Papa Francesco in Romania: tutti echi positivi, il Nunzio Apostolico a Radio Romania Internazionale
In Romania, come annunciava il motto del Viaggio, ho esortato a camminare insieme. E' la mia gioia è stata di poterlo fare non da lontano, o dall'alto, ma camminando io stesso in mezzo al popolo romeno, come pellegrino nella sua terra.
Iuliana Sima Anghel, 10.06.2019, 13:56
In Romania, come annunciava il motto del Viaggio, ho esortato a camminare insieme. E’ la mia gioia è stata di poterlo fare non da lontano, o dall’alto, ma camminando io stesso in mezzo al popolo romeno, come pellegrino nella sua terra. Così Papa Francesco all’Udienza Generale del 5 giugno scorso, la cui meditazione è stata dedicata al Viaggio Apostolico che Sua Santità ha compiuto in Romania dal 31 maggio al 2 giugno, all’insegna del motto Camminiamo insieme!, a Bucarest, Șumuleu Ciuc, Iaşi e Blaj. E tutti gli echi sono stati positivi, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il Nunzio Apostolico in Romania, Mons. Miguel Maury Buendía, insieme al quale abbiamo ripercorso le tre giornate di Papa Francesco nel nostro Paese.
La visita è iniziata il 31 maggio, a Bucarest, con la visita di cortesia al Presidente romeno, Klaus Iohannis, al Palazzo Cotroceni, dove il Sommo Pontefice ha incontrato anche la premier Viorica Dancila, le autorità, la società civile e il corpo diplomatico. Successivamente, il Santo Padre si è recato al Palazzo del Patriarcato, per un incontro privato con Sua Beatitudine, Daniel, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, e con il Sinodo permanente. E’ seguita la Preghiera del Padre Nostro nella nuova Cattedrale Ortodossa, dopo di che Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa nella Cattedrale Cattolica di San Giuseppe.
Il 1 giugno, il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa al Santuario Mariano di Şumuleu-Ciuc, mentre nel pomeriggio è andato a Iaşi, per visitare la Cattedrale di Santa Maria Regina e incontrare la gioventù e le famiglie. L’apice è stato raggiunto il 2 giugno, quando il Sommo Pontefice ha celebrato a Blaj, cuore dei cattolici di espressione bizantina di Romania, la beatificazione dei 7 Vescovi Greco-Cattolici Martiri durante il regime comunista.