Sfratto, disegni di Laura Partin in mostra all’Accademia di Romania in Roma
I rom sfrattati dalle loro case in affitto in Romania, dal 2010 finora: un aspetto di esclusione sociale raffigurato dall'artista Laura Partin nella selezione di disegni raccolti nella mostra Sfratto.
Iuliana Sima Anghel, 17.02.2020, 10:49
I rom sfrattati dalle loro case in affitto in Romania, dal 2010 finora: un aspetto di esclusione sociale raffigurato dall’artista Laura Partin nella selezione di disegni raccolti nella mostra Sfratto/ Eviction, che verrà inaugurata il 19 febbraio, dalle ore 18:00, presso la Galleria dell’Accademia di Romania in Roma (Viale delle Belle Arti 110). L’evento è organizzato con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.
Un progetto che prende lo spunto da fotografie, articoli e reportages, documentando in modo empatico quello che l’artista considera la situazione di esclusione sociale e vulnerabilità di persone finite in strada o in alloggi precari, soprattutto in seguito alla chiusura delle aziende industriali in cui lavoravano, come precisa l’Accademia di Romania.
L’artista stessa spiega che i 60 disegni mirano a minare alcuni stereotipi e a sensibilizzare l’opinione pubblica, attirando l’attenzione sulla condizione di vittime in cui si trovano alcuni dei rom negli attuali contesti sociali, in Romania e altrove.
Laura Partin rileva un interesse costante per i temi sociali, con uno sguardo partecipativo, commosso e commovente, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice responsabile per i programmi di promozione culturale dell’Accademia di Romania, prof.ssa associata dr. Oana Boşca-Mălin, anticipando l’inaugurazione della mostra che rimarrà aperta fino al 28 febbraio.
Negli anni scorsi, dopo gli studi universitari, Laura Partin ha vinto una borsa di studio Nicolae Iorga presso l’Istituto Romeno di Ricerca e Cultura Umanistica a Venezia, puntando sempre sull’arte partecipativa e su L’estetica della disillusione, ha aggiunto la vicedirettrice dell’Accademia di Romania. Dal 2016, l’artista ha iniziato una tesi di dottorato all’Università di Parigi 8 e dal 2018 lavora al Musée des Avelines di Saint-Cloud come mediatore culturale.