Le notizie del giorno 05.02.2013
Bucarest — La seduta del Consiglio Supremo di Difesa del Paese è dominata da temi riguardanti la presenza dei militari romeni all’estero nel 2013 e l’impegno della Romania nella missione Ue di addestramento in Mali. Di recente, il capo dello stato Traian Basescu aveva dichiarato che la Romania sarà solidale con la Francia, ma non invierà delle truppe combattenti in Mali, bensì eventualmente istruttori militari, trasporti e materiali per l’esercito dello stato africano. L’agenda della riunione include anche le misure adottate dalle autorità di Bucarest per applicare le diverse sanzioni a livello internazionale, nonchè l’elaborazione di un piano di contingenza per la Romania, all’interno della Nato. La riunione esamina anche la strategia di sicurezza energetica e la privatizzazione della Divisione Merci delle Ferrovie dello Stato.
România Internațional, 05.02.2013, 14:07
Bucarest — La seduta del Consiglio Supremo di Difesa del Paese è dominata da temi riguardanti la presenza dei militari romeni all’estero nel 2013 e l’impegno della Romania nella missione Ue di addestramento in Mali. Di recente, il capo dello stato Traian Basescu aveva dichiarato che la Romania sarà solidale con la Francia, ma non invierà delle truppe combattenti in Mali, bensì eventualmente istruttori militari, trasporti e materiali per l’esercito dello stato africano. L’agenda della riunione include anche le misure adottate dalle autorità di Bucarest per applicare le diverse sanzioni a livello internazionale, nonchè l’elaborazione di un piano di contingenza per la Romania, all’interno della Nato. La riunione esamina anche la strategia di sicurezza energetica e la privatizzazione della Divisione Merci delle Ferrovie dello Stato.
Bucarest — Il Parlamento di Bucarest ha preso in dibattito le bozze della Finanziaria e della previdenza per il 2013. Il nuovo bilancio è stato elaborato tenendo in considerazione una crescita economica dell’1,6%, un’inflazione media annua del 4,3%, un tasso di cambio medio di 4,5 lei per un euro e un deficit di bilancio del 2,1% del Pil. Mentre l’opposizione ritiene il nuovo budget un freno allo sviluppo, che non offre soluzioni alla creazione di nuovi posti di lavoro, la maggioranza sostiene che la Finanziaria prevede incrementi di pensioni, il ripristino dei salari nel settore pubblico al livello anteriore ai tagli imposti nel 2010, nonchè il cofinanziamento degli investimenti dai fondi europei.
Bucarest — Il Parlamento di Bucarest si riunirà in plenaria il 7 febbraio per discutere la sollecitazione di riesame dello Statuto dei deputati e senatori, inviata dal presidente Traian Basescu. Il capo dello stato non ha promulgato ancora la legge, invocando, tra l’altro, alcune contraddizioni con le raccomandazioni incluse dalla Commissione europea nel rapporto sulla giustizia in Romania, in materia di incompatibilità, conflitti d’interesse e immunità. Invece, il premier Victor Ponta ha dichiarato che i responsabili della CE non hanno sollevato delle obiezioni al nuovo statuto dei parlamentari romeni.
Berlino — La pellicola “The Childs Pose” del regista romeno Calin Netzer sarà presentata nella selezione ufficiale della Berlinale 2013, in programma dal 7 al 17 febbraio. Altre presenze romene saranno il lungometraggio “Marussia” di Eva Pervolovici, nella sezione Generation, e l’attrice Ada Condescu, selezionata nel programma Shooting Stars, volto a promuovere giovani attori di talento. La Berlinale 2013 presenta 24 film, di cui 19 si contendono l’Orso d’Oro.
Chisinau — La missione dell’OSCE Moldova raccomanda che sia evitata la politicizzazione del diritto all’istruzione dei bambini di questo stato. La raccomandazione avviene alla luce della difficile situazione affrontata dalle scuole che usano l’alfabeto latino in Transnistria (regione separatista russofona, all’est della Moldova), messo al bando nel 1994 dalle autorità di Tiraspoli. Otto scuole che non hanno rispettato il divieto sono state sottoposte a pressioni, e il numero degli alunni è diminuito. La Transnistria non è più controllata dalle autorità di Chisinau dal 1992, dopo il conflitto armato che si era concluso a favore dei separatisti, in seguito all’intervento delle truppe russe dispiegate nella regione.