Settimana della Cucina Italiana nel Mondo 2020: promuovere e difendere Saperi e Sapori Made in Italy
Un palinsesto di eventi in presenza e in formato digitale dal 23 al 29 novembre, per dar vita ad una ricca serie di proposte in 124 Paesi, volte a promuovere il Made in Italy.
Iuliana Sima Anghel, 27.11.2020, 10:33
Un palinsesto di eventi in presenza e in formato digitale dal 23 al 29 novembre, per dar vita ad una ricca serie di proposte in 124 Paesi, volte a promuovere il Made in Italy. La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, progetto ideato e coordinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, giunta alla quinta edizione, è dedicata questanno a “Saperi e Sapori delle terre italiane, a 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi”.
“La criticità dellemergenza sanitaria non ci ha fatto desistere dallintenzione di riproporre anche in questo anno così particolare, una delle rassegne della promozione integrata di maggior successo, che negli ultimi anni ha visto oltre 6.000 eventi realizzati dalla rete di ambasciate, consolati, istituti italiani di cultura e uffici ICE allestero, cui si aggiungono le iniziative attuate in maniera autonoma, ma coordinata con il MAECI, promosse dai partner della Farnesina”, spiega a Radio Romania Internazionale il Consigliere di Ambasciata Antonello De Riu, Capo dellUfficio Internazionalizzazione Autonomie Territoriali, Turismo, Sport, Design, Agroalimentare ed Expo, che cura lorganizzazione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
Una rassegna, quindi, in qualche modo dedicata al famoso scrittore e gastronomo Pellegrino Artusi, che sin dal 1891 ci ha insegnato “La scienza in cucina e larte di mangiar bene”. “Abbiamo voluto ripartire dalle radici della nostra tradizione e cogliere limportante ricorrenza di questo bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi, considerato il padre della cucina domestica italiana, per valorizzare tanto la ricchezza e la varietà delle tradizioni culinarie dei nostri nostri territori, quanto la salubrità e la sostenibilità dellintera filiera fondata sulluso di prodotti locali e stagionali, valori che sono peraltro incardinati nei principi della dieta mediterranea. Proprio in questi giorni si celebra il 10/o anniversario dalla sua iscrizione nel patrimonio culturale immateriale dellUNESCO”, dice il nostro ospite, precisando che anche ledizione 2020 della rassegna è frutto di un grande lavoro di squadra del Sistema Italia.
“Il progetto è stato ideato e coordinato dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina, e sviluppato in un gruppo di lavoro che coinvolge i ministeri dello Sviluppo economico, delle Politiche agricole, dellIstruzione, Università e Ricerca, dei Beni e attività culturali e turismo, e include tutti i principali enti, associazioni e istituzioni che rappresentano la cucina italiana e lItalia nel mondo – regioni, agenzie ICE, agenzie ENIT, università, sistema camerale, associazioni di categoria, scuole di cucina, reti dei ristoranti italiani certificati, e operatori del settore enogastronomico”, precisa il consigliere Antonello De Riu. Inoltre, il diplomatico ha ricordato la straordinaria crescita registrata dal settore agroalimentare nellultimo decennio. Solo nel 2019, questo settore ha generato vendute allestero per 44,6 miliardi di euro, del 5% in più rispetto al precedente anno. Anche nel primo semestre di questanno così particolare, nonostante il rallentamento delleconomia, lagroalimentare ha registrato un incremento del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2019, indica ancora il nostro ospite.
Ma allo stesso tempo, non si tratta solo di promuovere, ma anche di difendere efficacemente in prodotti italiani quando si affacciano sempre più prepotentemente sui mercati esteri, per contrastare il fenomeno dellItalian sounding, spiega il Consigliere Antonello de Riu. Infatti, da una parte letichettatura dei cibi può essere una buona guida allacquisto, mentre allo stesso tempo potrebbe mettere fuori strada il consumatore. “Lobiettivo è sensibilizzare il consumatore straniero sui prodotti alimentari e sui vini autenticamente Made in italy, invogliandolo ad acquisti consapevoli e aumentando linformazione a sua disposizione sulle differenze che esistono fra un prodotto fatto in Italia e uno che si spaccia per italiano”, sottolinea il diplomatico.
La Settimana della Cucina Italiana 2020 si propone inoltre di stimolare un dibattito costruttivo anche di carattere scientifico, per attirare lattenzione sul tema della salute umana e di come possa essere armonicamente integrata con il gusto. Il Governo italiano e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale sono determinati a tutelare lindustria agro-alimentare e a diferndere il nostro modello alimentare dagli attacchi di chi propone lintroduzione di politiche e normative che restringono e colpiscono specifici prodotti alimentari, per rispondere al crescente problema dellobesità e di altre malattie connesse agli stili di vita”, spiega ancora Antonello De Riu.
“Esiste la possibilità di nutrirsi correttamente attraverso un modello alimentare che è in grado di salvaguardare adeguatamente la salute, senza rinunciare al gusto e al piacere di un modello basato sulle antiche tradizioni, come il nostro”, ha detto ancora il Consigliere di Ambasciata Antonello De Riu, Capo dellUfficio Internazionalizzazione Autonomie Territoriali, Turismo, Sport, Design, Agroalimentare ed Expo, ospite a “Voci Italofone” di Radio Romania Internazionale, trasmissione realizzata con il supporto della Comunità Radiotelevisiva Italofona, in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.