Le notizie del 21.01.2014
Ramallah — I negoziati israeliano-palestinesi sono volti a portare la pace e non a ripristinare la verità storica. Lo ha detto il presidente romeno Traian Basescu a Ramallah, in dichiarazioni congiunte con il leader dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, aggiungendo che la Romania sostiene senza riserbi l’iniziativa di pace del segretario di stato americano, John Kerry. Traian Basescu sostiene una soluzione pacifica, nellinteresse delle decine di migliaia di romeni della regione. D’altra parte, Basescu ha annunciato che a febbraio, una commissione mista romeno-palestinese si riunirà a Bucarest, per individuare modalità di concedere una maggiore assistenza e offrire borse ai giovani palestinesi. Prima di recarsi a Ramallah, Traian Basescu ha fatto una visita in Israele, dove ha incontrato il collega Shimon Peres, il premier Benjamin Netanyahu e altre cariche istituzionali.
România Internațional, 21.01.2014, 16:36
Ramallah — I negoziati israeliano-palestinesi sono volti a portare la pace e non a ripristinare la verità storica. Lo ha detto il presidente romeno Traian Basescu a Ramallah, in dichiarazioni congiunte con il leader dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, aggiungendo che la Romania sostiene senza riserbi l’iniziativa di pace del segretario di stato americano, John Kerry. Traian Basescu sostiene una soluzione pacifica, nellinteresse delle decine di migliaia di romeni della regione. D’altra parte, Basescu ha annunciato che a febbraio, una commissione mista romeno-palestinese si riunirà a Bucarest, per individuare modalità di concedere una maggiore assistenza e offrire borse ai giovani palestinesi. Prima di recarsi a Ramallah, Traian Basescu ha fatto una visita in Israele, dove ha incontrato il collega Shimon Peres, il premier Benjamin Netanyahu e altre cariche istituzionali.
Bucarest — Una missione congiunta del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e della Commissione Europea si trova a Bucarest per valutare l’accordo di tipo preventivo firmato con la Romania nel 2013. I colloqui riguardano le recenti evoluzioni economiche e le priorità delle riforme strutturali. Un altro argomento in agenda è l’individuazione delle misure necessarie per compensare le somme non incassate al budget dello stato, in seguito al rinvio di tre mesi dell’applicazione dell’accisa supplementare sui combustibili. Stando al premier Victor Ponta, è prematura una discussione in tal senso, perché solo a metà anno sarà accertata la situazione delle entrate e si saprà se sono necessarie misure di compensazione. Il primo ministro ha inoltre precisato che dal 1 luglio si contempla la riduzione dei contributi alla previdenza, e, probabilmente, l’abolizione della tassa sul reinvestimento del profitto.
Bucarest — La Romania registrerà quest’anno una crescita economica del 2,4%, soprattutto grazie alle esportazioni e alla domanda interna. Lo rileva un rapporto reso publico dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), il quale indica come principali rischi l’alto livello dei crediti non-performanti, che superano il 20% del saldo totale dei prestiti, e la diminuzione del finanziamento transfrontraliero da parte delle banche straniere. Il rapporto rileva inoltre che le prospettive di crescita economica della Romania sono limitate dalla difficile situazione nell’eurozona. Nel 2013, la BERS ha investito 510 milioni di euro in Romania, partecipando a 32 progetti. Complessivamente, i suoi investimenti nel nostro Paese ammontano a 6,4 miliardi di euro.
Bruxelles — La Romania ha fatto progressi in molti settori, ma permangono alcune preoccupazioni sull’indipendenza della giustizia. Lo rileva la bozza del rapporto per la Romania nell’ambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica nel settore giustizia. Nel documento, la CE raccomanda ai parlamentari di rispettare l’indipendenza della giustizia e le decisioni delle corti. Il rapporto sarà reso pubblico domani e includerà una valutazione sui progressi registrati in Romania dall’ultimo rapporto, reso noto a gennaio 2013, ha informato il portavoce della Commissione Europea, Mark Gray. La Romania e Bulgaria sono sotto monitoraggio nel settore giustizia sin dal loro ingresso nell’UE, nel 2007.
Bruxelles — Presente al Consiglio Affari Esteri di Bruxelles, il capo della diplomazia romena, Titus Corlatean, ha sottolineato quanto sia importante trasmettere messaggi politici di sostegno alle autorità della Moldova, per mantenere il loro impegno sul percorso europeo. Il ministro Corlatean ha invitato i colleghi europei e i rappresentanti dell’UE a partecipare alla riunione del “Gruppo di Azione Europea per la Moldova”, che sarà organizzata a febbraio a Bruxelles, sotto la co-presidenza romeno-francese.
Bucarest — Il Governo romeno saluta l’apertura ufficiale dei negoziati di adesione della Serbia all’UE. Questo momento è un riconoscimento degli sforzi delle autorità di Belgrado e dell’intera società serba, si legge in un comunicato del Governo di Bucarest. Secondo i commentatori, dei 35 tavoli negoziali, il più complicato si delinea quello riguardante la normalizzazione delle relazioni tra la Serbia e il Kosovo, la sua ex provincia, abitata da popolazione a maggioranza albanese. La Romania ha sostenuto costantemente il percorso europeo dello stato confinante, sollecitando, però, a Belgrado, di trattare in maniera adeguata la numerosa minoranza romena che vive nella Valle del Timoc (est della Serbia).
Bucarest – Italia, Germania, Spagna e Olanda sono i primi Paesi preferiti dai romeni che lavorano all’estero. Lo rileva una ricerca condotta da Operations Research a giugno 2013, indicando che il 12% dei romeni hanno lavorato all’estero per più di tre mesi, di cui quasi un terzo ha lavorato l’ultima volta in Italia. Domandati se pensano di andare a lavorare nei prossimi mesi nell’UE, l’86% hanno risposto negativamente, mentre quelli disposti a lavorare all’estero hanno scelto Germania, oppure Italia, Gran Bretagna, Spagna, Francia e Olanda. Dal 1 gennaio 2014, è stato aperto completamente il mercato europeo del lavoro ai romeni e ai bulgari, mentre i timori espressi dai tabloid britannici su una cosiddetta invasione dei cittadini dei due Paesi non sono stati confermati.
Canberra — La tennista romena Simona Halep incontra la slovacca Dominika Cibulkova, nei quarti di finale del torneo Australian Open, il primo torneo di grande slam dell’anno. La Halep, che ha vinto l’anno scorso 6 tornei WTA ed è stata designata “Most Improved Player” dal circuito professionistico femminile, è la prima tennista romena ad arrivare nei quarti di finale dell’Australian Open dal 1997 finora.