Mobilità professionale nell’UE – Conseguenze sui bambini
Alla fine del 2012, in Romania si contavano 80.000 orfani bianchi, e nel caso di almeno 30.000, entrambi i genitori lavorano in altri stati dellUnione europea.
România Internațional, 06.11.2013, 16:28
Alla fine del 2012, in Romania si contavano 80.000 orfani bianchi, e nel caso di almeno 30.000, entrambi i genitori lavorano in altri stati dell’Unione europea. Per prevenire le conseguenze negative sulla loro crescita, la Commissione europea raccomanda agli stati che si trovano in questa situazione di intervenire con un sostegno concreto.
Il Parlamento europeo ha ospitato il dibattito intitolato Mobilità professionale nell’Unione europea — Conseguenze sui bambini”, organizzato dalle eurodeputate romene Daciana Sarbu e Minodora Cliveti del Gruppo dellAlleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento.
La mobilità professionale è un diritto dei cittadini europei, però negli ultimi anni ha avuto effetto sui bambini, hanno spiegato le eurodeputate. Daciana Sârbu ha ricordato che entrambi i genitori di circa 30.000 bambini romeni lavorano all’estero.
Nelle statistiche non si nota un legame diretto tra i risultati scolastici e la partenza dei genitori, però ci sono dei casi abbastanza gravi e complicati in alcune famiglie, con bimbi che soffrono di depressione, e succedono persino delle tragedie. A livello nazionale ed europeo servono più cose, per cui ho sollecitato un progetto europeo, sostenuto anche da fondi, alla fine”, ha detto Daciana Sarbu a Radio Romania.
Da parte sua l’eurodeputata Minodora Cliveti ha dichiarato che i romeni vanno a lavorare all’estero, sono apprezzati e hanno il diritto alla famiglia, hanno il diritto di portarsi i bambini con loro e hanno il diritto alla stabilità e ad essere trattati come tutti gli altri. Parlare di migrazione quando di tratta di un cittadini romeno a me sembra fuori luogo”, ha detto Minodora Cliveti.
Da parte sua, Emma Toledano Laredo, che ha rappresentato la Commissione Europea al dibattito, ha spiegato che la libera circolazione resta una componente essenziale della cittadinanza europea.
Sappiamo che durante la crisi i bambini sono i più colpiti, e simili casi incontriamo in Paesi come Bulgaria, Romania, Lettonia o Ungheria, e i più esposti sono i bambi rimasti a casa in seguito alla partenza dei genitori a lavorare in un altro Paese. La Commissione raccomanda agli stati membri di aiutare questi bambini rimasti a casa quando entrambi i genitori lavorano all’estero”, ha detto Emma Toledano Laredo.
A febbraio 2013 dalla Commissione europea ha adottata una raccomandazione volta a combattere l’esclusione sociale dell’infanzia, che riguarda anche la situazione degli orfani bianchi.