“Esercizi di sistemazione” di Adelina Ivan, in mostra a Venezia
Dall'11 al 18 maggio, la Piccola Galleria dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha ospitato la mostra Esercizi di sistemazione dell'artista Adelina Ivan.
Iuliana Sima Anghel, 18.05.2022, 08:45
Dall11 al 18 maggio, la Piccola Galleria dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha ospitato la mostra “Esercizi di sistemazione” dellartista Adelina Ivan. “Le installazioni e gli interventi tessili tracciano linee decise tra discutibili modalità di incertezza e disorientamento. Questa distinzione avviene nellambito di un flusso di elaborazione delle informazioni, download attraverso processi di distacco, stripping e disintegrazione. Piegare e dispiegarsi si propongono come unica sequenza dello stesso movimento orizzontale”, ha spiegato Adelina Ivan a Radio Romania Internazionale.
“Il video Circle back segue uno scenario mentale basato sul rituale di allenamento e sui gesti condizionati che avvengono prima di iniziare un progetto. Lintuizione e lesperienza personale motivano il rapporto con i materiali. Gli oggetti sviluppati nello spazio vengono ricostruiti, mentre la materia tessile recupera la memoria del corpo e sottolinea il rapporto tra geometria e spazio”, ha detto ancora lartista.
Adelina Ivan ha studiato allUniversità di Belle Arti di Bucarest ed ha esposto alla Litost Gallery Prague, Musée de la Chasse et de la Nature Paris, MNAC Bucarest, Media Art Festival Arad, Artissima Torino, Anca Poterașu Gallery Bucharest, Spinnerei Leipzig, Kunsthalle Bega, transit. ro / Bucharest, Tokyo Art Screening Festival, Jean-Claude Mayer Gallery di Francoforte, MARe Museum of Recent Art Bucharest, Biennale Bianco e Nero al Museo di Satu Mare, ODD Bucarest, Istanbul Design Biennale, precisa lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nella sua scheda biografica.
Lartista lavora con vari media, dal video alle installazioni tessili e di disegno, esaminando strutture e geometrie in una ricerca artistica della composizione e disintegrazione della materia. Alla base della sua pratica artistica cè una critica sociale e culturale delle convenzioni che hanno influenzato i modi molto diversi in cui possiamo immaginare la nostra femminilità. Forza e fragilità sono in equilibrio, illustrando lidea di ritmo e movimento ripetitivo scoperto dietro le linee puramente astratte, nota ancora lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.