Festival Culturale dei Romeni all’estero, nuovo appuntamento a Bucarest
Dal 22 al 26 maggio, Bucarest ospita la seconda edizione del Festival Culturale dei Romeni all'estero.
Iuliana Sima Anghel, 23.05.2019, 16:31
Dal 22 al 26 maggio, Bucarest ospita la seconda edizione del Festival Culturale dei Romeni all’estero. L’evento, nato nel 2018 su iniziativa del presidente Klaus Iohannis, che ha dato anche il patrocinio all’evento, è organizzato insieme all’Unione degli Artisti Figurativi di Romania.
Il Festival, che si concluderà nella Giornata dei romeni all’estero, celebrata ogni anno nell’ultima domenica del mese di maggio, si intitola Aici – Acolo -Qui – Là, proprio perchè riunisce artisti romeni del Paese e dall’estero, attivi in vari campi. L’edizione 2019 si svolge nel 30/o anniversario del crollo del comunismo, per cui il tema scelto è Dialogo sulla libertà.
Il festival è stato aperto il 22 maggio da un concerto tenuto dalla violinista Lumintza Petre e dal pianista Viniciu Moroianu al Museo Nazionale Cotroceni, seguito dall’inaugurazione della mostra Aici – Acolo, nella stessa sede, con lavori firmati da una ventina di studenti nati dopo il 1989.
Oggi, il Museo della Letteratura Romena di Bucarest ha riunito al dibattito Dialogo sulla libertà parecchi autori romeni che vivono all’estero. Presente all’incontro, la prof.ssa Violeta Popescu, responsabile del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano e di Rediviva Edizioni, la prima editrice romena nata in Italia nel 2012, ha spiegato a Radio Romania Internazionale di aver portato a Bucarest i volumi dedicati al tema del comunismo pubblicati nella Penisola: Le catacombe della Romania. Testimonianze dalla carceri comuniste (1945-1964), curato dalla prof.ssa Violeta Popescu e alcune colleghe, Diario della felicità di Nicu Steinhardt, molto bene accolto in Italia, e Tra oblio e memoria della scrittrice e traduttrice Micaela Ghitescu, detenuta politica nelle carceri comuniste, che si è spenta di recente, all’età di 88 anni.
Da parte sua, la scrittrice e traduttrice Irina Turcanu, che vive in Italia, dove svolge un’intensa attività letteraria, ha raccontato questa esperienza a Radio Romania Internazionale.
Il Festival è nato dal desiderio di fare rete e comunità tra i romeni del Paese e quelli che vivono all’estero, per agevolare il loro scambio di idee e progetti, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la consigliere presidenziale per i rapporti con i connazionali all’estero, Sandra Pralong, presentando anche le novità dell’edizione 2019.
Il programma del Festival della cultura dei romeni all’estero prosegue con altri dibattiti, inaugurazioni di mostre, proiezioni di film, concerti, per concludersi con una sfilata di moda e la rappresentazione dello spettacolo Le Nozze di Figaro di Mozart all’Opera Nazionale di Bucarest.