufficiale della lingua di una minoranza che rappresentava oltre il 10% della popolazione di una regione. Da parte sua, il premier Victor Ponta ha auspicato che la legge sia sostituita a breve da una normativa europea.
Bucarest — Il Tribunale di Bucarest ha respinto la proposta dei procuratori anticorruzione sull’arresto preventivo per 29 giorni del capo dell’Ente di vigilanza finanziaria, Dan Radu Rusanu, fermato per 24 ore con l’accusa di associazione a delinquere, complicità in abuso d’ufficio e favoreggiamento. Nello stesso fascicolo, la Direzione Nazionale Anticorruzione ha sollecitato l’approvazione della Camera dei deputati per avviare l’inchiesta penale contro l’ex ministro delle Finanze, Daniel Chitoiu, accusato di abuso d’ufficio e associazione a delinquere mentre ricopriva l’incarico dal quale si era dimesso di recente. Inchiesta penale anche contro la moglie di Daniel Chitoiu, in veste di direttore presso l’Ente nazionale di vigilanza finanziaria, e contro alcuni imprenditori. Intanto, la Commissione Bilancio — Finanze del Senato ascolterà la direzione dell’Ente di vigilanza finanziaria su aspetti riguardanti l’attività e i salari nell’istituzione. Negli ultimi due mesi del 2013, i redditi lordi del suo presidente Dan Radu Rusanu sono ammontati a 72.000 euro.
Bucarest — Prima di dimettersi dal governo, il ministro della Salute, Eugen Nicolaescu, ha dimesso il Presidente dell’Agenzia Nazionale del Farmaco, Marius Savu, accusato di aver gestito senza responsabilità e professionalità la situazione provocata dai problemi apparsi col vaccino antinfluenzale. Il Ministero della Salute precisa in un comunicato che Marius Savu si è rivolto di propria iniziativa a un laboratorio di Francia per test sul vaccino, ricorrendo a un metodo non conforme alle norme europee. L’Agenzia Nazionale del Farmaco ha vietato la vendita del vaccino antinfluenzale, dopo aver individuato un’alta concentrazione di allergeni in 400.000 dosi.
Bucarest — Il caporale romeno Ionut-Adrian Văduva è stato dichiarato “l’eroe del giorno” da parte dell’ISAF, per aver scoperto un ordigno esplosivo improvvisato in Afghanistan, informa l’Ambasciata degli Usa a Bucarest. Durante un’operazione, il romeno ha individuato l’ordigno che è stato fatto detonare in maniera controllata, garantendo la libertà di movimento e la sicurezza delle truppe alleate. Attualmente, in Afghanistan sono dispiegati circa 1000 militari romeni, che saranno ritirati entro la fine del 2014.
Bucarest — Otto città romene aspirano al titolo di Capitale Europea della Cultura nel 2021. Bucarest potrebbe essere la nona, insieme alle città di Arad, Timisoara, Alba-Iulia, Cluj-Napoca, Iasi, Craiova e Sfantu-Gheorghe. I consiglieri del Comune di Bucarest decideranno domani se anche la Capitale sarà in gara. Il vincitore sarà annunciato alla fine del 2015. Il titolo di Capitale Europea della Cultura è stato inaugurato da Atene nel 1985, per mettere in risalto la diversità e la ricchezza della cultura europea, ma anche l’identità delle regioni.