Ovidio, l’esule di Tomis
Uno dei maggiori poeti latini elegiaci, Publio Ovidio Nasone nacque nel 43 a.C. a Sulmona, raggiunse la gloria a Roma, e morì esule a Tomis, l'odierna città romena di Costanza, in riva al Mar Nero, nel 17 d.C.
Iuliana Sima Anghel, 20.11.2017, 10:20
Uno dei maggiori poeti latini elegiaci, Publio Ovidio Nasone nacque nel 43 a.C. a Sulmona, raggiunse la gloria a Roma, e morì esule a Tomis, l’odierna città romena di Costanza, in riva al Mar Nero, nel 17 d.C. Le meraviglie letterarie che Ovidio ha compiuto e il modo in cui le ha compiute continuano a riguardarci, sottolinea lo scrittore Nicola Gardini, docente di letteratura italiana e comparata all’Università di Oxford, nel suo volume Con Ovidio. La felicità di leggere il classico, uscito in Italia quest’anno, nel bimillenario della morte del grande poeta.
Riportiamo l’intervista rilasciata a Radio Romania dal prof. Gardini, ospite sia di Radio Romania Internazionale che di Radio Romania Culturale.
Il 18 novembre, Radio Romania Culturale ha mandato in onda un documentario dedicato al Bimillenario del grande poeta. Ospiti, accanto al prof. Gardini, il noto romenista Bruno Mazzoni, già preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa, Cristina Loglio, consigliere del ministro Dario Franceschini per l’attuazione del programma 2018 – Anno Europeo del Patrimonio Culturale, nonchè il soprano Bianca D’Amore, protagonista, insieme alla pianista Sabrina Cardone e all’attore Donato Angelosante, degli spettacoli Racconti d’Amore e Uno strano viaggio, svoltisi rispettivamente a Sulmona e Bucarest, sempre in occasione del Bimillenario ovidiano.