Storia della Transilvania, buona lettura anche nelle università italiane!
La Storia della Transilvania, firmata dai professori Ioan Aurel Pop e Ioan Bolovan, arriva ora anche nei dipartimenti di storia e nelle biblioteche delle università italiane.
Iuliana Sima Anghel, 20.06.2019, 13:27
La Storia della Transilvania, firmata dai professori Ioan Aurel Pop e Ioan Bolovan, arriva ora anche nei dipartimenti di storia e nelle biblioteche delle università italiane. Di valore storico e documentario del tutto particolare, il volume è uscito in Italia nel 2018 presso Rediviva Edizioni di Milano, che donerà 50 copie agli atenei della Penisola. Tradotto da Maria Floarea Pop, è frutto di un lungo impegno, che sintetizza i tre volumi della Storia della Transilvania scritti in romeno dai due autori, che hanno voluto illustrare con onestà e trasparenza il passato, attraverso la prospettiva di ogni singola comunità etnica e confessionale che formò questa regione storica.
Un’edizione illustrata in oltre 400 pagine, in un progetto editoriale promosso dal Centro Culturale Italo-Romeno – Rediviva e dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, attraverso il programma di traduzioni (TPS), che sarà disponibile nei centri universitari di Roma, Milano, Torino, Venezia, Padova, Verona, Bologna, Pavia, Firenze, Siena, Perugia, Ravenna, Genova, Napoli o Palermo.
Il prof. Ioan-Aurel Pop, Presidente dell’Accademia Romena e Rettore dell’Università Babeș-Bolyai di Cluj-Napoca, è autore e coautore di oltre settanta libri, trattati e manuali e centinaia di studi e articoli. Il prof. Ioan Bolovan, prorettore dello stesso ateneo di Cluj, membro corrispondente dell’Accademia Romena e direttore dell’Istituto di Storia George Baritiu della stessa città, ha firmato numerosi libri, studi e articoli, pubblicati in Romania, Francia, Italia, Germania, Olanda, R. Ceca, Russia o Argentina.
Una pubblicazione proficua sia per studiosi e ricercatori, ma anche per il largo pubblico, ha spiegato a Radio Romania Internazionale, il prof. univ. dr. Ioan Bolovan, sottolineando quanto sia importante la disponibilità della Storia della Transilvania nei centri universitari italiani.
Questa sintesi di oltre 400 pagine in lingua italiana è l’esito naturale di una precedente esperienza. Infatti, dopo la pubblicazione dei tre volumi della Storia della Transilvania in lingua romena, tradotti poco dopo anche in inglese, abbiamo sentito il bisogno di offrire questo lavoro al pubblico anche in altre lingue importanti delle nazioni europee. Nel 2016, è uscito in Francia, e nel 2018 in Italia. Secondo me, si tratta di un doppio impatto: da una parte, gli studiosi e i ricercatori italiani che non sono entrati in possesso della versione inglese oppure alcuni di loro – ottimi conoscitori delle realtà romene e persino della lingua romena, come il prof. Cesare Alzati, il prof. Francesco Guida, Roberto Scagno e tanti altri specialisti – sia storici che filologi – avranno a disposizione una sintesi nuova, poichè, dagli anni ’40, non sono più usciti lavori in lingua italiana che riassumessero la storia della Transilvania e offrissero agli interessati un simile volume. Allo stesso tempo, in Italia vive la più numerosa comunità romena all’estero. Lungo gli ultimi tre decenni, i rapporti tra i nostri connazionali e gli italiani sono stati prevalentemente normali e pacifici, lasciando a parte i rari incidenti che vediamo riflettuti dai media romeni o italiani. E allora riteniamo sia rilevante anche per il largo pubblico che ha un certo orizzonte intellettuale e culturale in ambiente italiano, ed è interessato a conoscere in maniera più approfondita il passato e la storia della più numerosa comunità straniera nella Penisola, ha detto il prof. Ioan Bolovan, esprimendo i suoi apprezzamenti al lavoro dell’équipe coordinata dalla responsabile del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano e di Rediviva Edizioni, Violeta Popescu, e all’impeccabile traduzione di Maria Floarea Pop.
La presentazione della Storia della Transilvania ha costituito anche il più importante evento ospitato dallo stand della Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino nel 2018. D’altronde, l’idea di donare le rispettive copie alle università italiane ha preso lo spunto proprio dal successo riscosso dal volume al prestigioso evento culturale, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Violeta Popescu.