Metamorfosi – Itineraria Picta, l’artista Luminiţa Ţăranu in mostra all’IRCRU Venezia
Metamorfosi - Itineraria Picta.Fregio - Project room è il titolo della mostra personale di arti visive di Luminiţa Ţăranu, che sarà inaugurata il 30 novembre presso l'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
Iuliana Sima Anghel, 26.11.2021, 09:09
“Metamorfosi – Itineraria Picta.Fregio – Project room” è il titolo della mostra personale di arti visive di Luminiţa Ţăranu, che sarà inaugurata il 30 novembre, alle ore 17:00, presso le Gallerie dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Palazzo Correr, Campo Santa Fosca, Cannaregio 2215/2211).
Promossa dalla prestigiosa istituzione culturale, la mostra, il cui allestimento è curato dallarchitetto Pietro Bagli Pennacchiotti, e che rimarrà aperta fino al 14 dicembre, è corredata dal catalogo in italiano con testi critici di Simonetta Lux, professore onorario allUniversità La Sapienza di Roma, critico darte moderna e contemporanea, e del direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu, storico, critico darte, scrittore e poeta.
“Lidea è stata quella di fare una mostra che diventi anche unazione culturale”, spiega a Radio Romania Internazionale lartista Luminiţa Ţăranu, romena di nascita e italiana di adozione le cui PICTA, per la maggior parte inedite, su carta e tela, presentate nella splendida cornice dellistituzione fondata dallo storico Nicolae Iorga nel 1930, sono state create tra il 2016 e il 2019. “Sono contenta che siamo riusciti a realizzare la mostra, anche perchè la pandemia ci ha fatto rimandare più di una volta la programmazione, e concretizzarla è un segno di rinascita”, aggiunge lartista.
Largomento della mostra è il tempo, come memoria soggettiva, ma anche obiettiva, storica e culturale. “Per me, le opere che presento sono come delle riflessioni sul concetto del tempo, dei flash di memoria, dove ho interpretato la materia archeologica, con il suo contenuto informale storico, artistico e architettonico, ma creando composizioni libere, attraverso limmaginazione, e utilizzando il mio linguaggio plastico evocativo: icone, simboli e scritture, cercando di stabilire il dialogo tra lantico e il contemporaneo, da anni ormai al centro della mia ricerca”, puntualizza Luminiţa Ţăranu, spiegando anche il titolo della mostra “Metamorfosi – Itineraria Picta.Fregio – Project room”. In effetti, la Metamorfosi è il filo conduttore del suo intero percorso artistico dal 1985, quando si è laureata presso lAccademia di Belle Arti di Bucarest.
La mostra sarà ospitata da entrambi gli spazi espositivi dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. “Nella Nuova Galleria, lidea è quella di suggerire un “fregio”, un continuum compositivo, un itinerario dipinto in un mondo a colori, dove le PICTA si sussegono come dei punti di energia, creando sinergie visive tra le icone che provengono da disegni in cui ho interpretato, attraverso la metamorfosi e la mutazione, figure statuarie della Roma Antica, immagini simboliche umanizzate e connesse, dove il corpo umano non è ispirato allanatomia, ma al corpo umano “opera darte”. E poi, antichi simboli delle culture neolitiche Cucuteni e Gumelnița presenti sul territorio dellantica Dacia e licona COWMAN of the world, che rappresenta il mio credo artistico rapportato alla realtà attuale che viviamo”, dice ancora Luminiţa Ţăranu.
Nella stessa Galleria, lartista presenta in prima visione anche dei docu-film realizzati durante un viaggio fatto in Romania nellautunno del 2012, preparatorio al lavoro sulla Colonna di Traiano, materializzato nelle precedenti due mostre realizzate a Roma, ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali (2013-2014 e 2017-2018). Una full immersion dautore nella realtà archeologica Daco-Romana e nel paesaggio che accompagna questo incredibile viaggio fatto insieme al marito e al figlio in Romania, da est a ovest, parallelo al corso del Danubio, viaggio seminato da evocazioni di opere che fanno parte del patrimonio mondiale. Tra i titoli, “La Romania orizzontale” con: Il mio Danubio, LAbbraccio, La Romania antropica, Poetica_I Libri aperti, Arbore; Poetica_ll Tavolo del Silenzio, Poetica_La Colonna Infinita, Poetica_La Porta del Bacio, Spostamento di mandria I e II. Tra i filmati riguardanti i siti archelologici: Sarmizegetusa Reggia, Sarmizegetusa Ulpia Traiana, Adamclisi – Tropaeum Traiani_monumento, museo e città Romana, Il Ponte sul Danubio di Apollodoro di Damasco, Histria sito e museo, Densuș.
