Giornata della Cultura Nazionale Romena all’Università di Padova
La Giornata della Cultura Nazionale sarà celebrata anche dallUniversità di Padova, in un evento organizzato assieme allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e al Consolato Generale di Romania a Trieste.
Iuliana Sima Anghel, 13.01.2023, 12:00
AllUniversità di Padova, il romeno si studia da 90 anni e si trova a casa. Così il professore Dan Octavian Cepraga, ordinario di Lingua e letteratura romena presso il prestigioso ateneo, presentando a Radio Romania Internazionale levento di alto profilo scientifico e divulgativo che sarà ospitato da questa università, tra le più antiche del mondo, in occasione della Giornata della Cultura Nazionale Romena. Indetta per legge nel 2010, la Giornata viene celebrata in Romania ogni anno il 15 gennaio, la data di nascita del poeta, narratore e pubblicista Mihai Eminescu (1850-1889).
Lincontro culturale si terrà il 16 gennaio, dalle ore 17.00, presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dellUniversità di Padova (Aula 7, Complesso Beato Pellegrino, Via E. Vendramini 13), organizzatore dellevento assieme allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e al Consolato Generale di Romania a Trieste, con la collaborazione della Società di studi romeni «Miron Costin» e con il Patrocinio dellUniversità di Padova.
Interveranno in apertura il prof. Sergio Bozzola, direttore del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari, il console generale di Romania a Trieste, Cosmin Victor Lotreanu, il prof. Cristian Luca, rappresentante dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, nonché un rappresentante del Comune di Padova.
Seguirà la conferenza intitolata «La lingua romena: ieri, oggi e domani», tenuta dal prof. Cristian Moroianu, vicepreside della Facoltà di Lettere dellUniversità di Bucarest, per sottolineare limportanza della lingua nella costruzione dellidentità nazionale. La serata si concluderà con un recital dallopera in versi di Mihai Eminescu: il capolavoro “Luceafărul”/ “Espero”, tradotto dal compianto romenista Marco Cugno, e brani da alcuni testi preparatori del grande poema, come «Fata-n grădina de aur», «Miron şi frumoasa fără corp», «Peste codri stă cetatea». “Noi collaboriamo già da tempo con il noto regista e attore di Padova, Pierantonio Rizzato, che ci ha aiutato molto negli anni precedenti nel nostro laboratorio di teatro in lingua romena che ogni anno organizziamo con gli studenti, mettendo in scena un testo teatrale romeno. Questa volta, Pierantonio Rizzato, assieme agli studenti e alle studentesse di Padova, reciterà i versi di Eminescu”, spiega il prof. Dan Octavian Cepraga, parlando anche dellinteresse per la cultura romena nella Penisola.
“In Italia, linteresse per la nostra lingua, la letteratura e la cultura cè, perchè cè una forte e numerosa comunità romena che vive nella Penisola, arrivata ormai alla seconda generazione”, dice il nostro ospite. Molti dei giovani nati o arrivati da bambini in Italia trovano anche il romeno nellofferta didattica e scientifica delle università italiane. “A Padova, noi abbiamo sempre avuto studenti italiani che si avvicinano al romeno per diverse ragioni, a volte per il loro percorso accademico, e studenti appartenenti alla comunità romena in Italia, delle seconde generazioni. E una bella esperienza. Nel 2023 ricorrono 90 anni da quando la lingua e la letteratura romena si insegnano ininterrottamente allUniversità di Padova”, puntualizza il prof. Dan Octavian Cepraga, aggiungendo che il pubblico ha imparato a conoscere anche le attività extra-accademiche della Cattedra di romeno, come lo spettacolo teatrale in romeno con sottotitoli in Italiano, messo in scena ogni anno con il coordinamento del regista Pierantonio Rizzato.
“Abbiamo avuto moltissimi spettatori ogni anno, anche italiani oltre che romeni. Quindi linteresse per la cultura romena cè. Siccome a Padova il romeno è insegnato da così tanto tempo, cè anche una tradizione di collaborazione scientifica, accademica fra me e i miei colleghi. Il mio maestro, il prof. Lorenzo Renzi, è stato uno dei grandi romenisti italiani, un grande amico della Romania e della sua cultura. In università, il romeno si trova a casa e piano piano sta uscendo anche fuori dalle mura universitarie”, dice ancora il prof. Cepraga.
“Bisogna continuare ad aver fiducia nelle potenzialità della lingua e della cultura romena, nella sua potenzialità anche di dialogo con le altre grandi lingue e letterature di cultura europee. E questo il messaggio che ci viene anche dai versi di Eminescu che noi leggeremo. Sarà un programma tutto dedicato a “Luceafărul” e al suo “laboratorio”, ai testi preparatori del grande, notissimo poema di Eminescu. In fondo, il messaggio è questo: lapertura della cultura nazionale romena allalterità, allo spazio europeo”, conclude il prof. Dan Octavian Cepraga.