Papa Francesco e la Romania
Il 26 aprile, quando si terranno i funerali di Papa Francesco, sarà giorno di lutto nazionale in Romania, alla memoria di Sua Santità. Lo ha annunciato oggi il premier Marcel Ciolacu. Il popolo romeno mantiene vivo il ricordo del suo Viaggio Apostolico nel nostro paese, dal 31 maggio al 2 giugno 2019, quando il Sommo Pontefice ha visitato tutte le regioni storiche della Romania, all’insegna del motto “Camminiamo insieme!”.

Iuliana Sima Anghel, 24.04.2025, 13:41
Il viaggio è iniziato il 31 maggio, a Bucarest, dove il Papa ha incontrato le massime cariche istituzionali, autorità, la società civile e il corpo diplomatico. Successivamente, il Santo Padre si è recato al Palazzo del Patriarcato, per un incontro privato con Sua Beatitudine, Daniel, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, e con il Sinodo permanente.
“20 anni fa, quando è venuto come pellegrino in Romania, tra il 7 e il 9 maggio 1999, Papa Giovanni Paolo II chiamò questo paese “Il Giardino della Madre di Dio”. Oggi, noi La accogliamo come pellegrino in questa cattedrale nuova, in cui, sopra l’altare, si trova la grande icona in mosaico della Madre di Dio, chiamata in greco Platytera, e in latino Regina Coeli”, ha detto il Patriarca Daniel, accogliendo Papa Francesco alla Cattedrale Nazionale, consacrata all’Ascensione del Signore e a Sant’Andrea Apostolo, il fratello di Pietro e protettore della Romania.
“Vorrei esprimere la mia gratitudine e la mia commozione nel trovarmi in questo tempio santo, che ci raccoglie in unità”, ha detto Papa Francesco.
E’ seguita la Preghiera del Padre Nostro nella nuova Cattedrale Ortodossa, dopo di che Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa nella Cattedrale Cattolica di San Giuseppe.
Il 1 giugno, il Sommo Pontefice ha celebrato la Santa Messa al Santuario Mariano di Şumuleu-Ciuc, mentre nel pomeriggio è andato a Iaşi, per visitare la Cattedrale di Santa Maria Regina e incontrare la gioventù e le famiglie. L’apice è stato raggiunto il 2 giugno, quando Papa Francesco ha celebrato a Blaj, cuore dei cattolici di espressione bizantina di Romania, la beatificazione dei 7 Vescovi Greco-Cattolici Martiri durante il regime comunista.
Radio Romania Internazionale ripropone un brano del servizio mandato in onda in quella occasione.
La Romania è rimasta nel cuore del Pontefice. Il 23 aprile 2020, dopo l’inizio della pandemia di coronavirus, nel giorno di San Giorgio Martire, onomastico di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco ha donato alla Romania cinque respiratori, di cui due di ultima generazione, nonchè materiale sanitario, arrivati all’Ospedale Provinciale della città di Suceava (nord-est), il più grande focolaio di coronavirus nel paese. Altri due respiratori sono andati all’ospedale di Lecce, in Italia, e tre a Madrid, in Spagna.
Un abbraccio del Santo Padre in questa situazione difficile per tutto il mondo, aveva detto a Vatican News in quella occasione il cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere apostolico. Le autorità romene hanno accolto con enorme gratitudine il gesto del Papa. Anche il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Daniel, ha rivolto una lettera di ringraziamento al Pontefice.