Le notizie del 25.12.2013
Bucarest — Gli ortodossi (maggioritari), i greco-cattolici e i cattolici romeni festeggiano oggi, come tutti i cristiani del mondo, il Natale, la nascità di Gesù Cristo, una delle più importanti feste cristiane. Nel suo messaggio di Natale, il Patriarca Daniel della Chiesa Ortodossa Romena esorta i credenti a non perdere la ricchezza delle fede e della generosità. Papa Francesco ha affermato, alla messa di Natale tenuta al Vaticano, che gli emarginati sono i primi a capire il messaggio cristiano ed ha chiesto ai cattolici di non aver paura che il loro cuore si commuova. Oggi il Sommo Pontefice ha letto la benedizione Urbi et Orbi ed ha fatto auguri in oltre 60 lingue, tra cui anche il romeno. In Romania, a Natale si tengono messe speciali in chiese e monasteri, e si festeggia con bellissime tradizioni e pranzi abbondanti in famiglia. Una delle più diffuse tradizioni sono i canti natalizi, un rituale che include testi cerimoniali, danze e auguri di salute e richezza. Coloro che cantano i canti natalizi chiamati in romeno “colinde” ricevono invece frutta, dolci, ciambelline salate e denaro.
România Internațional, 25.12.2013, 15:40
Bucarest — Gli ortodossi (maggioritari), i greco-cattolici e i cattolici romeni festeggiano oggi, come tutti i cristiani del mondo, il Natale, la nascità di Gesù Cristo, una delle più importanti feste cristiane. Nel suo messaggio di Natale, il Patriarca Daniel della Chiesa Ortodossa Romena esorta i credenti a non perdere la ricchezza delle fede e della generosità. Papa Francesco ha affermato, alla messa di Natale tenuta al Vaticano, che gli emarginati sono i primi a capire il messaggio cristiano ed ha chiesto ai cattolici di non aver paura che il loro cuore si commuova. Oggi il Sommo Pontefice ha letto la benedizione Urbi et Orbi ed ha fatto auguri in oltre 60 lingue, tra cui anche il romeno. In Romania, a Natale si tengono messe speciali in chiese e monasteri, e si festeggia con bellissime tradizioni e pranzi abbondanti in famiglia. Una delle più diffuse tradizioni sono i canti natalizi, un rituale che include testi cerimoniali, danze e auguri di salute e richezza. Coloro che cantano i canti natalizi chiamati in romeno “colinde” ricevono invece frutta, dolci, ciambelline salate e denaro.
Bucarest — Nel suo messaggio di Natale, il presidente romeno, Traian Băsescu, ha espresso la sua speranza che la festa della nascita del Signore aiuti i romeni ad essere migliori e a pensare di più al prossimo, soprattutto a coloro che hanno bisogno di compassione e solidarietà. Anche il premier Victor Ponta ha trasmesso ai romeni Buon Natale. L’ex sovrano della Romania, Re Michele I, afferma, nel messaggio di Natale rivolto ai romeni, che l’anno che si conclude è stato un periodo di realizzazioni, nonostante le conseguenze della crisi economica, la giovane generazione dimostra vigore e talento, e una buona parte dei romeni studia o lavora, con onestà e bravura, in altri Paesi del mondo.
Gerusalemme — Il capo della diplomazia romena, Titus Corlăţean, che ha svolto colloqui con i leader israeliani e palestinesi durante la sua visita in Israele, ha ribadito la posizione della Romania di sostegno alla soluzione dei due stati che coesistano in pace e sicurezza. Corlăţean ha aggiunto che bisogna evitare qualsiasi misura unilaterale in questo periodo e ogni tentazione al disimpegno dal processo di negoziato. A Gerusalemme, Titus Corlăţean ha incontrato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, con il quale ha parlato dell’organizzazione di una seduta congiunta di governo a Bucarest nel 2014. Il capo della diplomazia romena ha inoltre sottolineato l’importanza della facilitazione del regime dei visti a lungo termine per gli imprenditori e gli studenti romeni interessati a lavorare in Israele. La parte israeliana ha espresso interesse per l’offerta romena di partecipare al progetto ELI – Extreme Light Infrastructure, il maggiore laser del mondo, costruito nei pressi di Bucarest con il sostegno della Commissione Europea.
Bucarest — Il 25 dicembre resta, nella storia recente della Romania, il giorno in cui, 24 anni fa’, la coppia dittatoriale Nicolae ed Elena Ceauşescu è stata giustiziata in una caserma nella città di Targoviste (sud). Dopo un breve processo, i due sono stati trovati colpevoli di genocidio e gravi danni recati all’economia nazionale. La Romania è stato l’unico Paese est-europeo in cui il rovescio del regime comunista è stato realizzato con perdite di vite umane. Gli avvenimenti sono cominciati con lo scoppio della Rivoluzione, il 16 dicembre 1989, a Timisoara (ovest) e sono continuati dal 21 dicembre a Bucarest e in altre città del Paese. Le violenze si sono concluse con la morte di oltre mille persone, vittime dei cosiddetti terroristi, molti di loro ancora non puniti, perché non è stata mai stabilita la loro identità.
Bucarest — Una campagna di promozione del turismo romeno nel Paese e all’estero si svolgerà per un anno, a cominciare dal 2014. Stando all’Autorità Nazionale per il Turismo (ANT), 25 milioni di euro saranno spesi per pubblicità stradale e nei mass-media. Saranno organizzate aste per la promozione del turismo romeno nelle televisioni e sulla stampa in Romania, USA, Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia. Stando all’ANT, la campagna è volta a rendere più conosciuto il brand Romania, e i 25 milioni di euro provengono da fondi europei. I dati resi pubblici dall’Istituto Nazionale di Statistica rilevano che, nei primi dieci mesi dell’anno, sono venuti in Romania circa 1,5 milioni di turisti stranieri, il 3,3% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.