Invece, nella Piccola Galleria dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Luminiţa Ţăranu ricrea latmosfera intima del laboratorio come spazio dedicato allideazione, un “project room” dove la proiezione spirituale si fonde alla sperimentazione materica. Tele, carte e telai serigrafici, tutto per coinvolgere il visitatore ad entrare nel mondo delle PICTA, familiarizzandolo con la sua particolare tecnica pittorica, dice ancora lartista, ringraziando tutti i collaboratori e le istituzioni che hanno contribuito al buon andamento di questo suo progetto di cuore.
“La fantasia conduce, nel caso di Luminița Țăranu, verso un universo improvvisato, risultato da molteplici spunti, innestati su una “unità centrale”. Un universo in cui tutto è cambiamento, “metamorfosi”.”… “Larte celebrativa si trasforma in suggerimento simbolico, spunto per un volo dellimmaginazione, un ponte sopra il tempo storico, al quale allude la schematizzazione del ponte costruito da Apollodoro di Damasco sul Danubio. Il metodo artistico di Luminița Țăranu si addice al suo talento e alla sua cultura artistica plurivalente. La sua opera spicca nel paesaggio attuale dellarte sia per loriginalità del metodo che per la forte personalità dellartista”, scrive nel catalogo il direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu.
Da parte sua il critico darte moderna e contemporanea Simonetta Lux, professore onorario alla Sapienza di Roma, nota come nel percorso di Luminița Țăranu dalla Romania allItalia, “avvertiamo un andirivieni sensibile e ossessionato tra le sue due patrie, un itinerario necessariamente inconcluso poiché è tesoro della sua anima la sapiente, infinita, indagine culturale e storica su Romania e su Italia, che ha animato i suoi giorni giovanili – la scuola, il padre ricercatore, lAccademia di belle arti di Bucarest, la specializzazione nelle tecniche incisorie, i primi riconoscimenti dallUnione degli Artisti Plastici, il viaggio premio in Italia – e, al suo arrivo in Italia, la sua seconda vita (famiglia, compagno italiano, figlio).
Nata a Lugoj, in Romania, nel 1960, Luminiţa Ţăranu si è laureata presso lAccademia di Belle Arti di Bucarest, allieva del grande artista Octav Grigorescu. Dal 1987 vive e lavora in Italia. Vanta numerose mostre personali e partecipa ad altrettante collettive in spazi pubblici e privati, musei e gallerie, in Italia e allestero. A giugno 2020, ha partecipato alla mostra virtuale “Quintetto darte”, ideata in pieno lockdown dal critico darte Giorgio Di Genova, insieme alla giornalista Carla Guidi, per far vedere una volta in più che la cultura non si ferma neanche in tempi di pandemia. In quella occasione, Luminiţa Ţăranu ha presentato linstallazione monumentale “Columna mutãtio – LA SPIRALE”, che rilegge la Colonna Traiana di Roma, ideata in occasione della mostra “Traiano. Costruire lImpero, creare lEuropa”, inaugurata presso i Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali a novembre 2017, per rendere onore allOptimus Princeps a 1900 anni dalla sua morte.
Sempre nel 2020, Luminiţa Ţăranu si è annoverata tra i vincitori del 47° Premio Sulmona. La Giuria le ha assegnato il Premio Speciale per Artista Straniero per il suo lavoro PICTA MANENT 2020. Nel 2018, nel 100/o anniversario della Grande Unione del 1918, il Governo romeno le ha conferito il Premio di Eccellenza per lattività artistica svolta in Italia e nel mondo, nellambito del Galà “100 per il Centenario”.