Speciale WRD 2020: la radio e la diversità
Per la Comunità Radiotelevisiva Italofona, la diversità è sempre stata un valore. Così la sua segretaria generale, Maria du Bessé, in collegamento con Radio Romania Internazionale in occasione della Giornata Mondiale della Radio.
Iuliana Sima Anghel, 13.02.2020, 10:10
Per la Comunità Radiotelevisiva Italofona, la diversità è sempre stata un valore. Così la sua segretaria generale, Maria du Bessé, del Dipartimento Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI, in collegamento con Radio Romania Internazionale in occasione della Giornata Mondiale della Radio, che nel 2020 celebra la diversità. Nel 2011, l’UNESCO ha proclamato il 13 febbraio come Giornata Mondiale della Radio, per celebrare questo mezzo di comunicazione e rafforzare la cooperazione internazionale tra le varie emittenti. E’ stato scelto il 13 febbraio perchè in quel giorno del 1946 nasceva la radio delle Nazioni Unite. Quest’anno, tutti i Paesi sono incoraggiati a festeggiare World Radio Day tramite la diversità: sostenere il pluralismo alla radio, in modo che vi sia una combinazione di media pubblici, privati e comunitari, e promuovere la diversità dei contenuti editoriali e dei tipi di programmi per riflettere la varietà del pubblico.
La Comunità Radiotelevisiva Italofona è un ottimo esempio di unità nella diversità, raggruppando emittenti provenienti da vari Paesi, collegate tra di esse dal filo magico della lingua italiana: Radio Rai, Radio Vaticana, Radiotelevisione Svizzera Italiana, Radio Capodistria, RTV San Marino, TV 2000, Radio Romania Internazionale, Radio Colonia, PBS Malta, le emittenti pubbliche di Croazia, Albania e Montenegro, Radio Atene, Radio ICN New York, RAE Argentina, accanto a Italradio e Osservatorio Balcani Caucaso e tanti amici, tra cui l’Accademia della Crusca, la Società Dante Alighieri e le Università per stranieri di Perugia e Siena. La radio stessa è sempre un mezzo magico, grazie alla capacità tutta sua di creare immagini attraverso le parole, il che porta ad un contatto speciale e immediato con chi ascolta, dice ancora la segretaria generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Maria du Bessé, ricordando che Radio Romania, attraverso Radio Romania Internazionale, rappresenta un membro storico dell’associazione, partecipando in maniera molto attiva alle sue iniziative.
E World Radio Day costituisce un’ottima opportunità di passare in rassegna i progetti della CRI con la sua segretaria generale. Nel 2019, hanno riscosso grande successo le due coproduzioni – Poesia ultim’ora: la poesia alla radio e In cammino nel Parco dell’Appia Antica – un palcoscenico unico al mondo. I progetti andranno avanti, assicura Maria du Bessé, anticipando alcune iniziative che verranno lanciate nel 2020 e rivolgendo, a nome della CRI e del presidente Maurizio Canetta, i migliori auguri in occasione della Giornata Mondiale della Radio.
Una diversità di approccio è vissuta nel proprio quotidiano anche da Swissinfo, la rete online internazionale della radiotelevisione pubblica della Svizzera, che vanta una lunga storia, risalente al 1935: dieci redazioni con dieci lingue e culture diverse, che forniscono in maniera equilibrata informazioni sulla Svizzera al pubblico straniero e agli oltre 700.000 svizzeri che vivono all’estero, dando voce a tutte le parti, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale Daniele Mariani, giornalista della redazione italofona di Swissinfo. Quindi, un piccolo mondo in miniatura, che permette una diversità dei punti di vista su quello che accade in Svizzera. Il plurilinguismo e la struttura federalista di questo Paese conferiscono diversità anche al paesaggio mediatico, aggiunge Daniele Mariani, accennando anche al progetto editoriale Sounds of…, realizzato in partenariato da Swissinfo, Radio Romania Internazionale, Radio Praga, Radio Polonia e Radio Canada International.
Si tratta di un’altra iniziativa che vede coinvolta Radio Romania Internazionale per far meglio conoscere il Paese nel mondo, rendendola una realtà irrinunciabile sotto profilo culturale ed educativo, come la definisce il direttore dell’Accademia di Romania in Roma, prof.univ.dr. Rudolf Dinu. Rivolgendo i migliori auguri alla nostra emittente, a nome della prestigiosa istituzione culturale, il prof. Rudolf Dinu ha fatto riferimento all’ottima collaborazione con Radio Romania Internazionale che, attraverso i suoi programmi, riflette le iniziative delle rappresentanze dell’Istituto Culturale Romeno all’estero, che hanno la missione fondamentale di promuovere la cultura romena e l’immagine del Paese nel mondo.
Un messaggio di auguri per World Radio Day ci arriva anche dal direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. univ.dr. Grigore Arbore Popescu, collaboratore di lunga data del servizio pubblico di Bucarest. Dopo il 1989, nel nuovo contesto democratico, Radio Romania è diventata l’istituzione princeps nella diffusione dell’informazione di primissima ora, di grande importanza politica, sociale e culturale, ha detto il prof. Grigore Arbore nel suo messaggio.
Da parte sua, Luigi Cobisi, segretario generale di Italradio, il portale della radiofonia internazionale in lingua italiana, ha ricordato che Radio Romania Internazionale mantiene tutti i modi di diffusione, sia quelli nuovi come l’internet o le reti sociali, che le onde corte che definisce come un backup, in quanto sono in funzione anche in casi di calamità o altre difficoltà. Italradio, che nel 2020 ha scelto di celebrare il 13 febbraio con un evento ospitato dall’Università di Pisa, raddoppia gli auguri anche per la voce del suo coordinatore scientifico, Paolo Morandotti.
Buona Giornata Mondiale della Radio a tutti e grazie per la profonda e proficua amicizia!