Pasqua ortodossa: padre Gabriel Popescu, sfruttiamo bene questi tempi per il nostro spirito
Il mondo sta attraversando dei momenti difficili, però possiamo scoprire anche i lati positivi, come il tempo che dedichiamo ai nostri cari, ma anche a noi stessi.
Iuliana Sima Anghel, 15.04.2020, 07:58
Il mondo sta attraversando dei momenti difficili, però possiamo scoprire anche i lati positivi, come il tempo che dedichiamo ai nostri cari, ma anche a noi stessi. Lo dice dalla Lombardia, messa a durissima prova dalla pandemia, il prete romeno Gabriel Popescu, in un messaggio a Radio Romania Internazionale nella Settimana delle Passioni per i fedeli ortodossi e cattolici di rito bizantino, che quest’anno celebrano la Risurrezione del Signore il 19 aprile. Padre Gabriel vive da tantissimi anni ad Arcore, nei pressi di Monza, e nel 2012 è stato ordinato prete ortodosso a Lugano.
La pandemia del nuovo coronavirus ha cambiato non solo la nostra vita quotidiana, ma anche la nostra vita liturgica, aggiunge padre Gabriel, spiegando che le decisioni restrittive temporanee imposte per contenere la diffusione del virus non sono contro la Chiesa. Non riguardano la nostra identità di credenti, ma soltanto la nostra identità di esseri umani, quindi continuiamo ad attenerci a queste misure straordinarie in modo coerente, esorta il nostro ospite.
In questi giorni, miliardi di fedeli vivono in casa, quasi come i monaci vivono nei monasteri. Siamo un po’ monaci anche noi in questi giorni. Se siamo abbastanza intelligenti e sappiamo sfruttare questo tempo, avremo sicuramente dei benefici spirituali notevoli. Alla fine, non si potrebbe mai arrivare alla Resurrezione senza passare prima sulla Croce, spiega ancora padre Gabriel.
Un altro aspetto positivo è che abbiamo più tempo da passare con la propria famiglia, ma anche con noi stessi e farci delle domande essenziali sulla nostra vita, riflettere sui nostri limiti, sulla nostra condizione umana, sul bisogno che abbiamo di Dio, aggiunge padre Gabriel Popescu, auspicando il ritorno alla normalità, che non dovrebbe essere come prima. Ci serve una normalità migliore, se possiamo dire così, con più spazio per Dio, per il prossimo, per le cose spirituali, per la moralità, per una natura meno inquinante, conclude il nostro ospite. Domenica, diremo tutto con più forza: Cristo è Risorto! e risponderemo tutti E’ veramente risorto!
Cristo è Risorto! è il saluto che anche Radio Romania Internazionale rivolge a tutti i suoi amici, attraverso la Resurrezione dell’Oratorio di Pasqua (bizantina) del compositore romeno Paul Constantinescu, con l’Orchestra Nazionale di Radio Romania, sotto la bacchetta del maestro Horia Andreescu, il baritono Eduard Tumagian e il Coro Accademico di Radio Romania, diretto da Dan Mihai Goia.