Giornata Lingua Romena: scopritela con gli occhi di un bambino a Venezia!
La lingua romena vista con gli occhi di un bambino: è il progetto promosso dall'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in occasione della Giornata della Lingua Romena, celebrata il 31 agosto.
Iuliana Sima Anghel, 27.08.2020, 13:01
La lingua romena vista con gli occhi di un bambino: è il progetto promosso dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in occasione della Giornata della Lingua Romena, celebrata il 31 agosto. Nello stesso giorno, dalle ore 11.00, la prestigiosa istituzione culturale invita il pubblico a seguire su Facebook un video in cui un bambino di 9 anni spiega come percepisce la lingua materna: un dialogo padre-figlio, incentrato sulle «perle» linguistiche raccolte dallo scrittore Robert Șerban dal figlio, Tudor, mentre cresceva.
Il dialogo prende lo spunto dal volume “Tata, eu glumesc serios. Tudor Șerban la vorbă cu Robert Șerban” (“Papà, io scherzo seriamente. Tudor Șerban in dialogo con Robert Șerban”), pubblicato dalleditrice Polirom. “Il bambino percepisce con candore, ma seriamente, il mondo, e la sua scoperta, attraverso la lingua, attraverso le parole, gli errori di comprensione e di pronuncia, attraverso linvenzione di parole da cui nasce un involontario umorismo, è, in fondo, un esercizio di conoscenza, unesperienza di vita, una forma di assimilazione”, nota lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nel comunicato dedicato allevento.
“Tudor non è qui un bambino che dice cose strane, ma piuttosto un mezzo, un testimone delletà doro, e lispirazione di Robert Șerban di seguirne lavventura dellingresso nella storia e della sua presa di possesso è essa stessa un atto creativo”: cosi riassume lessenza del libro lo scrittore e critico darte Pavel Șușară.
Quindi, grandi e piccini scopriranno la lingua romena con gli occhi di un bambino, ma anche il modo in cui il padre lha riscoperta con laiuto dei due figli, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale la responsabile del progetto, Loredana Surdu.