SPOHOM in Romania – un microcosmo ricco, vario e diverso
Un microcosmo ricco, vario e diverso, una cospicua fonte di conoscenza e scambio, grazie alla sua multiculturalità, ma anche tante iniziative di beneficenza portate avanti.
Iuliana Sima Anghel, 23.12.2020, 10:30
Un microcosmo ricco, vario e diverso, una cospicua fonte di conoscenza e scambio, grazie alla sua multiculturalità, ma anche tante iniziative di beneficenza portate avanti. E, in breve, il biglietto da visita dello SPOHOM, acronimo di Spouses of Heads of Mission, il Gruppo informale delle consorti dei capi missione o incaricati daffari stranieri accreditati in Romania, presentato a Radio Romania Internazionale dalla dott.ssa Federica Bartolini, la consorte dellambasciatore dItalia a Bucarest, S.E. Marco Giungi, insieme alla dott.ssa Marialaura Ciampoli, la consorte dellambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta in Romania, S.E. Roberto Musneci. Entrambe le nostre ospiti fanno parte del Comitato di coordinamento dello SPOHOM, che al momento include Italia, Germania, Russia e il Sovrano Militare Ordine di Malta.
“Lo scopo principale di questo gruppo – nato più di 10 anni fa – risiede nel termine informale, sottolineando lesigenza di ritrovarsi al di fuori di quegli eventi e situazioni ufficiali che caratterizzano la figura e lattività del corpo diplomatico e, di conseguenza, delle proprie famiglie”, spiega la dott.ssa Federica Bartolini, arrivata a Bucarest nellestate del 2017. Ma in ugual misura viene condiviso, sempre in maniera informale, “il piacere della scoperta, soprattutto di questo Paese così ricco e, sotto certi aspetti, ancora poco conosciuto ed apprezzato, non solo da nazioni geograficamente e culturalmente molto lontane, ma anche da parte degli stessi Paesi europei”, aggiunge la consorte dellambasciatore dItalia a Bucarest, ricordando che, purtroppo, i progetti legati a questi aspetti hanno subito significative limitazioni a causa dellepidemia in atto in tutto il mondo. Ovviamente, lo SPOHOM promuove anche iniziative per raccolta di fondi da destinare ad organizzazioni di beneficenza.
Il sostegno alle varie ong è una costante delle sue attività, insieme ai viaggi culturali, spiega, a sua volta dott.ssa Marialaura Ciampoli, che vive da 18 anni in Romania, ed entrata nello SPOHOM dopo la nomina del marito nellincarico di ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta in Romania, nel 2019. “Le visite culturali aiutano a conoscere meglio il Paese che ci ospita, e, ovviamente, le attività di sostegno alle varie associazioni non governative. Il Sovrano Militare Ordine di Malta, non avendo un territorio, si occupa prevalentemente di attività sociali e caritatevoli. Abbiamo più di 1500 volontari e 100 progetti disseminati sullintero territorio romeno. Questa è sicuramente, a mio avviso, unimportante sinergia con lo SPOHOM”, dice la consorte dellambasciatore dellOrdine di Malta, raccontando anche le sue impressioni sulle bellezze della Romania: la Transilvania e le sue chiese fortificate, la Bucovina con i monasteri affrescati, o la regione del Maramures, rinomata per la sua natura incontaminata, la cordialità della gente e il rispetto delle antiche tradizioni. Il Delta del Danubio è definito come “le pagine di unenciclopedia naturista” dalla dott.ssa Marialaura Ciampoli, che ricorda anche la famosa strada montana Transfagarasan (foto Soundcloud).
Un ottimo esempio di dialogo inter-culturale promosso dallo SPOHOM è il volume “Celebrating food around the world” (Celebrando il cibo in giro per il mondo), un libro di ricette bilingue inglese-romeno, nato nel 2018 anche su suggerimento di Sua Maestà Margareta, Custode della Corona di Romania, che porta il suo contributo e una ricetta speciale. Un lavoro intenso e corale, con la partecipazione delle Ambasciate di 26 Paesi, ognuno con una propria ricetta, che racconta la storia e il significato per il proprio popolo. “Infatti, il cibo è un linguaggio universale, un mezzo con il quale esprimiamo il nostri sentimenti – affetto, amicizia o semplice vicinanza, ma anche uno strumento che ci permette di accostarci – seppur per un breve momento, a mondi lontani e sconosciuti”, spiega la consorte dellambasciatore dItalia, rilevando lessenziale contributo dei fotografi professionisti Alina Miron e Bogdan Popescu. La revisione delle ricette è stata rigorosamente curata dal master chef Adi Hădean, che firma anche la prefazione al volume. I proventi dalla vendita del libro, finanziato da generosi sponsor, sono stati destinati alla Duke of Edinburghs International Award Romania Foundation e allAsociatia Fecioara Maria a Milostivirii (lAssociazione Vergine Maria della Misericordia) in Romania, due organizzazioni non governative a sostegno di giovani, donne, bambini ed anziani in difficoltà, ricorda la dott.ssa Federica Bartolini.
“Al di là della bellissima esperienza personale nel portare a termine questo progetto, considero questo libro di ricette qualcosa di più di un semplice modo di cucinare. Ogni volta che metto alla prova me stessa con un piatto preso da questo libro, riesco ad apprezzare le ragioni per cui questo cibo è importante in un determinato Paese. E un libro che ci permette di viaggiare un po nel mondo, imparando del mondo”, conclude la dott.ssa Federica Bartolini.