Viaggio nel patrimonio culturale e artistico di Roma, in mostra a Galeria Sector 1 di Bucarest
IMPRINT. Un viaggio nel patrimonio artistico e culturale di Roma/ A journey through Roman cultural and artistic heritage è il titolo della mostra di gruppo inaugurata il 17 febbraio presso la Galeria Sector 1 di Bucarest.
Iuliana Sima Anghel, 18.02.2022, 12:34
“IMPRINT. Un viaggio nel patrimonio artistico e culturale di Roma”/ “A journey through Roman cultural and artistic heritage” è il titolo della mostra di gruppo inaugurata il 17 febbraio presso la Galeria Sector 1 di Bucarest, nella piena osservanza delle norme sanitarie. Guardando la Città Eterna come un autentico incubatoio di conoscenza e ispirazione creatrice, la rassegna mette in risalto limpatto del patrimonio artistico e culturale di Roma sulle pratiche di arte contemporanea.
Curata da Domenico de Chirico, specialista di Storia comparata dellarte nei Paesi sud-est europei, la mostra invita il pubblico a scoprire una selezione di lavori degli artisti Horia Bernea, Alessandro Giannì, Iva Lulashi, Aurelia Mihai, Andrei Pokrovskii, Lucian Popăilă, Nicola Samorì, Paul Timofei, Nicola Verlato e Bogdan Vlăduță.
“La lingua – sia verbale che gestuale – è il sicuramente il modo migliore per approcciare e capire il più possibile a fondo che cosa abbiamo intorno e che cosa cè di nuovo rispetto a quello che fa parte del nostro quotidiano”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il curatore Domenico de Chirico, ricordando la comunanza linguistica tra la Romania e lItalia. “Questo aspetto linguistico fa da collante e da matrice rispetto a come ho deciso di impostare la mostra”, aggiunge il nostro ospite, spiegando che i lavori dei dieci artisti presentano le visioni più svariate.
“Abbiamo delle visioni architettoniche, con tutte le caratteristiche tipiche di Roma, ma cè anche una sfaccettatura che sfiora un po lerotismo, e cè anche una pittura che si rifà molto alla questione della scultura”, puntualizza Domenico de Chirico, invitando il pubblico a visitare la mostra che rimarrà aperta fino al 31 marzo. Nella stessa intervista, il nostro ospite ha parlato anche del suo legame con la Romania, allacciato sin dal percorso universitario.